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Water Walker: il tapis roulant acquatico
Il Water Walker sta ormai spopolando in Giappone ed è il primo tapis roulant acquatico che ha tantissime funzioni e promette una miriade di benefici, anche grazie ai diversi. Sembra un cubo senza il coperchio sovrastante o un tapis roulant normale con quattro superfici laterali e una alla base. All’interno si trova il nastro che scorre e su cui si esercita la camminata o la corsa. Ideato a Osaka, nasce proprio con lo scopo di fare movimento dentro all’acqua e faticare in modo diverso dalla classica ginnastica “a secco” o sul tappetino yoga.
Questo innovativo tapis roulant “subacqueo” mette in condizioni di fare movimento fisico anche coloro che non possono riprendere con sessioni intense o che magari si devono riprendere da problemi neurologici. Benissimo per tutte le persone che hanno problemi di schiena e per chi vuole tonificare i muscoli degli arti inferiori.
Terapia riabilitativa, ma anche estetica, in quanto modella tutto il corpo; non solo permette di praticare jogging a chi ha problemi di articolazioni o di schiena e funziona anche come terapia riabilitativa per chi ha subito traumi alle gambe, ma consente anche di migliorare la circolazione e quindi dare grande sollievo a livello linfatico e di ritorno venoso, con miglioramenti per quel che riguarda gli inestetismi della cellulite e altri problemi estetici causati da un ristagno linfatico o una cattiva circolazione.
A differenza di una lezione di Aquagym o di movimento in acqua, la sessione di movimento non si svolge insieme ad altri persone, ma in solitaria, con la bellezza di allenarsi ogni volta che si vuole. Bellissimo anche il fatto che i capelli non si bagnano e che si riesce a perdere meno tempo complessivo e dedicarlo all’allenamento e basta.
Benefici del Water Walker
In primo luogo, il Water Walker va a migliorare tantissimo il tono muscolare e consente di perdere peso in modo graduale e mantenere il peso ideale. Si bruciano moltissime calorie e oltre tutto non si mette troppo carico sulle articolazioni. Risulta infatti, grazie alla resistenza dell’acqua, una forma di allenamento a basso impatto, che non crea problemi a ginocchia, gomiti, caviglie. Il corpo si modella in modo armonico come solo con l’esercizio in acqua si riesce a fare.
Ottimo anche per chi deve riabilitare (specie gli arti inferiori) e sceglie l’acqua come elemento per farlo. Come abbiamo detto, sono molti i benefici a livello del sistema cardiocircolatorio e del sistema linfatico e si deve considerare che questo sistema, a differenza di quello circolatorio, non ha una “pompa”: (come nel caso della circolazione sanguifera il cuore). Il carico delle articolazioni è ridottissimo ed esse stesse si ammortizzano in modo importante in quanto una sessione di Water Walking va a lubrificare anche zone di sostegno passivo come le capsule articolari, le membrane sinoviali (con annesso liquido sinoviale nella loro area profonda), i legamenti. Migliora anche il respiro che segue il passo e ci sono benefici anche dal punto di vista della rimozione dello stress: veniamo dal liquido placentare e l’acqua ha effetti pazzeschi su tutto il sistema nervoso centrale e sul sistema nervoso periferico. Non solo quindi si va a tonificare in modo omogeneo tutto il corpo, ma il contatto con il fluido, l’immersione nello stesso e il suono dei movimenti dell’acqua facilita il rilassamento a livello mentale e la rimozione degli stress accumulati durante la giornata.
Una sessione di Water Walking non dovrebbe durare meno di 45 minuti e andrebbe replicata in modo costante almeno 2 o 3 volte a settimana, sempre ascoltando bene il corpo e i suoi bisogni. Solo con l’allenamento costante si possono ottenere risultati a livello del miglioramento della fisiologia, dell’estetica e di vari apparati come quello tegumentario e circolatorio. Va mantenuta bene la rollata del piede sentendo che l’appoggio podalico rimane completo e la propulsione si avvia dal mesopiede all’avampiede.
Il Water Walking per gambe e bacino
Non si deve sollevare troppo il ginocchio durante il passo per non dare fastidio ai flessori dell’anca e contestualmente in acqua si potrebbero anche fare rotazioni dell’anca mantenendo un appoggio monopodalico (appoggiandosi anche lateralmente se necessario) e tutti gli esercizi che possono servire per muovere il bacino e che magari includono rotazioni, piccoli movimenti circolari sull’asse, flessioni ed estensioni del rachide lombare e dorsale.
Benissimo anche dare rinforzo agli arti inferiori con apposite cavigliere che vanno a dare potenza e allenare i muscoli della gamba anteriori e posteriori. Per le donne si tratta di un allenamento magnifico – specie per le tipologie ginoidi – in quanto va a dare veramente tanto tono a tutta la zona laterale della coscia e alla zona quadricipitale, per molte difficile da armonizzare e tonificare. Si riduce di molto anche l’adipe a livello delle famose “maniglie dell’amore”, ovvero la zona del fianco destro e sinistro e anche a livello dell’altezza del quadrato dei lombi.
Questo sistema di water fitness consente anche di allenare la parte superiore del corpo mentre si cammina, per esempio con uno strumento come il Pilates ring (di solito con esercizi di contrazione in ripetizioni di 10 con almeno 3 serie) o come i pesetti. Mantenendo la schiena eretta si possono rinforzare le braccia, le spalle e i pettorali. Si possono fortificare le braccia in modo specifico andando ad agire su determinati distretti, mentre si cammina, come per esempio il muscolo bicipitale o quadricipitale. Tutto questo sempre sentendo l’addome attivo e forte, evitando di inarcare la schiena e mantenendo le scapole in sede, senza andare a mettere tensione ad altri distretti come polsi, mandibola, muscoli facciali. Anche gli esercizi per la parte superiore del corpo si possono svolgere in modo molto rilassato mentre si cammina e quindi si tonifica la parte inferiore del corpo.