Giorgio Faletti, scrittore: biografia e curiosità

Giorgio Faletti è stato un comico, scrittore, cantautore ed attore molto amato dal pubblico. Ripercorriamo la carriera di questo poliedrico artista

Giorgio Faletti nasce ad Asti il 25 novembre 1950. Poco più che ventenne, abbandona gli studi in Giurisprudenza e decide di tentare la strada dello spettacolo. Grazie al suo carattere istrionico, lavora prima nella pubblicità e poi riesce ad entrare nel mondo del cabaret. I primi riconoscimenti ed i primi applausi li riceve al Derby di Milano, il locale cult nel quale si sono esibiti nel corso degli anni numerosi comici italiani, da Teo Teocoli a Massimo Boldi, da Diego Abatantuono a Paolo Rossi, da Claudio Bisio a Paolo Villaggio, da Enzo Iacchetti a Giobbe Covatta. La svolta arriva grazie alla partecipazione alla commedia La tappezzeria scritta da Enzo Jannacci. Faletti viene, infatti, notato da alcuni autori televisivi. Nel 1982 debutta in Rai nella trasmissione Pronto Raffaella con Raffaella Carrà. Subito dopo è la volta del programma di Antenna 3 Il guazzabuglio che lo vede interagire con Teo Teocoli. Il regista Beppe Recchia lo chiama poi a Drive In (1985), l’innovativo programma di Antonio Ricci. È un grande ed indimenticabile successo. I personaggi che porta in scena Giorgio Faletti hanno una presa straordinaria sul pubblico: si va dal Testimone di Bagnacavallo a Carlino, dal Cabarettista Mascherato a Suor Daliso, da Topoligno al famosissimo Vito Catozzo.

Giorgio Faletti ottiene, poi, un nuovo grande successo grazie ad Emilio (1989-90). Nella trasmissione condotta da Zuzzurro e Gaspare, propone il personaggio di Franco Tamburino, un eccentrico stilista, e fa l’imitazione di Loredana Bertè. Faletti non lavora solo a stretto contatto con il pubblico, ma anche dietro le quinte. Collabora, infatti, alla stesura dei testi di alcuni suoi colleghi, quali Enrico Beruschi e Gigi Sabani. Nel 1990 prende parte all’undicesima edizione della trasmissione Rai Fantastico che vede alla conduzione Pippo Baudo, Marisa Laurito e Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Nel 1992 conduce, a fianco di Toto Cutugno, la gara di imitatori Stasera mi butto … e 3. Risale a quegli anni una fastidiosa operazione al ginocchio. L’immobilità, alla quale è costretto per circa due mesi, gli consente di avvicinarsi alla musica. È così che ha inizio, quasi per caso, la seconda fase della sua carriera artistica. Giorgio Faletti, alla professione di comico, affianca quella di cantautore. Nel 1991 esce il suo primo album Disperato ma non serio, con il grande successo internazionale Ulula. Come già successo per i suoi testi comici, la storia si ripete con le canzoni: Faletti scrive brani per Mina, Gigliola Cinquetti, Angelo Branduardi e Fiordaliso.

Nel 1992 concorre al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango. Nel 1994 Giorgio Faletti partecipa al medesimo Festival con la commovente Signor tenente, grazie alla quale vince il Premio della Critica e si classifica secondo. Il brano dedicato alle stragi di Capaci e Via D’Amelio che hanno visto morire i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, conquista immediatamente il grande pubblico. Nel 1995 si ripresenta sullo stesso palco portando la malinconica e riflessiva L’assurdo mestiere; l’album contenente questo brano vince il Premio Rino Gaetano per i testi. Tuttavia, non abbandona la comicità. Pubblica, infatti, il libro Porco mondo che ciò sotto i piedi (1995), nel quale sono narrati alcuni aneddoti relativi a Vito Catozzo, il personaggio a lui più caro. Inoltre porta in giro per l’Italia lo spettacolo teatrale dal titolo Tourdeforce, nel quale riesce ad unire umorismo e cantautorato. All’inizio del nuovo secolo, ha inizio la terza fase della carriera di un’artista veramente camaleontico. Faletti diventa uno scrittore acclamato.

Nel 2002 pubblica il thriller Io Uccido, un genere prettamente americano, e vende più di 1 milione e 300mila copie. Alla fine di quell’anno ha un ictus che non lascia pesanti conseguenze. Nel 2004 si conferma come uno degli autori contemporanei più brillanti presenti in Italia dando alle stampe Niente di vero, tranne gli occhi. Nel 2005 Giorgio Faletti viene insignito del Premio De Sica per la Letteratura e riceve il riconoscimento dalle mani del Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2006 arriva un nuovo straordinario successo a conferma dell’eclettismo dell’artista. Nel film Notte prima degli esami impersona magistralmente il crudele professore di Lettere Antonio
Martinelli, a fianco di Nicolas Vaporidis. Lo stesso anno viene pubblicato il libro Fuori da un evidente destino che vede come protagonisti i nativi americani Navajos. La sua produzione letteraria va avanti di successo in successo con Pochi inutili nascondigli (2008), Io sono Dio (2009), Appunti di un venditore di donne (2010) e Tre atti e due tempi (2011).

Giorgio Faletti muore il 4 luglio 2014 per un tumore ai polmoni e viene sepolto nella sua Asti.