Il limone è un agrume che caratterizza il paesaggio del Mediterraneo, profumando l’aria con il suo inconfondibile aroma e insaporendo i piatti della cucina locale. Si tratta di una pianta resistente e relativamente facile da coltivare: non serve molto spazio per riuscire a raccogliere con il tempo i propri limoni a km 0 direttamente in giardino o sul terrazzo. Sono quindi diversi i motivi per i quali l’agrume del colore del sole suscita l’attenzione dei cultori del green, che si domandano come piantare semi di limone per avere a disposizione dei gustosi frutti ‘fatti in casa’. Scopriamolo insieme.
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Coltivare limoni dal seme: cosa serve?
Cominciamo a ‘sporcarci le mani’ e vediamo come si pianta un seme di limone nella terra. Si tratta di un processo che richiede maggior tempo rispetto a piantare i semi di limone nel cotone, ma che – con i giusti accorgimenti e con un po’ di pazienza – può risultare davvero fruttuoso. Ecco come scegliere tutto il necessario di cui abbiamo bisogno per la nostra pianta profumatissima.
- Vaso: i limoni preferiscono avere spazio attorno a loro, piuttosto che profondità per le radici. Meglio quindi procurarsi un vaso, con buchi per drenaggio dell’acqua, di circonferenza abbastanza ampia (almeno 30 cm di diametro). Se partiamo con un contenitore più piccolo, dovremo rinvasare la pianta più spesso. La posizione è fondamentale, perché la pianta di limone ama la luce del sole: sistemiamo il vaso in un luogo nel quale possa ricevere la giusta dose di irradiamento naturale giornaliero. È importante scegliere un punto riparato dal vento e, durante la stagione fredda, ben coperto. In alternativa, la pianta può trascorrere la stagione invernale in casa per evitare che subisca le conseguenze negative delle gelate.
- Terra: terriccio biologico per acidofile, non argilloso, è quello che serve per incubare il seme del limone. Deve essere molto drenante, perché questa pianta teme i ristagni d’acqua che possono far marcire le sue radici. Possiamo per questo usare uno strato di argilla espansa da mettere sul fondo del vaso. Unitamente al terriccio è consigliabile acquistare del fertilizzante naturale come vitamina per il giovane virgulto.
- Limone: servirà un ‘genitore’ dal quale prelevare il seme della nostra piantina. Scegliamo un limone biologico, coltivato senza l’uso pesticidi (causa spesso di ‘sterilità’ nei limoni industriali).
Consiglio pratico: se non si ha il pollice verde, il limone di Meyer può essere la risposta ad ogni nostro problema. Questa varietà infatti ha dimensioni ridotte, quasi da pianta ornamentale, ed è in grado di adattarsi anche in zone dal clima non favorevole. Insomma, la scelta perfetta per iniziare a prendere mano con questo tipo di coltivazione.
Come piantare un seme di limone nella terra in 5 passaggi
Dopo esserci procurati quanto serve, passiamo all’azione.
- Prepariamo il vaso mettendo uno strato di argilla espansa e ricopriamo con la terra, lasciando circa 2/3 cm di spazio dal bordo, quindi bagniamola abbondantemente, ma senza ristagni d’acqua.
- Tagliamo a metà il nostro limone bio ed estraiamo il seme, succhiandolo fino a togliere il sapore agro e lasciandolo umido abbastanza perché possa germogliare.
- Scaviamo una buca nella terra, di massimo 3 centimetri di profondità, dove alloggeremo il seme di limone che ricopriremo con la terra umida, annaffiandola ancora un po’ con il nebulizzatore.
- Copriamo il vaso con la pellicola trasparente, sulla quale praticheremo dei forellini per fare passare l’aria e trattenere al contempo calore e umidità. Ricordiamoci di sistemare il vaso in un posto dove possa ricevere la massima irradiazione solare.
- Controlliamo che la terra sia sempre umida, prestando attenzione ad evitare i ristagni di acqua che potrebbero far marcire il seme. Dopo circa 2/3 settimane, il seme di limone comincerà a germogliare e potremo togliere la copertura di plastica.
A questo punto, la nuova piantina di limone è nata e dobbiamo prendercene cura tutti i giorni, combattendo eventuali parassiti e dandole vigore e nutrimento con il concime naturale. Consiglio pratico: piantare più semi di limone aumenta la possibilità che almeno uno germogli e dia vita a una pianta bella e sana.
Metodo veloce per far germogliare semi di limone
Ci sono diverse tecniche per far germogliare rapidamente i semi di limone, usando soltanto del cotone idrofilo o della carta da cucina al posto della terra. Questo permette di accelerare notevolmente i tempi: basterà appena una settimana per vedere i primi germogli. Come procedere? Innanzitutto, dobbiamo preparare il seme, estraendolo dal limone e pulendolo della sua pellicina protettiva. Dobbiamo agire con estrema delicatezza per evitare danni al nocciolo. Così sbucciamo, il seme verrà verrà avvolto fra due strati ben inumiditi di cotone, oppure di scottex, e riposto in un contenitore trasparente.
È sufficiente un bicchiere coperto con la pellicola trasparente forata per favorire la traspirazione. Posizioniamo il contenitore in un luogo tiepido e assolato. Dopo circa 3 giorni controlliamo che l’ambiente sia ancora umido e, nel caso servisse, provvediamo a bagnare il cotone con il nebulizzatore. Dopo circa 7 giorni il seme di limone germogliato potrà essere messo a dimora nella terra, ripetendo i passaggi descritti nel paragrafo precedente. Avremo una piantina robusta e pronta a crescere in perfetta salute nel suo nuovo vaso, offrendoci ben presto dei limoni rigogliosi.
Come far crescere una pianta di limone
Da ultimo, vediamo qualche consiglio per far crescere bene la nostra pianta di limone. Una volta ben germogliata, esponiamola alla luce diretta del sole e in un luogo riparato dal vento. Essendo abituata ai climi più caldi, sopporta bene le temperature alte e non necessita di moltissima acqua. Indicativamente, andrebbe bagnata una volta al giorno in estate, la mattina presto o la sera dopo il tramonto, per evitare che l’acqua evapori troppo rapidamente. In inverno, invece, è sufficiente procedere con l’irrigazione una sola volta alla settimana. Per non rischiare di formare pericolosi ristagni d’acqua, non dovremo far altro che controllare al tatto che le zolle di terra siano ben secche prima di annaffiare.
All’inizio della primavera e sino ad estate inoltrata, la pianta di limone può essere potata: l’obiettivo è quello di eliminare i rami secchi e non più produttivi, quelli infestati da parassiti o malati, ma anche quelli in eccesso, che escono dalla sagoma dell’albero o che si intrecciano con gli altri, sottraendo loro luce e nutrimento. Periodicamente, ogni 10/15 giorni durante i mesi primaverili, il limone va anche concimato, per far sì che abbia tutte le sostanze nutritive di cui necessita per crescere rigogliosamente.