Kafka, Dora e le altre donne dello scrittore

Tante donne hanno cercato l'amore dello scrittore Franz Kafka, senza però riuscire a scalfire il suo velo di mistero

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

La scrittura è spesso lo specchio degli autori. In fondo, non ci si pensa mai, ma la scrittura è anche mettere nero su bianco le proprie emozioni e paure. Ogni persona ha in sé un microcosmo complesso e articolato che ne delinea i tratti distintivi, non solo della personalità, ma anche dello stile. E l’esempio perfetto dello scrittore intrappolato nelle sue paure è Franz Kafka, che è stato accompagnato da questi timori tutta la vita fino a stravolgere e a rendere tormentati i suoi rapporti con le donne.

Questo non gli ha mai impedito di andare costantemente alla ricerca dell’amore, un sentimento da cui allo stesso tempo era terrorizzato. Sono state diverse le donne che hanno provato ad amarlo, ma che lui sistematicamente ha allontanato: nonostante questo il loro affetto è rimasto inalterato proprio come l’irrequietezza che ha sempre accompagnato lo scrittore.

Un’infanzia difficile e la paura dell’amore

Di origine ebraica, Kafka nasce a Praga in una famiglia in cui a un padre autoritario e anaffettivo si contrappone una madre incapace di ribellarsi. Una dinamica che lascia un’impronta profonda in Franz, un ragazzo e poi un adulto accompagnato costantemente dallo spettro della timidezza, dell’ansia e della paura. Uno stato d’animo che trasporta sulla carta e nella vita privata, in particolare quella sentimentale. Le donne che gli sono accanto non sono mai riuscite a liberarlo da quella sensazione di inadeguatezza che provava in primis verso il suo corpo, così magro e mingherlino, e poi verso i sentimenti in generale.

Kafka infatti è un uomo assetato d’amore, ma incapace di manifestarlo in tutti i suoi aspetti. Si accontenta di frequentare bordelli e prostitute (vergognandosene), pur di non intraprendere un rapporto profondo con donne che sono disposte a tutto per lui. La scrittura è il suo porto sicuro ed è così che porta avanti i suoi legami sentimentali: 600 lettere e due mancati fidanzamenti hanno contraddistinto il legame con Felice Bauer.

Poi un triangolo amoroso, un’intenso scambio epistolare e un bambino morto precocemente di cui Kafka non ha saputo mai nulla, questo è stato il rapporto con Grete, amica di Felice e dimenticata ben presto. Dopo Greta è arrivata Julie, giovane e innamoratissima, ma rifiutata in favore di un nuovo amore, come sempre illusorio.

Le lettere sono state infine alla base del rapporto di Milena Jesenskà, sua traduttrice, una donna sposata che ha perso completamente la testa per Kafka.

Un amore irrazionale nei confronti di Kafka

Un amore totalizzante Kafka lo prova però solo nei confronti della scrittura, proprio per questo rifugge le relazioni: teme possano distrarlo. L’unica a incrinare la sua diffidenza è Dora, che lo convince a lasciarsi andare, ad abbandonare la sua casa di famiglia e a trasferirsi a Berlino. Dora, infatti, riesce a rimanergli accanto e lo assiste fino alla sua morte nel 1924.

Felice Bauer, Grete Bloch, Julie Wohryzek, Milena Jesenska e Dora Diamant, sono state donne indipendenti, dal carattere forte, deciso e risoluto, di età e di estrazione differente, ma accomunate tutte dall’amore irrazionale nei confronti di Kafka. Ammaliate dal suo genio e dalla sua personalità, forse ad attirarle sono state proprio la voglia e l’incapacità di trascinarlo fuori da quella gabbia di paura e di mistero che lo scrittore si era costruito. Sicure di essere state amate, non hanno mai provato rancore nei confronti di Kafka, al contrario hanno continuato a volerlo nelle loro vite provando sempre un forte sentimento per lui.