Katherine Routledge, la donna che salvò la memoria di Rapa Nui

Antropologa, archeologa e ricercatrice straordinaria. È suo il merito di aver contribuito alla salvaguardia della storia e della cultura della meravigliosa Isola di Pasqua

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Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

C’era una volta una donna, un’archeologa e antropologa, la cui sete di conoscenza non si limitava alla lettura dei libri o ai racconti degli altri. Il suo desiderio era quello di esplorare il mondo, di analizzarlo con i suoi strumenti e di portare alla luce storie e verità mai ascoltate prima. Il suo nome era Katherine Maria Routledge e a lei va il merito di aver salvato la memoria di Rapa Nui.

Chi era Katherine Maria Routledge

Forse il nome di Katherine Maria Routledge è nuovo a molte persone. Diversa è, invece, la fama della sua impresa, quella che ci ha permesso di entrare in contatto con la storia secolare e la cultura che appartiene all’Isola di Pasqua, in Cile, il cui nome indigeno è Rapa Nui.

È di questa donna, archeologa e antropologa, il merito della conoscenza che oggi abbiamo di questo territorio, di tutti quegli affascinanti siti archeologici dove sono conservati e preservati quasi 200 Moai, le statue monumentali Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Nata a Darlingotn, e cresciuta in una ricca famiglia nella contea di Durham a nord dell’Inghilterra, Katherine si è appassionata alla storia sin da giovanissima. Molto più che una passione, la ricerca divenne una missione di vita come dimostrano poi le sue imprese successive.

Katherine si iscrisse al Somerville College di Oxford dove si laureò con lode in Storia moderna nel 1985. Nel 1910 insieme a suo marito William Scoresby Routledge, con il quale condivideva la stessa passione per la ricerca storica, organizzò una spedizione personale sull’Isola di Pasqua con il supporto delle British Association for the Advancement of Science, del British Museum e della Royal Geographical Society.

Con l’aiuto dell’isolano Juan Tepano la ricercatrice esplorò il territorio, come mai era stato fatto prima di allora, e catalogò i Moai con l’obiettivo di valorizzare e conservare la cultura indigena di Rapa Nui. Ha seguito e osservato il lavoro dei nativi polinesiani per ritrovare nelle loro attività una cerca continuità con i loro antenati e ha appuntato tutte le sue scoperte, che sono diventate un punto di riferimento per le spedizioni e gli studi suggestivi.

La grande eredità

Con lo scoppio della Prima guerra mondiale, e l’arrivo dei soldati tedeschi nel territorio cileno, Katherine Maria Routledge e suo marito furono costretti a lasciare l’isola nell’agosto del 1915 per tornare nella loro casa di San Francisco. Il loro immenso e prezioso lavoro non fu perduto: ormai la storia era stata cambiata, o meglio rivelata al mondo intero.

Tutte le scoperte dei coniugi vennero pubblicate nel libro Il mistero dell’isola di Pasqua pubblicato nel 1919, un testo popolare e importantissimo che ancora oggi rappresenta il più grande punto di riferimento per la conoscenza di Rapa Nui.

I centinaia di oggetti ritrovati durante la spedizione dai coniugi Routledge popolano oggi il Pitt Rivers Museum di Oxfor e il British Museum, mentre gli appunti di Katherine, i cataloghi e tutti i documenti storici sono preziosamente custoditi alla Royal Geographical Society di Londra.