Prurito: cause e rimedi anche per quello notturno

Soffrite di prurito notturno? Le cause possono essere diverse. Spesso dietro a questo sintomo c’è lo stress, ma non solo.

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

Il prurito può essere un sintomo fastidioso ed è una delle ragioni più comuni per cui le persone si rivolgono a medici specializzati in disturbi della pelle (dermatologi o allergologi).

Il prurito spinge spesso le persone a grattarsi: questo gesto allevia temporaneamente il sintomo ma può danneggiare la pelle, talvolta causando un prurito ancora più intenso o favorendo lo sviluppo di infezioni. Nel tempo, la pelle può diventare spessa e squamosa (processo di lichenificazione).

Cause dell’irritazione e del prurito

L’irritazione e il prurito riconoscono molte cause diverse, tra cui:

  • Disturbi della pelle
  • Disturbi di altri organi (disturbi sistemici)
  • Disturbi del sistema nervoso
  • Disturbi psicologici
  • Farmaci, medicinali e sostanze chimiche

In molti disturbi allergici della pelle o sistemici, il prurito è causato dal rilascio di istamina. L’istamina è un mediatore chimico immagazzinato nei mastociti. Queste cellule fanno parte del sistema immunitario e l’istamina è coinvolta nelle reazioni allergiche.

Quando i mastociti vengono stimolati dagli allergeni (sostanze che causano una reazione allergica), rilasciano istamina. Quando l’istamina viene rilasciata nel sangue, media la comparsa di diversi sintomi, tra cui il prurito. Ci sono anche altre sostanze chimiche nel corpo che svolgono un ruolo importante nel prurito, come le proteasi e le citochine.

Disturbi della pelle e prurito

Le cause più comuni del prurito sono i disturbi della pelle, tra questi ricordiamo:

  • Pelle secca (vedi xeroderma e ittiosi)
  • Dermatite atopica (a volte chiamata eczema)
  • Dermatite da contatto allergica (una eruzione allergica risultante dal contatto diretto con una particolare sostanza)
  • Orticaria (può essere causata da una varietà di condizioni cutanee o sistemiche o da farmaci e sostanze chimiche)
  • Infezioni della pelle
  • Infestazioni parassitarie della pelle (come la scabbia)
  • Punture d’insetto

Alcuni disturbi sistemici possono causare prurito senza cambiamenti visibili sulla pelle (come un’eruzione cutanea). I disturbi sistemici sono cause meno comuni di prurito rispetto ai disturbi della pelle.

Disturbi sistemici che causano prurito

Alcune delle cause sistemiche più comuni del prurito sono:

  • Malattia renale cronica
  • Diabete
  • Disturbi del fegato o della cistifellea, in particolare quando causano ittero
  • Iperfunzionamento della ghiandola tiroide
  • Ipotiroidismo (una ghiandola tiroidea ipoattiva)
  • Cause sistemiche molto più rare includono leucemie e linfomi (tumori del sangue).

Disturbi del sistema nervoso

L’irritazione dei nervi sensitivi, ad esempio per una compressione nervosa, può causare prurito localizzato alla parte del corpo innervata da quel nervo. Al contrario, alcuni disturbi che interessano il sistema nervoso centrale possono causare prurito diffuso (generalizzato) perché i neuroni deputati a trasmettere la sensazione del prurito sono troppo attivi o sono meno inibiti da altri neuroni.

Ad esempio, nella sclerosi multipla, la conduzione nervosa è compromessa a causa di un processo autoimmune in cui il sistema immunitario attacca il tessuto che riveste le fibre nervose (mielina). Questo processo rende i neuroni del prurito meno inibiti e quindi più attivi. Il prurito che deriva dai disturbi del sistema nervoso è chiamato prurito neuropatico.

Disturbi psicologici

Alcune persone affette da disturbi psicologici possono manifestare una sensazione di prurito per il quale non è possibile identificare una causa fisica. Questo prurito è chiamato prurito psicogeno.

Farmaci, medicinali e sostanze chimiche

Alcuni farmaci e sostanze chimiche possono causare prurito quando assunti per via sistemica o quando applicati sulla pelle sottoforma di creme. Queste reazioni possono essere effetti collaterali della sostanze o vere e proprie reazioni allergiche.

Valutazione del prurito 

Se è vero che la maggior parte delle condizioni che causano prurito non sono gravi, è opportuno riportare il sintomo al proprio medico di fiducia in modo che possa eseguire una valutazione accurata del sintomo per ricercare eventuali segnali d’allarme.

Segni di avvertimento in caso di prurito

I seguenti segni sono alcuni di quelli che possono indicare la presenza di una condizione medica importante per la salute generale del soggetto:

  • Perdita di peso, stanchezza o sudorazioni notturne
  • Debolezza, intorpidimento o formicolio di un arto o di una parte del corpo
  • Dolore addominale o una colorazione giallognola della pelle e degli occhi (ittero) possono indicare un disturbo della cistifellea o del fegato.
  • Sete eccessiva, minzione anormalmente frequente e perdita di peso

In ogni caso è bene informare tempestivamente il proprio medico qualora un soggetto manifesti prurito, in modo che possano essere escluse le cause che richiedono un trattamento immediato.

Cosa fa il medico per il prurito

Il medico inizierà la visita raccogliendo un’accurata anamnesi e osservando la pelle. Spesso, il paziente deve spogliarsi in modo che l’intera superficie cutanea possa essere controllata.

Se non viene trovata una causa chiara, potrebbe essere necessario eseguire un esame fisico completo per verificare eventuali cause sistemiche. Talvolta possono essere necessari test per diagnosticare determinate cause sistemiche e alcuni disturbi della pelle che possono manifestarsi senza lesioni cutanee evidenti.

Se il prurito è diffuso e inizia poco dopo l’uso di un farmaco o medicinale, quel farmaco o medicinale potrebbe essere la causa. Se il prurito (di solito con una eruzione cutanea) è confinato a un’area che è stata a contatto con una sostanza, soprattutto se la sostanza è nota per causare dermatite da contatto, quella sostanza è una causa probabile.

Tuttavia, le cause allergiche di prurito diffuso possono essere difficili da identificare perché le persone colpite di solito hanno consumato diversi cibi e sono state esposte a molte sostanze che potrebbero causare una reazione allergica prima che si sviluppi il prurito. Allo stesso modo, identificare un farmaco che sta causando la reazione in una persona che assume diversi farmaci può essere difficile. A volte la persona ha assunto il farmaco o medicinale che causa la reazione per mesi o addirittura anni prima che si verifichi una reazione.

Test per verificare le cause del prurito

La maggior parte delle cause di prurito possono essere diagnosticate senza test aggiuntivi. Se un sospetto diagnostico non è confermabile con l’esame ispettivo della cute, potrebbe essere necessario rimuovere un campione di pelle in modo che possa essere analizzato (biopsia).

Se la causa del prurito sembra essere una reazione allergica ma la sostanza che causa la reazione allergica non è evidente, potrebbe essere necessario eseguire un test cutaneo (patch test).

Se sembra che la causa non sia una reazione allergica o un disturbo cutaneo, vengono eseguiti test in base agli altri sintomi della persona. Ad esempio, possono essere effettuati test per disturbi della cistifellea o del fegato, malattia renale cronica, disturbi tiroidei, diabete o cancro.

Trattamento del prurito

Il prurito può essere trattato in tre modi diversi, generalmente:

  • Cura della pelle
  • Trattamenti topici
  • Trattamenti sistemici

L’aspetto più importante nel trattamento del prurito è riconoscere la causa scatenante. Inoltre, altre misure possono aiutare ad alleviare il prurito.

Cura della pelle

Se il prurito è causato da pelle secca, la cura della pelle è spesso molto efficace. La secchezza è spesso causata da lavaggi troppo frequenti o con agenti troppo aggressivi. Le modifiche alla cura della pelle dovrebbero includere: lavarsi meno frequentemente, usare acqua tiepida invece di acqua calda e usare saponi adeguati alla propria cute.

Dovrebbe essere evitato il massaggio eccessivo della pelle secca e dovrebbe essere applicata una crema idratante dopo il bagno o il lavaggio. Inoltre, l’umidificazione dell’aria secca (ad esempio, in inverno) e non indossare indumenti di lana possono essere utili per alleviare i sintomi.

Trattamenti topici

I trattamenti topici sono sostanze che vengono applicate sulla pelle, come creme e lozioni. La maggior parte dei trattamenti topici viene utilizzata per trattare la causa sottostante del prurito. Ad esempio, il medico può prescrivere una crema a base di corticosteroidi alle persone che manifestano lesioni cutanee a causa della dermatite atopica o della dermatite da contatto.

Le creme, le lozioni e le pomate a base di corticosteroidi dovrebbero essere usate solo sotto consiglio e controllo medico. In particolare non dovrebbero essere usati se la pelle è infetta, se è presente un’infestazione parassitaria o se la causa del prurito è sistemica.

L’esposizione alla luce ultravioletta (fototerapia) spesso può aiutare a ridurre i sintomi del paziente. La modalità di esposizione deve essere concordata con il proprio medico di fiducia.

Trattamenti sistemici

I trattamenti sistemici sono farmaci che vengono assunti per via orale, iniettiva o endovenosa. Sono consigliati se il prurito è diffuso o se i trattamenti topici non sono efficaci.

Gli antistaminici sono la classe più utilizzata ma alcuni, soprattutto quelli di vecchia generazione, possono causare sonnolenza. In questo senso, svolgono una doppia azione: aiutare il paziente a dormire è importante perché un prurito grave può influenzare il sonno e ridurre notevolmente la qualità di vita del soggetto. Poiché possono causare sonnolenza, alcuni di questi medicinali non vengono somministrati durante il giorno.

Inoltre, dovrebbero essere usati selettivamente e con cautela dalle persone anziane perché sono a maggior rischio di cadute. I farmaci di nuova generazione, hanno ridotto questo effetto collaterale. Se abitualmente assumi degli antistaminici, prova a sentire il parere del tuo medico di fiducia, saprà consigliarti il farmaco, la posologia e gli orari di somministrazione migliori.

Fonti bibliografiche: