Dermatite: cos’è, sintomi, cause e tipi

Con il termine dermatite si intende un’infiammazione a carico della cute. Scopri quali sono i sintomi, le cause, i fattori di rischio e i rimedi per le forme più comuni di dermatite

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Federico Beretta

Medico chirurgo

Medico Chirurgo abilitato, da anni collabora con diversi magazine online e si occupa di divulgazione medico/scientifica.

L’organo più esteso del nostro corpo è la pelle. Questa complessa struttura ci protegge dagli agenti esterni e, anche per questo motivo, è maggiormente esposta all’azione degli agenti esterni.

Capita di frequente, nel corso della propria vita, di sviluppare un’infiammazione cutanea, più comunemente definita dermatite. Esistono diverse tipologie di dermatiti, in alcuni casi con sintomi e cause comuni. Possono presentarsi in qualsiasi regione del corpo e, quando si manifestano in aree più esposte, come il cuoio capelluto, il volto, le mani, potrebbero causare disagio psicologico nel soggetto. Tuttavia, grazie ai trattamenti efficaci a disposizione, è possibile trattare al meglio le differenti forme di dermatiti.

Che cos’è la dermatite

Si tratta di una condizione che colpisce la pelle. Il termine dermatite, dal greco derma “pelle” + ite “infiammazione”, sta ad indicare la natura infiammatoria di questa condizione. Non è contagiosa, tuttavia, in base al tipo di dermatite sviluppata, si riscontreranno cause, sintomi e fattori di rischio specifici, da cui dipende il tipo di trattamento da impiegare.

Tipi di dermatite

Tra le più comuni forme di dermatite rientrano la:

  • dermatite atopica (eczema). Si sviluppa a causa di un danno a livello della barriera cutanea;
  • dermatite da contatto. Si tratta di una reazione immuno-mediata, provocata dal contatto con un allergene, come una sostanza chimica o una pianta (ad esempio, l’edera velenosa);
  • dermatite seborroica, che colpisce soprattutto le zone corporee dove è maggiore la produzione di sebo, tra cui i lati del naso, le sopracciglia, le orecchie e il viso;
  • dermatite da pannolino. Una condizione che riguarda i neonati.

Quali sono i sintomi della dermatite

Ogni tipo di dermatite si può manifestare in un’area del corpo piuttosto che in un’altra o colpire zone comuni. Tra i sintomi che accomunano la maggior parte delle dermatiti ci sono:

  • prurito;
  • desquamazione della pelle;
  • presenza di vescicole, a volte con delle croste;
  • eruzione cutanea;
  • pelle secca e ispessita;
  • protuberanze nei follicoli piliferi;
  • fuoriuscita di liquido o di sangue, se le eruzioni cutanee vengono grattate.

Sintomi della dermatite atopica

La dermatite atopica è una malattia cronica dalla patogenesi complessa, i cui meccanismi alla base non sono ancora del tutto noti. È frequente soprattutto nei più piccoli, ma può interessare anche gli adulti ad ogni età. Si presenta con:

  • prurito;
  • pelle screpolata e tendenzialmente disidratata;
  • piccole protuberanze;
  • pelle spessa;
  • formazione di croste.

Sintomi della dermatite da contatto

I sintomi della dermatite da contatto si manifestano sull’area di pelle che è stata esposta alla sostanza irritante o a un allergene. Possono svilupparsi nel giro di pochi minuti/ore dal momento del contatto e possono durare tra le due e le quattro settimane. Tra i sintomi comuni ci sono:

  • presenza di macchie iperpigmentate;
  • pelle secca, screpolata;
  • eruzione cutanea con prurito;
  • gonfiore;
  • bruciore;
  • presenza di vesciche e protuberanze, su cui a volte possono formarsi delle croste.

 Sintomi della dermatite seborroica

La dermatite seborroica, colpisce principalmente il cuoio cappelluto, ma non causa la caduta permanente dei capelli. I sintomi includono;

  • formazione di squame sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia, nell’area della barba e dei baffi;
  • prurito;
  • macchie ricoperte da crosticine bianche o gialle sui lati del naso, sulle palpebre, sul petto, nella zona inguinale, sulle sopracciglia.

La sintomatologia tende a ripresentarsi in modo più acuto ai cambi di stagione o nei periodi di forte stress. Nei neonati, si possono formare delle chiazze squamose gialle circondate da un0area arrossata a livello del cuoio capelluto: in questo caso il disturbo prende il nome di crosta lattea.

Sintomi della dermatite da pannolino

La dermatite da pannolino è un’altra forma di dermatite molto comune nei bambini appena nati o molto piccoli, che portano il pannolino. È possibile riconoscerla da questi segni:

  • glutei, cosce e genitali infiammati;
  • prurito;
  • formazione di piaghe nella zona in cui viene applicato il pannolino;
  • irritabilità e pianto nei piccoli, specie al cambio del pannolino.

Quali sono le cause della dermatite

La dermatite può essere causata da una serie di fattori combinati tra loro come:

  • una reazione eccessiva del sistema immunitario al contatto con allergeni o a sostanze irritanti, per cui si sviluppa un’infiammazione;
  • l’ambiente. L’esposizione a inquinanti atmosferici, al fumo (compreso quello passivo), a specifiche fragranze presenti in alcuni prodotti per la detersione che possono modificare la barriera protettiva della pelle;
  • la genetica. Avere familiari con una forma di dermatite, può aumentare le possibilità di svilupparla.

Cause della dermatite atopica

In alcuni soggetti, questa forma di dermatite è correlata ad un’alterazione genetica che indebolisce le proteine che formano la barriera protettiva della pelle. La proteina maggiormente coinvolta è la filaggrina.

Cause della dermatite da contatto

La dermatite da contatto si sviluppa a seguito di un’esposizione nei confronti di una sostanza irritante o un allergene. Infatti, si riconoscono due tipologie di dermatiti da contatto: irritativa e allergica. Le sostanze che possono scatenare la sintomatologia sono:

  • saponi;
  • prodotti per capelli;
  • pesticidi e concimi;
  • detersivi;
  • solventi.

Tra gli allergeni più comuni che possono essere causa di dermatite allergica da contatto ci sono: il nichel, la formaldeide, alcuni farmaci, alcuni filtri solari e cosmetici.

Cause della dermatite seborroica

Questa forma di dermatite potrebbe essere causata da un’eccessiva proliferazione del fungo Malassezia, normalmente presente sul cuoio capelluto. Altre cause possono essere legate ad alterazioni del sistema immunitario, alla predisposizione genetica o a periodi di forte stress.

Cause della dermatite da pannolino

La dermatite da pannolino è causata da diversi fattori come:

  • lo sfregamento della pelle con il pannolino;
  • lasciare il pannolino sporco per troppo tempo a contatto con la cute delicata del neonato;
  • lo sviluppo di un’infezione batterica, poiché l’umidità costituisce terreno fertile per i patogeni;
  • una sensibilità della pelle;
  • l’utilizzo di un prodotto nuovo (come un detergente) che provoca una reazione.

Quali sono i fattori di rischio della dermatite

La presenza di alcuni fattori potrebbe facilitare lo sviluppo di una forma di dermatite come:

  • la presenza di allergie, asma, possono aumentare il rischio di sviluppare la dermatite atopica;
  • il lavoro che si svolge. Impiegare specifici detergenti per la pulizia, metalli o solventi, può causare una dermatite;
  • condizioni di salute preesistenti, come il morbo di Parkinson, l’infezione da HIV, possono aumentare il rischio di dermatite seborroica;
  • l’età. Ad esempio, la dermatite atopica è più frequente nei bambini, così come la dermatite da pannolino;
  • lo stress, che può aggravare o causare la dermatite.

Quali sono le complicazioni della dermatite

Alcune forme di dermatite, specie quelle che si manifestano in aree visibili e le forme croniche, possono avere ripercussioni sulla vita personale del soggetto, causando ad esempio:

  • depressione;
  • ansia;
  • disturbi del sonno;
  • bassa autostima;
  • irritabilità;
  • difficoltà di concentrazione;
  • sbalzi d’umore;
  • tensione muscolare.

Inoltre, il forte prurito può portare il soggetto a grattarsi fino a creare delle ferite aperte. Il principale rischio è che queste si infettino e l’infezione potrebbe diffondersi nell’organismo e diventare pericolosa. L’iperpigmentazione o l’ipopigmentazione possono svilupparsi e permanere anche a lungo.

Diagnosi della dermatite

Lo specialista può ipotizzare una diagnosi dopo aver visitato il soggetto e averne esaminato la pelle, i sintomi e aver ascoltando la sua storia clinica. Spesso questi elementi sono sufficienti per inquadrare il paziente e stabilire il tipo di dermatite da cui è affetto. In alcuni casi il medico potrebbe ritenere necessario effettuare una biopsia per escludere la presenza di altre condizioni.

Inoltre, per rilevare il tipo di allergene che ha provocato la dermatite, il medico potrebbe prescrivere lo svolgimento di un patch test: vengono applicate sulla cute piccole quantità di diverse sostanze e si esamina la reazione cutanea.

Quali sono i trattamenti della dermatite

Il tipo di trattamento da seguire dipende dalla causa che ha scatenato la dermatite e dai sintomi. Tra i principali ci sono:

  • l’applicazione di creme, unguenti, a base di corticosteroidi;
  • l’assunzione di farmaci, dietro prescrizione medica;
  • mantenere sempre ben idratata la pelle;
  • utilizzare uno shampoo dedicato (antimicotico), ad esempio in caso di dermatite seborroica;
  • non sfregare e graffiare l’area pruriginosa. Si possono indossare dei guanti durante la notte e tagliare le unghie con frequenza;
  • fare un bagno caldo, ad esempio con della farina d’avena;
  • indossare abiti freschi e non troppo stretti. Meglio preferire fibre naturali, come il cotone, traspiranti e delicati sulla cute;
  • evitare di entrare in contatto con allergeni che potrebbero innescare la dermatite (per quanto possibile e se si è già a conoscenza di quelli che causano infiammazione);
  • provare, per quanto possibile, a gestire il carico di stress.

I tempi di ripresa dipendono dal tipo di dermatite e dal trattamento seguito. In alcuni casi potrebbero essere necessarie diverse settimane o anche mesi prima di vedere dei miglioramenti sostanziali. La dermatite atopica può perdurare tutta la vita, così come la dermatite seborroica potrebbe riacutizzarsi in alcuni momenti, per poi ridursi. Conoscere la tipologia di dermatite da cui si è affetti, consente di gestire al meglio i sintomi quando questi si ripresentano.

Come prevenire la dermatite

Non sempre è possibile prevenire la dermatite, come quella da contatto, però si possono adottare delle misure per ridurne l’impatto sulla qualità di vita e la gravità delle manifestazioni sintomatologiche, come:

  • mantenere la pelle detersa e idratata. È preferibile impiegare acqua tiepida e un detergente delicato; risciacquare abbondantemente per non lasciare tracce di prodotto;
  • proteggere le mani quando possibile;
  • monitorare la reazione della pelle all’uso di prodotti topici nuovi;
  • cambiare spesso il pannolino del bambino, per evitare che la pelle resti a contatto per molto tempo con feci e urina. Detergere con acqua e un sapone molto delicato che rispetti il pH della cute, tamponare con un asciugamano di cotone o di lino, applicare infine una crema emolliente;
  • stendere una noce di crema protettiva per ridurre i sintomi causati dalla reazione della pelle al contatto con qualche allergene;
  • prestare attenzione agli allergeni delle piante che potrebbero entrare in contatto con la cute anche attraverso il pelo degli animali domestici.

In conclusione, la dermatite è un’infiammazione della pelle che può presentarsi in diverse forme, con differenti sintomi e cause, a volte simili tra loro. Individuare la tipologia di dermatite, aiuta a intraprendere, fin dalla manifestazione dei primi sintomi, il trattamento corretto per alleviarli e contrastare l’infiammazione. In caso di dubbi, rivolgiti al tuo medico di fiducia.

 

Fonti bibliografiche: