Dieta, le migliori della settimana dal 16 al 22 agosto

La nostra salute passa per quello che portiamo in tavola: tutti i consigli degli esperti per affrontare l'estate e introdurre alcuni cibi "probiti" nella nostra dieta

I mesi estivi sono quelli della leggerezza e dello sgarro nella dieta. Questo non significa essere autorizzati a non prenderci cura della nostra salute e del nostro corpo. Anzi. Dev’essere un motivo in più per fare attenzione a quello che si porta in tavola, senza cadere in pericolose tentazioni ma anche godendosi al meglio le vacanze.

Purtroppo, com’è anche facile immaginare, la salute non va in ferie. È il caso, ad esempio, della sindrome metabolica, che va tenuta sotto controllo attraverso una dieta accurata e mirata, che cambia caso per caso. I punti cardine del regime alimentare indicato per le persone affette da questo disturbo sono però comuni: riduzione dell’apporto di grassi e introduzione di proteine buone, come quelle del pesce che andrebbe consumato almeno 3 volte alla settimana.

Nel contesto di una sana alimentazione, occorre però fare attenzione anche ad altri comportamenti che normalmente potremmo considerare innocui, primo fra tutti l’aggiunta di sale alle pietanze. Quest’aspetto è da tenere sotto controllo sempre, ma in particolare nei casi di sindrome metabolica.

Questa patologia, che colpisce una persona su quattro, rappresenta un fattore di rischio da non sottovalutare poiché può portare a ictus, malattie cardiovascolari e patologie vascolari anche piuttosto severe. Ridurre l’apporto di sale nelle pietanze è possibile e doveroso, soprattutto quando lo richiede la salute. E sì, anche nelle insalate. Yogurt, olio, limone, erbe e spezie sono validi alleati per ridurre l’apporto di sodio, proprio come consigliato dall’OMS.

L’estate è però anche il momento del relax e di qualche strappo alla regola. Secondo gli esperti, infatti, esistono alimenti “nemici” della dieta che possono essere invece introdotti nel nostro regime alimentare in chiave diversa, facendo attenzione alle materie prime di cui sono composti. Questo è il caso, ad esempio, del gelato, che può essere consumato con una certa tranquillità purché sia di buona qualità e risponda a determinate caratteristiche.

Quest’alimento, quindi, si può assumere anche se siamo a dieta. Di quest’argomento, ci ha parlato la dott.ssa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specialista in Scienze della alimentazione, che ammette quest’alimento in un regime alimentare bilanciato ma nel rispetto di alcune condizioni fondamentali.

Innanzitutto, il consiglio è quello di scegliere accuratamente il prodotto, preferendo i prodotti artigianali a quelli industriali. In più, il gelato non andrebbe considerato come un pasto sostitutivo ma come uno spuntino o come dessert da consumare a fine pasto. Per limitare l’apporto calorico, oltre alle quantità che devono essere moderate, occorre anche scegliere il gusto secondo il proprio palato, preferendo però le preparazioni a base di frutta.

Attenzione anche alla frequenza di consumo, che non dev’essere eccessiva. Si consiglia al massimo 1 o 2 volte alla settimana, per un massimo di 100 mL a porzione. Gli ingredienti devono essere di prima qualità, aspetto da non sottovalutare se vogliamo introdurre il gelato nella nostra dieta.