La dieta Paleo: come funziona e menù settimanale completo

Scopri, con i consigli del nostro nutrizionista, cosa mangiare durante il giorno per riattivare il metabolismo, perdere peso e drenare i liquidi in eccesso

Foto di Luana Trumino

Luana Trumino

Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana, da oltre 15 anni scrive di benessere, occupandosi prevalentemente del rapporto tra nutrizione e salute.

Pubblicato: 24 Giugno 2019 08:43Aggiornato: 16 Maggio 2023 12:08

A cosa serve la dieta Paleolitica

Nutrirsi allo stesso modo degli uomini dell’era paleolitica per perdere peso, ma soprattutto per mantenersi in salute: su questo concetto si basa la dieta Paleo (chiamata anche PaleoDieta o Dieta Paleolitica), un regime alimentare messo a punto da Loren Cordain, nutrizionista dell’Università del Colorado, di cui esistono varie versioni, nel quale – in generale – vengono esclusi tutti i cibi pro-infiammatori.

Cosa si mangia

“Alla base della dieta troviamo carne magra, che però deve essere di altissima qualità e allevata ‘Grass Fed’, ossia ‘ad erba’ dalla nascita fino alla macellazione, particolarmente ricca di preziosi acidi grassi omega 3 – spiega il dott. Francesco Marinelli, biologo nutrizionista a Roma – inoltre, sono previsti pesce, uova, verdure, poca frutta, noci e semi vari; olio di oliva, burro di cocco e avocado come grassi aggiuntivi. Vanno esclusi, invece, tutti quegli alimenti che contengono glutine e lattosio, latte e derivati, le solanacee (melanzane, pomodori, patate) e i legumi, che contengono anti-nutrienti ossia sostanze che vanno a inibire l’assorbimento di altre sostanze difficili da gestire per il nostro organismo, come le saponine e le lectine. No anche a sale, grassi e zuccheri raffinati”, suggerisce l’esperto.

I vantaggi

“Si tratta di una dieta equilibrata, se seguita sotto controllo medico – spiega il nutrizionista – in quanto contiene tutti i nutrienti essenziali: proteine, vitamine, fibre, ma anche carboidrati provenienti da frutta e verdura. Inoltre, può essere seguita come modello alimentare di vita, con qualche accorgimento. Per esempio, se si pratica sport occorre inserire nella dieta quotidiana prodotti amidacei come il riso jasmin, il topinambur o le patate americane”. In questo caso diventa ancora più importante la consulenza di uno specialista.

Perché si dimagrisce

“La dieta Paleo fa perdere peso poiché vengono ridotte le calorie: i cibi proposti, infatti, hanno un’alta densità di nutrienti e una bassa densità energetica – spiega il dott. Marinelli. Inoltre, la riduzione dello stato infiammatorio del corpo porta con sé una riattivazione del metabolismo: il corpo, reagendo a un cambiamento nell’alimentazione quotidiana, inizia a dimagrire. E grazie all’esclusione della parte amidacea dalla dieta, si perdono anche molti liquidi e la persona si sente meglio, più leggera”.

Gli studi scientifici

Nonostante la comunità scientifica sia dibattuta sulla validità del regime dimagrante, le ricerche dimostrano che il metodo è valido per aiutare a perdere peso, in particolare a livello addominale, migliorare i valori di acidi grassi e ridurre il rischio di diabete e malattie cardiovascolari.

Uno studio della Umeå University, in Svezia, ha svolto un esperimento su 70 donne in menopausa obese, per 24 mesi, dividendole in due gruppi. Al primo è stata assegnata una dieta di tipo paleolitico, in cui il 30% di energia proveniva dalle proteine e il 40% dai grassi insaturi, al secondo una dieta in cui 15% di energia veniva dalle proteine e il 55% dai carboidrati. Dai risultati è emerso che entrambe le diete portavano a una perdita di peso, in particolare a livello addominale, ma le donne che avevano seguito la dieta Paleo risultavano meno a rischio di diabete e malattie cardiovascolari, anche perché il livello di acidi grassi resistenti all’insulina era più basso.

Della dieta Paleo si è parlato anche più recentemente. Secondo una ricerca della Mayo Clinic di Scottsdale in Arizona, pubblicata su Journal of the American Osteopathic Association, le diete a basso contenuto di carboidrati, tra cui alcune note e in voga anche tra le star come la dieta Atkins, quella South Beach e la Paleo, sono sicure da seguire fino a sei mesi.

I ricercatori, dopo aver revisionato tutte le ricerche da gennaio 2005 ad aprile 2016, per un totale complessivo di 72 studi, hanno sottolineato che queste diete non sembrano provocare danni particolari alla salute, sopratutto a pressione, glucosio e colesterolo, e a seconda del regime alimentare scelto, fanno perdere da poco meno di un chilo a quattro chili in più rispetto a quelle a basso contenuto di grassi.

“La conclusione migliore da trarre, in linea generale, è che seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati a breve termine sembra essere sicuro e si associa a una riduzione di peso”” ha spiegato Heather Fields, autrice principale della ricerca. Da tenere in conto, però, vi sono sia i rischi legati a un maggiore consumo di carne, perché pane e pasta vengono ridotti, sia il fatto che queste diete non fanno comunque miracoli rispetto a quelle a basso contenuto di grassi e infine la considerazione che non esiste una dieta adatta a tutti. “La cosa più importante è incoraggiare i pazienti a evitare cibi lavorati, soprattutto carni come pancetta, salsicce, salumi, hot dog, e prosciutto”, ha concluso Fields. 

Regole generali

Seguire la dieta Paleo è semplicissimo, perché non occorre pesare gli alimenti. Il consiglio di base è quello di utilizzare il buon senso, quindi preparare delle porzioni normali, in cui il raggiungimento del personale senso di sazietà è importante per continuare a seguire il regime dimagrante con successo.

Sono previsti 3 pasti al giorno (colazione, pranzo e cena), che possono essere conditi con olio extravergine di oliva o burro di cocco, a esclusione del sale. Sì alle erbe aromatiche per insaporire i cibi.

I menù della settimana

Curiosa di sapere cosa si mangia? Leggi i menù di una settimana prepararti dal dott. Francesco Marinelli.

LUNEDÌ

Colazione: 2 uova freschissime cotte in padella con una noce di burro di cocco

Pranzo: una porzione di salmone selvaggio con zucchine trifolate e avocado

Cena: vellutata di asparagi con filetti di sgombro al vapore e olio extravergine di oliva

 

MARTEDÌ

Colazione: pancakes di banana ottenuti impastando una banana schiacciata e un uovo, cotti in padella con burro di cocco

Pranzo: cesar salad preparata con lattuga, pollo, olio extravergine di oliva e succo di limone

Cena: insalata di gamberi e rucola

 

MERCOLEDÌ

Colazione: una ciotola di frutta secca e frutta fresca

Pranzo: insalata di finocchi con olive e tonno scottato

Cena: filetto ‘Grass Fed’ (allevamento ad erba) con verdure grigliate di stagione ad esclusione di pomodori, melanzane e peperoni

 

GIOVEDÌ

Colazione: una porzione di prosciutto crudo con macedonia

Pranzo: omelette con funghi e verdure di stagione a piacere ad esclusione di pomodori, melanzane e peperoni

Cena: brodo di pollo e verdure grigliate di stagione a piacere ad esclusione di pomodori, melanzane e peperoni

 

VENERDÌ

Colazione: una porzione di salmone con avocado

Pranzo: filetto di orata con pinoli e mela accompagnato da verdure di stagione a piacere ad esclusione di pomodori, melanzane e peperoni

Cena: fegato alla veneziana

 

SABATO

Colazione: un bicchiere di latte di cocco e un muffin Paleo realizzato con farina di cocco, uova e burro di cocco

Pranzo: spiedini di pollo con uva e pancetta

Cena: arrosto di maiale e mele con verdure di stagione a piacere ad esclusione di pomodori, melanzane e peperoni

 

DOMENICA

Colazione: pancake di farina di castagne

Pranzo: zucchine ripiene di carne tritata

Cena: tartare con nocciole e verdure

Aspetti principali della dieta