Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di beauty blender. Impossibile, vero? Sì, perché da anni queste particolari spugnette trucco sono tra le più utilizzate per stendere il fondotinta e anche tra i metodi più efficaci, ma non solo. Le beauty blender, infatti, svolgono molteplici utilizzi se si tratta di realizzare una base viso perfetta, tanto che ne esistono di materiali e dimensioni diverse e si prestano benissimo per l’applicazione dei più classici correttori e fondotinta ma anche di creme, prodotti fluidi e polveri. Ma vediamo insieme la varie tipologie di spugnette per il viso e quali sono le differenze in termini di materiale, utilizzo e forma.
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Le spugnette triangolari in lattice, ormai sempre più rare
Il nome beauty blender è associato alle spugnette trucco dalla forma a goccia o ad ovetto appuntito, ma in realtà Beauty Blender non è il nome del prodotto bensì del brand che le ha inventate per la prima volta ( un po’ come è accaduto per il rimmel e il mascara).
Prima dell’invenzione delle beauty blender attuali, infatti si utilizzavano le spugnette trucco triangolari in lattice, soprattutto sui set fotografici e come strumento preferito dai makeup artist. Delle spugne di piccole dimensioni, che si utilizzano ancora ma con molta meno frequenza. Sono ottime per applicare i prodotti compatti in crema, dalla texture pesante e piuttosto grassa, perché consentono di “tirare” il prodotto facendolo aderire bene alla pelle.
Con questa tipologia di spugnetta trucco, infatti, il movimento da compiere è doppio, una sorta di picchiettamento utile a uniformare il colore, e un gesto di tiraggio, utile a sfumare il prodotto al meglio. Tra le spugnette in lattice, ci sono anche quelle classiche già presenti all’interno dei prodotti compatti che si acquistano, specialmente dei fondotinta e nelle ciprie, solitamente piatte e di piccole dimensioni, adatte a essere inserite all’interno dei pack per averle a portata di mano direttamente con il prodotto stesso.
La spugnetta in silicone
Un’altra tipologia di beauty blender, ma di cui non si parla molto, poi, è quella in silicone. Una spugnetta per il trucco che ha la particolarità di essere trasparente e soprattutto la capacità di non assorbire il prodotto. Queste spugnette in silicone, infatti, non sono porose, cosa che permette di non sprecare neanche una goccia di fondotinta o prodotto in generale. Una beauty blender perfetta per chi lavora nel campo del makeup perché facilissima da detergere e sterilizzare, si asciuga subito ed è pronta per essere riutilizzata immediatamente.
Una tipologia di spugnetta makeup che non ha preso molto piede, perché non è semplicissima da capire. Il fondotinta, infatti, non aderisce al materiale ma solo alla pelle, ed è quindi necessario applicare poco prodotto, picchiettarlo e sfumarlo per lavorarlo al meglio. Sicuramente l’effetto finale risulta più coprente ma è sconsigliata per chi presenta una pelle secca o con pellicine alzate, perché non permette al prodotto di fondersi totalmente con la cute e le sue “imperfezioni”.
La beauty blender classica e quelle dalle forme più strane
Con l’avvento del marchio Beauty Blender e le prime spugnette brandizzate, quasi ogni casa cosmetica ha prodotto spugnette trucco molto simili all’originale, con la stessa forma e materiale. Il lattice, infatti, a cui tante persone sono allergiche, ha lasciato posto alla schiuma di poliuretano. Delle spugnette adatte a chi soffre di allergie o ha la pelle particolarmente sensibile, quindi, e che non contenendo lattice, risultano anche più morbide al tatto e durante il loro utilizzo.
La forma classica per questa tipologia di spugnette trucco Beauty blender, è quella a goccia o a ovetto appuntito, con una base più larga che si stringe via via verso la punta. Una forma particolare ma efficacissima per il suo utilizzo, che permette di arrivare in ogni punto del viso con facilità. La parte più ampia, infatti, consente di applicare il fondotinta e i prodotti cosmetici su ampie aree del viso mentre per raggiungere i lati del naso, tra le sopracciglia, l’incavo del mento o il contorno occhi, la parte a punta è l’ideale, poiché arriva perfettamente nelle aree del volto più piccole e difficili da toccare.
Applicare i prodotti con una spugnetta trucco o una beauty blender rende la stesura del makeup molto più naturale e omogenea e consente di regolare l’effetto finale in base alle proprie esigenze: si passa da un’applicazione invisibile, utile per uniformare, ad una coprenza più intensa.
Oltre alla beauty blender classica ne esistono anche di altre forme e dimensioni, pensate per adattarsi alle preferenze di utilizzo di ognuno. La beauty blender nel suo formato più piccolo è l’ideale per applicare il correttore e lavorare zone ridotte del viso, come il contorno occhi, o per uniformare la palpebra e lavorare bene gli angoli dell’occhio. Quelle a clessidra, invece, ovvero che presentano un restringimento centrale, sono facili da impugnare, maneggevoli e perfette per applicare il blush o realizzare il contouring. Ne esistono anche altre con un lato tagliato, piatto, che ricorda le spugnette triangolari e che solitamente sono leggermente più rigide, perfette per chi ama utilizzare la beauty blender bagnata ma ricerca un po’ di coprenza in più. Insomma, tantissime possibilità ma con un aspetto comune, l’assoluta praticità e precisione di questo alleato di bellezza da vere makeup artist!