Come conservare il pane a lungo: i trucchi per non indurirlo

Scopriamo insieme tutti i trucchetti per conservare più a lungo il pane fresco, preservandone il suo sapore

Foto di DiLei

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Il pane rientra a pieno titolo tra i cibi irrinunciabili presenti sulla nostra tavola, oltre ad essere persino alla base della dieta mediterranea, considerata dagli esperti uno dei modelli alimentari più salutari al mondo. D’altra parte, è impossibile resistere al suo aroma appena sfornato: peccato che, nel giro di poche ore, proprio quell’aroma si disperde nel nulla e il pane inizia a diventare duro. Come preservare più a lungo la sua freschezza?

Mantenere la freschezza del pane

Il profumo del pane appena uscito dal forno è probabilmente uno dei più buoni (ed invitanti!) che esistano al mondo. È proprio nelle ore successive alla cottura che sprigiona tutto il suo sapore, mantenendo intatte le sue qualità organolettiche. Già la sera stessa, infatti, inizia a perdere la sua freschezza. L’ideale sarebbe poter acquistare del pane appena sfornato tutti i giorni, ma è molto più probabile che, visti i ritmi sempre più frenetici, si faccia la spesa solamente una o due volte la settimana. Quindi è inevitabile cercare qualche trucchetto per conservare il pane fresco più a lungo, evitando che diventi duro e si secchi.

Perché il pane si secca e diventa duro?

A chiunque è capitato di avanzare un po’ di pane e di ritrovarlo raffermo il giorno dopo. Si tratta di un processo del tutto naturale, a cui ogni tipo di prodotto panificato va incontro, in tempi più o meno brevi. Nel pane, in particolare, l’essiccamento è piuttosto rapido. A che cosa è dovuto questo processo? L’impasto, formato generalmente da farina, acqua, sale e lievito, una volta messo in forno perde l’equilibrio tra i suoi ingredienti. L’acqua, che prima della cottura è distribuita omogeneamente, alle alte temperature si concentra in maniera diversa.

È per questo motivo che il pane presenta una mollica interna morbida e ben umida, mentre la sua crosta è croccante e secca. Nel giro di poche ore, però, l’acqua presente nel prodotto tende a tornare ad una distribuzione più “ordinata”: in parte evapora, mentre in parte si trasferisce dalla mollica verso la crosta. La disidratazione fa diventare il pane raffermo e lo indurisce, rendendolo ottimo solo per bruschette o crostini, ma non più da consumare come quello fresco. Per fortuna, ci sono alcuni trucchetti utili per far sì che si conservi più a lungo.

I trucchi per conservare il pane più a lungo

Come abbiamo visto, il pane diventa raffermo a causa della distribuzione dell’acqua al suo interno. Il processo è soggetto a diverse variabili, come l’ambiente in cui il prodotto viene conservato e il materiale utilizzato per proteggerlo. Con le dovute accortezze, infatti, è possibile mantenere il pane fresco per diversi giorni, quasi come appena sfornato. Innanzitutto occorre scegliere il contenitore adatto, che preservi la sua freschezza lasciando il giusto grado di umidità e limitando l’evaporazione dell’acqua.

Gli esperti consigliano sempre il classico sacchetto di carta: basta inserirvi il pane e chiuderlo attentamente, facendo uscire bene tutta l’aria contenuta al suo interno. Ancor meglio, possiamo posizionare la confezione ben chiusa in un comune sacchetto alimentare in plastica, di quelli utilizzati per congelare i cibi. In questo modo, oltre alla carta che mantiene l’umidità, avremo uno strato esterno in plastica che riduce l’evaporazione. Una volta incartato il pane in questo modo, potremo conservarlo per 2-3 giorni senza problemi, preservando il suo sapore.

L’alternativa furba è quella sicuramente usata dalle nostre nonne, un segreto tramandato di generazione in generazione molto utile per evitare sprechi in cucina: una tela di cotone. In commercio oggi si trovano molti sacchetti realizzati in fibre naturali, utilizzati proprio per conservare il pane, ma è sufficiente un semplice canovaccio (purché non sia stato trattato chimicamente, quindi meglio prediligerlo non colorato). Basta avvolgere il pane nel tessuto, assicurandoci che il fagotto sia ben chiuso. Il tessuto è persino più efficace della carta nel mantenere l’umidità. Un’accortezza va adottata nel lavare la stoffa: non dobbiamo utilizzare ammorbidenti o detersivi particolari, bensì soltanto acqua bollente e qualche scaglia di sapone di Marsiglia.

In quale ambiente sistemare il pane

Una volta impacchettato nel modo corretto, il pane va posizionato in un ambiente fresco e lontano da fonti dirette di luce o di calore. È preferibile scegliere un luogo dove la temperatura sia tiepida e non vi sia una grande umidità, ma neanche un’aria troppo secca. Generalmente, in cucina non sempre si riesce a rispettare queste caratteristiche, perché durante la preparazione dei pasti si forma un ambiente umido. Al contrario, i riscaldamenti accesi possono rendere l’aria più secca e quindi inadatta alla conservazione del pane.

Un’ottima idea consiste nel sistemare il sacchetto (o il telo di cotone) contenente il pane all’interno della dispensa, dove è maggiormente protetto dall’umidità, dalle fonti di calore e dalla luce del sole. Questo piccolo stratagemma aiuta a mantenere il pane fresco più a lungo: potremo conservarlo per 2-3 giorni senza difficoltà, trovandolo ancora buono come poco dopo essere stato sfornato.

Conservare il pane in frigorifero

Si può conservare il pane in frigorifero? In realtà, sarebbe meglio evitare: al suo interno l’aria è particolarmente umida, cosa che rischia di rendere il pane troppo “bagnato”: potremmo ritrovarlo molle e gommoso, decisamente poco piacevole da mangiare. Se però in cucina è davvero troppo caldo, non resta che adottare qualche accorgimento. È infatti fondamentale sistemare il pane all’interno di un contenitore che lo preservi dall’umidità e dall’odore degli altri cibi, che potrebbero contaminarlo.

La scelta ideale è incartarlo sia nel sacchetto di carta che in quello di plastica, come abbiamo visto prima, così da proteggerlo al meglio. Inoltre, è bene posizionare l’incarto nella zona meno fredda del frigorifero, lasciandolo al massimo per un paio di giorni. Oltre questo periodo, il rischio è di perdere le qualità organolettiche del pane, nonché il suo sapore e la sua squisita croccantezza.

Conservare il pane nel congelatore

Un’ultima idea per avere sempre del pane a disposizione consiste nel congelarlo. In questo modo possiamo comprarne in gran quantità e fare scorta per i giorni in cui non andiamo a fare la spesa. Qualche trucchetto per conservarlo al meglio? Innanzitutto sistemarlo sempre in un sacchetto ben chiuso, subito dopo averlo acquistato affinché sia ancora freschissimo. Così facendo, si manterrà per qualche settimana senza perdere il suo sapore e la sua croccantezza. È bene ricordare che, una volta tolto dal freezer, non è consigliabile congelarlo nuovamente.

Attenzione anche al modo in cui lo sistemiamo nel congelatore: se il pane è intero, richiederà diverse ore per scongelarsi perfettamente. Potrebbe quindi essere utile tagliarlo a fette (o dividerli a metà in caso di panini), così da doverlo semplicemente passare al forno o in padella per qualche minuto per ridargli la giusta croccantezza.