Chi ama il giardinaggio non può rimanere che affascinato dalle origini e dalla storia del Giardino alla Francese o Giardino Formale Francese, un meraviglioso esempio che ci spiega l’estetica del barocco nel giardinaggio. Tra geometrie e simmetrie, nei Giardini alla Francese è sempre stata sfruttata la teatralità, il gioco di prospettive e di effetti ottici per rimandare l’immagine di una sontuosità che tutt’oggi ci lascia senza fiato. Scopriamo dunque la sua storia, le origini e le caratteristiche.
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La storia del Giardino alla Francese: quali sono le sue origini
Il Giardino alla Francese, insieme al Giardino all’Italiana, è stato un vero e proprio punto di riferimento per le tenute in Europa: per più di tre secoli queste due tipologie sono state tra le più amate e riprodotte nelle ville, fino all’introduzione del cosiddetto Giardino all’Inglese. Per comprendere la storia di questo giardino, dobbiamo naturalmente prendere come esempio il Giardino Rinascimentale all’Italiana, essendone un diretto discendente. È stato proprio Carlo VIII, nel 1495, a rimanere affascinato, se non innamorato, della villa di Poggioreale, poco fuori Napoli. Ed è il motivo per cui scelse di assumere architetti e artigiani italiani per creare il suo Giardino nel Castello di Amboise e di Château Gaillard.
Negli anni sono stati riprodotti altri giardini, sempre sulla scia di quello italiano, fino a quando Caterina de’ Medici iniziò a sperimentare, prima con il Giardino del Castello di Chenonceaux nel 1551 e successivamente con il Giardino delle Tuileries a Parigi. Di fatto, il Giardino alla Francese nasce nel XVII secolo. Per struttura e raffinatezza, non ci sono eguali: lo stile è stato concettualizzato da Jacques Boyceau, anche se la fama si deve principalmente ad André Le Nôtre, paesaggista di Re Luigi XIV, che ha progettato anche il famosissimo Parco della Reggia di Versailles.
Conosciuto anche con il termine di classico, incarna a dir poco l’ideale della perfezione botanica e paesaggistica, ma in questo caso è l’uomo ad addomesticare la natura e non il contrario, perché la plasma puntando sulle geometrie e sulle simmetrie, sfruttando giochi ottici e prospettive. La fama del Giardino alla Francese raggiunge l’apice proprio sotto il regno di Luigi XIV.
Le caratteristiche del Giardino alla Francese
Per comprendere la bellezza dei Giardini alla Francese, dobbiamo fondamentalmente studiare la loro geometria. Se prendiamo come punto di riferimento il giardino del Castello Champs-sur-Marne, osserviamo un asse centrale e una grandissima prospettiva di ben 900 metri. Notiamo poi i boschetti curati che sono stati disposti a forma di stella, mentre invece le aiuole sono state delimitate dai vialetti a forma di croce. Questo è un chiaro esempio di Giardino alla Francese, dove vige un’armonia e una simmetria piuttosto precise, studiate nei minimi particolari e progettate proprio per trasmettere e infondere non solo una grande tranquillità, ma un concetto di bellezza portato all’estremo.
Tra le caratteristiche del Giardino alla Francese troviamo inoltre i giochi d’acqua: numerose sono infatti le installazioni che lasciano senza fiato e, tra queste, non possiamo non citare quelle presenti nel Parc de Saint-Cloud, la grande cascata. Oltre ai giochi d’acqua, tuttavia, in alcuni casi l’armonia è stata espressa mediante uno specchio d’acqua rivolto verso il cielo: il risultato è di certo meno dinamico, ma non per questo perde di fascino e meraviglia. Ci basta pensare al magnifico giardino presente nel Castello di Bouges.
Di matrice italiana, dunque, il giardino diventa espressione del razionalismo umanistico dell’epoca: l’uomo riesce a dominare la natura, ed ecco dunque che la natura stessa viene modellata sulla base dei sogni e dei desideri dell’uomo, che più di ogni altra cosa, nel corso dei secoli, ha sempre desiderato il potere. Si investe moltissimo sulla simmetria e sulla prospettiva, come abbiamo visto, su una forma ben delineata e che naturalmente piega la natura al volere dell’uomo.
Gli elementi ricorrenti del Giardino alla Francese
Questo angolo verde da sogno risponde a criteri ed elementi specifici. Uno lo abbiamo citato: è l’acqua. In effetti, all’epoca era simbolo di ricchezza, in particolar modo per il sistema idraulico utilizzato. Oltre alle classiche fontane, ai getti d’acqua o alle cascate che abbiamo menzionato poc’anzi, venivano proprio realizzati questi enormi specchi d’acqua in cui ci si poteva riflettere e che dimostravano tutto il potere e il lusso della tenuta. In effetti, per quanto riguarda i giochi d’acqua, possiamo di certo affermare che le opere di ingegneria idraulica erano davvero avanzate e all’avanguardia per l’epoca.
Non dimentichiamo le aiuole, con bordo tagliato a siepe bassa, scelta ideale per delimitare i vialetti. Immancabili le classiche terrazze, possibilmente realizzate con materiali come lastre, mattoni o ghiaia chiara, a cui affiancare elementi di influenza romantica, come un tavolo in ferro battuto. Il tocco francese viene dato dalle piante, tra cui il bosso: le siepi devono essere tagliate in forma geometrica perché il design è sempre stato armonico e pulito.
L’idea alla base del Giardino alla Francese era comunque quella di stupire il visitatore (spesso con giardini segreti, labirinti — tratto tipico del giardino rinascimentale — e i giochi d’acqua che abbiamo appena citato). Ed ecco anche perché spesso alberi e cespugli venivano tagliati in forma geometrica, disposti poi lungo i viali e alternati ai trofei, ai vasi e alle statue, in un crescendo di teatralità che tutt’oggi rimane il simbolo del lusso.
Un trionfo di verde dove nulla viene lasciato al caso
Il Giardino alla Francese, pur attingendo dal Giardino all’Italiana, presenta delle differenze, ma dobbiamo infatti ricordare che in questo trionfo sconfinato di verde e di lusso nulla è mai stato lasciato al caso ed è sempre stato curato nei minimi dettagli. Proprio l’effetto scenografico era l’obiettivo principale; camminando nelle sue vicinanze, le persone dovevano provare dei sentimenti forti, tra meraviglia e stupore. Una delle chiare differenze con il giardino rinascimentale si denota in una minore presenza di statue lungo i viali. Al contrario, tuttavia, lo scopo era di invitare il visitatore a scoprire il giardino mediante luoghi nascosti e nuove prospettive: ecco perché il Giardino alla Francese è sempre stato conosciuto per la sua spettacolarità.