Pilosella: proprietà, benefici e a cosa serve

La pilosella è una pianta utilizzata per bevande disintossicanti e tisane drenanti. Ecco tutti i benefici e gli usi

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Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Pubblicato: 14 Giugno 2019 13:59Aggiornato: 8 Novembre 2022 18:18

Cos’è

La pilosella è una piccola pianta erbacea che ricorda nell’aspetto il tarassaco, noto anche come dente di leone o soffione. La pilosella – il cui nome scientifico è Hieracium pilosella – appartiene infatti alla stessa famiglia del tarassaco, cioè quella delle Asteraceae. La pianta di pilosella produce dunque una rosetta di foglie basali lanceolate dal cui centro si sviluppa uno stelo fiorale che porta capolini solitari gialli, molto simili a quelli del tarassaco.

La pianta di pilosella viene utilizzata fin dai tempi antichi per le sue proprietà terapeutiche e se ne hanno segnalazioni già nel Medioevo, quando Santa Ildegarda da Bingen la descriveva come rimedio diuretico. Ancora oggi la pilosella trova impiego come rimedio popolare ed erboristico: l’erboristeria utilizza la pianta intera in infusione e per realizzare estratti e tinture madri.

Proprietà

La pilosella è un rimedio usato soprattutto per le sue proprietà diuretiche e antisettiche e svolge anche azione astringente e colagoga. In erboristeria viene usata tutta la pianta e le sue proprietà sono date da un insieme di costituenti che include cumarina, acido caffeico, acido clorogenico, flavonoidi, tannini, triterpeni e inulina, quest’ultima concentrata a livello della radice.

Come spesso accade quando si tratta di piante e rimedi naturali, le proprietà della pilosella non sono date da un’unica sostanza ma da diverse sostanze che costituiscono il fitocomplesso, letteralmente un “complesso vegetale”. Rispetto ai principi attivi puri, il ficomplesso che si trova nelle piante e sfruttato in erboristeria e fitoterapia agisce in modo più articolato all’interno del nostro organismo generando una risposta più blanda ma più duratura nel tempo e, in molti casi, con pochi o nulli effetti collaterali.

Benefici e a cosa serve

La pilosella viene utilizzata soprattutto fresca, poco dopo la raccolta per aumentare la diuresi. Si tratta dunque di una pianta dall’azione diuretica utile in caso di edemi, ritenzione idrica e cellulite. Questa piccola pianta spontanea è consigliata anche per le persone che soffrono di cistiti ricorrenti, non solo per le proprietà diuretiche e per la capacità di “ripulire” le vie urinarie, ma anche e soprattutto perché la pilosella contiene sostanze dalle proprietà antisettiche, in particolare l’umbrelliferone, molecola che fa parte delle cumarine.

Oltre all’azione sulle vie urinarie, la pilosella sostiene anche la funzionalità del fegato e viene usata tradizionalmente come rimedio detossificante o detox. Inoltre, la presenza di tannini rende la pilosella astringente e antiemorragica motivo per cui popolarmente trova impiego contro la diarrea, come cicatrizzante in caso di ferite cutanee, come rimedio contro le ulcere gastrointestinali e le mestruazioni abbondanti e per fermare le emorragie dal naso e il sanguinamento delle gengive.

Come si usa

La pilosella può essere usata fresca, nei succhi ottenuti con estrattori o centrifughe, piccoli elettrodomestici che permettono di separare la fibra vegetale dalla parte acquosa. Trattandosi di una pianta spontanea abbastanza comune, per usarla fresca la si può raccogliere allo stato selvatico e impiegarla poco dopo la raccolta: ovviamente in questo caso occorre conoscere molto bene la pianta, per evitare di raccogliere specie simili ma dall’azione diversa. Quando si raccolgono piante spontanee è inoltre importante prelevare solo ciò che è davvero necessario, evitando di estirpare la pianta o di danneggiare l’ambiente; meglio scegliere luoghi poco inquinati, lontani da strade, industrie, abitazioni e coltivazioni e in ogni caso lavare bene il materiale vegetale prima di usarlo.

La pilosella può essere usata anche per preparare tisane, versando acqua calda su un cucchiaio di foglie spezzettate; l’infuso di pilosella si può bere fino a quattro volte al giorno, per la sua azione diuretica e detossificante o anche in caso di diarrea. Inoltre, la tisana lasciata intiepidire è ottima anche per risciacqui della bocca per chi soffre di gengiviti e gengive che sanguinano o per lavare ferite e per fermare il sanguinamento dal naso o dopo la rasatura.

In erboristeria si trovano anche preparazioni a base di pilosella, come gli estratti secchi e fluidi da assumere secondo quanto indicato sulla confezione o consigliato dall’erborista di fiducia. In commercio è disponibile anche la tintura madre di pilosella, che si ottiene macerando in alcool la pianta intera e si somministra da una a tre volte al giorno diluendone circa cinquanta gocce in mezzo bicchiere di acqua.

Controindicazioni

La pilosella non è tra le piante ritenute tossiche o pericolose, dunque il suo utilizzo risulta sicuro. Ovviamente i preparati a base di pilosella non possono essere usati da chi è allergico a uno o più sostanze presenti nella piante; particolare attenzione deve essere fatta da chi ha un’accertata allergia alle Astaraceae, piante responsabili di reazioni di sensibilità nei soggetti predisposti. Viene poi sconsigliato l’uso di pilosella in gravidanza e durante l’allattamento perché non ci sono sufficienti dati riguardo la sua sicurezza in queste situazioni particolari. Inoltre, trattandosi di una pianta con proprietà diuretiche, è bene non assumere pilosella se si è in cura con farmaci diuretici per evitare che l’azione si sommi. In tutti gli altri casi, la pilosella e le preparazioni erboristiche che la contengono non risultano controindicate e, alle normali dosi di impiego, non provocano effetti secondari indesiderati.