Quante volte vi è capitato di fare shopping con le amiche e, pur avendo la stessa altezza e fisicità, avete notato una differenza assoluta nel portare più o meno bene determinati colori? Bene, se vi è capitato significa che anche voi avete avuto modi di scontrarvi con l’affascinante mondo dell’armocromia. La materia che, attraverso un’attenta analisi dei colori e toni della pelle, occhi e capelli, permette di individuare le palette di tonalità chemeglio ci valorizzano, mettendo in risalto al massimo i colori naturali del nostro viso e le sfumature che lo caratterizzano. Ma cos’è davvero l’armocromia e come si fa ad usarla a proprio vantaggio?
Indice
Cos’è l’armocromia e che effetti ha sul nostro look?
Partiamo dalle basi e iniziamo col dire che la parola armocromia, semplificando, significa analizzare i propri colori naturali: occhi, capelli ed incarnato e tutte le tonalità che, in modo armonioso, vi si possono accostare e abbinare. Ma perché dovremmo fare un’analisi dei nostri colori? Semplicemente perché è grazie a questa analisi che è possibile individuare la palette cromatica migliore in grado di valorizzare al massimo i nostri colori naturali, illuminando il nostro viso, esaltandone i pregi e andando a minimizzarne difetti ed imperfezioni.
Indossare un abito di una sfumatura “sbagliata” o un makeup in tonalità che non si addicono ai nostri colori naturali, infatti, può accentuare quello che tanto si cerca di nascondere, come le occhiaie e le zone d’ombra del viso per esempio.
Optare per una camicetta nel colore più di tendenza della stagione ma che non si addice al nostro incarnato, quindi, sarà si all’ultima moda, ma anche un abbinamento che non ci donerà per nulla e che potrebbe rendere il nostro viso spento o far sparire quel bellissimo colore di capelli appena fatto dal nostro hairstylist.
E ovviamente la “colpa” non è né vostra né della camicetta, ma solo dei colori scelti che non si addicono ai vostri (e che non si possono cambiare).
Armocromia e le sue origini
Una materia, l’armocromia, che vede la sua nascita agli inizi del secolo scorso, quando l’artista svizzero Johanness Itten, docente alla Bauhaus School of Art in Germania, scrisse il libro l’Arte del Colore. Un volume innovativo e che di fatto ha segnato un cambiamento profondo della teoria dei colori fino ad allora dominante. Un libro scritto agli inizi degli anni ’20 esponendo una nuova teoria dei colori che teneva conto delle due caratteristiche principali del colore stesso:
- la temperatura, ovvero caldo o freddo;
- il valore ovvero chiaro o scuro.
Nel sui libro Itten, partì dalla temperatura e divise i colori in colori caldi e colori freddi, identificando i colori a base gialla come caldi e quelli a base blu come colori freddi. Queste cromie, regolate dalla definizione di caldo o freddo, altro non sono che i colori primari dai quali si ottengono tutti i gli altri colori possibili:
- rosso o magenta primario
- giallo primario
- blu primario
Fondamentali, poi, sono anche il colore bianco e il colore nero, perché aggiungendo l’uno o l’altro alle altre tonalità si ottengono maggior o minor luminosità o profondità delle stesse.
L’importanza di scoprire la propria armocromia
Ma perché è così importante seguire l’armocromia o quanto meno conoscerla? Ognuna di noi nasce con i propri colori naturali e la pelle, indipendentemente dal colore dei capelli o degli occhi, reagisce in modo naturale se messa in accostamento a determinati colori. Una “reazione” che avviene anche in base al sottotono. Una cosa diversa sia dal tono che dal sovratono della cute (la colorazione della stessa) e che fa riferimento al caldo-freddo della pelle, ovvero alla sua temperatura in termini di cromia.
Quando alla mattina, prima di truccarci e pettinarci, ci appoggiamo un abito o una maglietta per decidere cosa indossare noteremo subito che la percezione della nostra pelle accostata ad un determinato colore piuttosto che ad un altro cambia in modo abissale. Può succedere che, con un bel rosso fuoco un brufoletto non si noti, come se scomparisse, e che le occhiaie non sembrino poi così profonde. Cosa che potrebbe cambiare radicalmente accostando un colore diverso, come un rosa cipria o un grigio perla, che potrebbero rendere molto più visibile lo stesso identico brufoletto o le stesse occhiaie di un secondo prima.
E cosa si fa quindi. Si aumentano le dosi di makeup sul viso quando in realtà, senza appesantire la pelle, basterebbe scegliere in modo più oculato gli abiti da indossare. L’armocromia, quindi, ci suggerisce proprio questo. Scoprire quale sia la nostra “stagione” di appartenenza in armocromia ed evitare di cadere nell’errore di fare accostamenti di colore sbagliati e che non ci valorizzano, poiché molto distanti dai nostri toni naturali.
I nostri colori naturali
In base alla teoria di Itten, quindi, abbiamo capito che ognuno di noi, donne e uomini, ha dei colori naturali che fanno parte del proprio patrimonio genetico. A seconda di parametri come la temperatura (calda o fredda) e del valore (ovvero quanto una persona sia chiara o scura, vista nella sua totalità di colore, occhi, capelli naturali e pelle) si può identificare la propria palette cromatica e in particolar modo tutti quei colori che ci caratterizzano e che sono lo specchio delle tonalità presenti in natura, ovvero quelle collegate alle quattro stagioni dell’anno. Un accostamento che non ha nulla che fare con il proprio mese di nascita o con la propria stagione preferita. Ma semplicemente con i nostri colori naturali che vengono abbinati a quella determinata stagione e alla tonalità che la contraddistinguono. In armocromia, quindi, esistono quattro stagioni: primavera, estate, autunno e inverno, e i relativi sottogruppi che vedremo più avanti.
Le donne Primavera
Secondo l’armocromia, i colori caldi e luminosi corrispondono esattamente a quelli che troviamo in primavera, come il verde mela, il corallo, il turchese, l’oro, il giallo, il verde smeraldo, il viola pervinca, l’arancione e il rosso aranciato. Le donne Primavera sono caratterizzate da sottotoni caldi, un valore chiaro e un’alta intensità. La loro è la palette più variegata sia come tipologia di donna sia come colori. In questa palette troviamo predominanti tutte le tutte le tonalità del beige e dell’albicocca ma anche i blu, purché caldi, avvolgenti e luminosi. Le donne primavera reggono perfettamente i colori forti grazie al loro incarnato eccezionalmente radioso. La pelle è tendente più al giallo che al rosato, si abbronza abbastanza velocemente assumendo un bel colorito dorato e senza arrossamenti. Acerrimi nemici delle donne Primavera sono i colori come il nero e grigio in tutte le tonalità e sfumature.
Le donne Estate
Le donne Estate vedono predominare un sottotono freddo, un valore chiaro ed un’intensità bassa; la loro è la palette più “icy” dove le tonalità pastello, cipria o madreperlate predominano richiamando i colori dei paesaggi estivi. Come il colore del mare che in estate varia dal blu al celeste, dal verde all’azzurro chiaro, i colori lilla del glicine o della lavanda, l’arancio delicato del melone e il rosso rosato dell’anguria.
L’incarnato di chi fa parte della stagione Estate non sopporta i colori troppo vivi ed aggressivi quindi evitate tutte le cromie forti e aranciate ma optate per il “freddo”.
Le donne Autunno
Dominate da un sottotono caldo con valore scuro e intensità bassa, chi fa parte della stagione autunno sarà la perfetta incarnazione di tutta la gamma di colori caldi, proprio quelli che l’autunno ci regala ogni anno. I loro colori hanno tonalità caldissime e scure che vanno dal giallo ocra delle foglie all’arancione della zucca fino a raggiungere tutte le tonalità di marrone caldo come quello delle castagne o il marrone scuro del cioccolato fondente. Il rosso scuro e il bordeaux, poi sono tonalità che illuminano tantissimo il viso delle donne autunno, ma anche il rosso del sole che tramonta o il verde del sottobosco. La palette delle donne Autunno è abbastanza eterogenea: possono essere bionde, more o rosse ma ciò che le accomuna è appunto il sottotono caldo abbinato ad un’intensità medio-bassa.
Le donne Inverno
Ed eccoci anche alle donne Inverno, ovvero coloro che sono caratterizzate da un sottotono freddo, un valore scuro ed un’intensità alta. Generalmente sono persone con la pelle olivastre e capelli neri anche se molte donne con pelle più chiara ed occhi chiari rientrano nella palette Inverno. I colori della palette Inverno sono freddi e scuri, tanto quanto il bianco della neve il marrone scuro degli alberi senza foglie, il blu scuro del mare in inverno, il grigio dei tetti, il nero, blu violaceo, o il grigio-nero dell’asfalto. Insomma, tutte le sfumature tipiche dell’inverno sono anche il must per chi fa parte di questa categoria armocromatica.
Le sottostagioni dell’armocromia
Ma attenzione, perché non è finita qui. Una volta individuata la vostra stagione di appartenenza è importante sapere anche che all’interno delle stesse ci cono delle sottocategorie che vanno a delineare delle sfumature diverse e delle peculiarità aggiuntive. Esistono 16 sottogruppi, 4 per ogni stagione, e che vengono individuati in base alla caratterista principale che li contraddistingue. Per essere più chiari, come detto nel paragrafo “Inverno”, per esempio, abbiamo donne che corrispondono alla palette invernale con capelli scuri e pelle olivastra ma possono esserci anche donne con pelle chiara, occhi e capelli chiari che rientrano nella stagione inverno. E questo spiega il motivo per cui esistono ben 16 sottogruppi che racchiudono in modo compatto ed omogeneo tutte le caratteristiche della stagione in termini di sottotono, valore, contrasto ed intensità.
I 16 sottogruppi delle 4 stagioni, quindi sono:
- Primavera:Light, Warm, Bright, Pure
- Estate: Light, Cool, Soft, Pure
- Autunno:Deep, Warm, Soft, Pure
- Inverno: Deep, Cool, Bright, Pure
Come si può ben capire, quindi, l’armocromia è una teoria molto complessa, articolata, precisa e ricchissima di sfumature da interpretare e da unire tra loro per poterle poi applicare ai propri colori naturali. Uno studio va fatto alla luce naturale, senza trucco e con i capelli raccolti che, oltre a lasciare libero il viso, impediscono di notare le ombre sul viso che ci potrebbero far sbagliare definizione.
Insomma, una materia interessante, utile e che merita di essere approfondita, magari prenotando subito una seduta di armocromia da un esperto e iniziando fin da ora a valorizzare i vostri colori naturali semplicemente imparando a conoscerli e ad abbinarli a quelli della stagione che vi caratterizza, quanto meno a livello estetico.