Quante volte abbiamo rinunciato a quei sogni straordinari solo per paura del fallimento? E quante volte, ancora, siamo rimaste in quella comfort zone così limitante, ma così rassicurante, solo per il timore di farci male? Tante, troppe. E a poco serve la voglia di spiccare il volo, se poi il pensiero ci terrorizza. Eppure dovremmo tutti prendere esempio dalle aquile: trovare la forza per cambiare e per superare gli ostacoli che incontriamo lungo il nostro cammino.
Come le aquile, impara a spiccare il volo
Perché parliamo di aquile? Perché c'è una leggenda tanto antica quanto affascinante che riguarda questo misterioso e potente animale, osannato dalle civiltà più antiche e anche da quelle moderne. All'aquila, capace di volare ad altezze irraggiungibili, è sempre stato attribuito il mito dell'invincibilità. L'animale, infatti, è stato spesso paragonato al sole o agli dei, e se il leone è sempre stato considerato il re della foresta, lei è in assoluto la regina del cielo.
Attorno alla sua figura sono state costruite storie, miti e leggende e, una di queste, attribuita ai nativi americani, ci ha colpito particolarmente perché ci insegna una lezione davvero preziosa.
Una leggenda che parla di coraggio e di libertà
Secondo la leggenda, tramandata dai nativi americani, l'aquila può vivere fino a 70 anni, ma per arrivare a questa veneranda età deve, a un certo punto della sua vita, prendere una decisione molto difficile. A circa 40 anni, infatti, l'animale perde di potenza ed energia, è questa l'età media degli esemplari in questione. Cercare cibo diventa difficile così come lo è spiccare il volo.
Può scegliere di lasciarsi andare, e di morire, oppure di affrontare un processo di rinnovamento che le consente di vivere altri 30 anni. Ma il percorso non è semplice e, anzi, è doloroso e molto faticoso. Per continuare a vivere, infatti, l'animale deve recarsi in cima a una montagna in un luogo inaccessibile e, una volta arrivato lì, deve spaccare il becco contro una parete per romperlo, e lasciare così che si rigeneri.
Con il nuovo becco dovrà strappare i suoi vecchi artigli e lasciare che questi ricrescano, per poi compiere la stessa operazione anche con le sue piume. 150 giorni di sofferenza, in totale, che però consentono all'aquila di rinascere, più bella e più forte di prima. Da questo momento inizia il suo volo di rinnovamento, la sua seconda vita.
Cosa ci insegna questa storia? Che possiamo essere come le aquile, possiamo affrontare con coraggio il volo verso il nostro cambiamento anche se questo è tutt'altro che idilliaco. Possiamo fare come loro: accettare e superare gli ostacoli e, ancora, lasciare andare via il passato, e tutto ciò che è stato, per ricominciare. Oppure possiamo restare fermi, e inermi, a subire ciò che accade senza scoprire mai quali meravigliose opportunità ci attendono.
Affrontare la vita e i cambiamenti fa paura, è vero, perché nessuno può rassicurarci sul fatto che andrà tutto bene, né abbiamo la garanzia di trovare un posto sicuro dove rifugiarci nella peggiore delle tempeste. Ma sta a noi scegliere di rischiare con coraggio. E farlo vale sempre la pena.