Terrario per piante: come realizzarne uno

Scopri i consigli di DiLei per realizzare un bellissimo terrario. Come farlo, quali strumenti usare e quali piante scegliere

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Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Il terrario è quel piccolo ecosistema green che negli ultimi anni è diventato un elemento di arredo decorativo molto popolare. Se anche tu vuoi portare in casa un piccolo angolo di natura in miniatura devi imparare come costruire un terrario in vetro e come fare a curare le piante che scegli. Anche perché non tutte sono adatte a vivere in questa piccola casetta. Le piante da terrario non si scelgono a caso, ma devono avere determinate caratteristiche. Sei pronta a realizzare il tuo? Allora continua a leggere e scoprirai come fare un terrario chiuso oppure aperto, in base alle tue necessità.

Terrarium in vetro: come fare e cosa usare

Il terrarium di vetro è una piccola oasi botanica che ci permette di esprimere la nostra creatività e l’amore per le piante. Per realizzare il tuo terrarium, devi innanzitutto procurarti gli “ingredienti” adatti, proprio come quando decidi di preparare una nuova ricetta in cucina. Ecco allora tutto l’occorrente che ti serve per imparare come costruire un terrario.

Contenitore di vetro

La dimensione e la forma del vaso dipendono dallo spazio a disposizione e dallo stile che desideri dare al tuo terrario. Puoi optare per un contenitore aperto, ideale per piante grasse e cactus, o un contenitore chiuso, perfetto per felci, edera e begonie. L’importante è che sia di vetro. Se vuoi fare un terrario aperto puoi scegliere tra i vasi cilindrici, le bocce di vetro come quelle per i pesci rossi o anche le caraffe. Se, invece, hai deciso di fare un terrario chiuso, dovrai cercare tra i contenitori trasparenti con i coperchi, come quelli alimentari, il modello che più ti piace.

Substrato

Avrai bisogno di muschio, terriccio, ciottoli, sassolini, conchiglie e pozzolana (la roccia vulcanica) per il drenaggio. Questi materiali sono indispensabili per creare un ambiente ideale alla vita delle piante che vuoi fare crescere e servono a prevenire il ristagno d’acqua.

Piante

Puoi scegliere tra piante grasse, piante tropicali e alcune varietà di piantine per interni. Assicurati solo che siano compatibili con il tipo di terrario che hai deciso di realizzare.

Carbone attivo

Questo elemento è fondamentale per mantenere l’ambiente pulito e prevenire la formazione di batteri e muffe.

Elementi decorativi

Cercare le decorazioni è una parte molto divertente del processo creativo di un terrarium. Sebbene le decorazioni siano opzionali, trovo che rappresentino il tocco necessario per caratterizzare ogni terrario. Puoi aggiungere ciottoli decorativi, fiori secchi, rocce, pigne o persino piccole figure in miniatura che regalano alla tua oasi verde un’anima davvero unica.

Come fare un terrario aperto

Quando hai riunito tutto l’occorrente puoi dedicarti finalmente alla realizzazione del tuo progetto. Vediamo passo dopo passo come fare un terrario aperto.

Fai la stratificazione del terreno

Come prima cosa devi coprire il fondo del vaso con un rivestimento di pozzolana per il drenaggio. Questo strato impedisce alle radici delle piante di marcire. Mettine sul fondo una buona quantità di uno spessore di circa due o tre centimetri e poi aggiungi della ghiaia chiara così da creare un piacevole contrasto cromatico tra i due spessori di colore simile, ovvero la pozzolana alla base e il terriccio che sta sopra.

Crea il substrato

La terra da sola non basta perché, per evitare la formazione di batteri e muffe che possono svilupparsi facilmente in un ambiente come il terrario, devi aggiungere anche il carbone attivo. L’ideale è comporre una miscela apposita di terra, carbone e sabbia e creare uno strato di grande spessore. Tieni presente che dovrà accogliere la zolla di radice della pianta che vuoi inserire nel terrario. Quando hai composto la miscela, inumidisci un po’ con il nebulizzatore prima di versarla nel terrario. Fai attenzione che il terreno deve risultare leggermente umido e non zuppo di acqua.

Infila le tue piantine

A questo punto devi scavare nel terreno tante cavità quante sono le piante da inserire. Se hai scelto un tipo di pianta che apprezza l’atmosfera umida, prima ti conviene bagnare la zolla in acqua per qualche minuto, disfarla delicatamente e solo successivamente spingerla dentro la cavità del terreno. Compatta sempre il terreno attorno al fusto di ogni piantina. Attenzione: quando crei la tua composizione di piante da mettere nel terrario, controlla che condividano tutte le medesime necessità.

Completa con le decorazioni

Questo è il momento di incorporare gli elementi decorativi che hai selezionato. Posiziona piccoli personaggi tra le piante come se fossero folletti di questo giardino fiabesco. Nei negozi di modellismo e giocattoli puoi setacciare tra le tante miniature in vendita quelle che fanno per te.

 Come costruire un terrario chiuso

Il terrario è sempre formato da tre strati: terra, muschio, piante. Questa è la regola e il punto di partenza che devi sempre seguire, incluso quando decidi di imparare come creare un terrario chiuso. In questo caso, devi concentrarti sul fatto che stai creando un ecosistema chiuso. L’ottimale, quindi, è prediligere una pianta come protagonista attorno alla quale poi costruire la creazione, seguendo gli step che abbiamo visto per imparare a fare il terrario aperto. Seleziona le tue predilette tra le varietà di piante che si adattano meglio ai vasi chiusi, come le piante tropicali umide. Prima di accorpare le decorazioni, però, devi inserire nel terrario il muschio, elemento indispensabile per catturare l’umidità in eccesso prodotta dalle piante nei terrari chiusi. Il muschio cattura, infatti, l’umidità che così ritorna al suolo e il ciclo può riprendere il suo percorso, in un equilibrio perfetto.

Ti consiglio di disporre il muschio vivo utilizzato per la decorazione dei terrari per animali. Prova l’effetto che fa il muschio di Leucobryum glaucum, con la sua forma arrotondata a cuscinetto ricorda le colline verdi ed è ideale per trattenere tutta l’umidità dei terrari temprati che restituisce alle piante per effetto della condensa. Inoltre, è molto utile anche come indicatore del fabbisogno idrico del terrario.

Purtroppo, al contrario delle possibilità di scelta nei terrari aperti dove hai a disposizione un’immensa varietà di piante per realizzare i diversi abbinamenti, quando decidi di fare un terrarium in vetro chiuso le opzioni si riducono notevolmente. Per creare dei micromondi affascinanti, gioca sulla diversità del fogliame, cercando piante dalle vivaci foglie variegate.

Come fare un terrario per le piante grasse

Grazie alla loro resistenza e al loro basso fabbisogno idrico, le piante grasse sono una scelta perfetta per chi desidera creare un terrario. Se vuoi riempire di piante grasse il terrarium di vetro, ecco come fare e come prendertene cura.

  • Per prima cosa, pulisci accuratamente il contenitore con acqua calda per prevenire la formazione di muffe. Asciuga e poi copri il fondo del contenitore con due centimetri di ciottoli di ghiaia per evitare il ristagno idrico.
  • Estrai dai vasi le piccole piantine grasse e rimuovi con delicatezza la terra attorno alle radici.
  • Prepara il terriccio per il terrario, deve essere un mix di terra e sabbia in parti uguali oppure l’apposito terriccio per succulente e cactus.
  • Disponi uno strato di terriccio sulla ghiaia, quindi colloca le tue piante, facendo sempre attenzione che le varietà più alte e slanciate non vadano a coprire quelle più piccole. Aiutati con un piccolo imbuto, che può essere anche fatto con un foglio di carta, per aggiungere il terriccio tra le piante. Con un bastoncino di legno compatta il terreno.
  • Quando hai terminato di inserire le piante grasse nel terrario, aggiungi uno strato di ghiaia su tutta la superficie. Il piccolo imbuto di carta ti può aiutare nell’impresa, per raggiungere il terreno senza coprire il verde con la ghiaia. Eventualmente, con uno spazzolino puoi togliere i sassolini e la terra dalle foglie.
  • Come ultimo tocco, aggiungi poca acqua sulla superficie, senza bagnare le foglie delle piante, e quindi colloca le tue decorazioni. Puoi personalizzare il terrario aperto di piante grasse con conchiglie, pietre colorate e rametti di legno. Ricorda che devi posizionare il terrario in un luogo luminoso ma lontano dalla luce solare diretta. Annaffia solo quando il terreno è completamente asciutto e utilizza un vaporizzatore spray per dosare meglio l’acqua. Se una pianta appassisce o muore, rimuovila con cura e sostituisci il terreno in quel punto. Infine, se vuoi garantire una crescita uniforme delle piante, ricordati di girare il terrario periodicamente.

Come vedi, ti basta memorizzare queste semplici linee guida per imparare come costruire un terrarium in vetro, come fare a mantenerlo bello e florido assicurando alle tue piccole piante grasse un ambiente protetto ideale dove vivere. Ovviamente, anche nel caso delle piante grasse, puoi decidere di fare un terrario aperto oppure chiuso.

Quali pianti e contenitori per fare il terrario

Una volta che hai preso la mano e che hai imparato anche come fare un terrario chiuso, non devi più avere timore di scegliere quali piante usare. Certamente, devi sempre tenere presente il tipo di habitat necessario alle varie specie. Perché, se è vero che si possono mescolare le orchidee con le piante selvatiche, è altrettanto vero che non bisogna commettere l’errore di combinare nello stesso terrario piante grasse e piante del sottobosco, che richiedono innaffiature differenti e una gestione attenta. Le prime, infatti, vivono in un ambiente secco, le seconde in un’atmosfera umida. Tieni presente che il terrario più semplice da mantenere è quello dove crescono le piante succulente e i cactus, che richiedono pochissima acqua.

Quando scegli i contenitori di vetro che devono ospitare il terrario, non fossilizzarti su una sola forma. L’importante è che il terrario di vetro sia abbastanza profondo da consentire alle radici di avere spazio e con un’apertura grande a sufficienza per permetterti di inserire la mano e muoverla con facilità, soprattutto se sei alle prime armi. Soprattutto quando devi cominciare a prendere dimestichezza con l’arte di fare il terrario aperto, ti conviene riciclare quello che hai in casa: ci sono vasi, barattoli, teiere che possono essere usati come contenitori. Altrimenti puoi acquistare i contenitori appositi nei negozi di giardinaggio, scoprirai che ne esistono di vari tipi.

I contenitori possono variare sagome e altezze, perché è proprio l’alternanza di pieno e vuoto che si crea soprattutto quando si fa un terrario di vetro alto che contribuisce a realizzare un paesaggio sempre diverso.