Zeudi di Palma, perché i fan continuano a farle regali costosi: raccolti oltre 56.000 euro

Mentre i fan le donano oltre 56mila euro e vogliono pagarle un set da tatuaggi, Zeudi Di Palma prende le distanze: “Parlate con la mia manager”

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Francesca Secci

Giornalista

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, da maggio 2023, scrive soprattutto di argomenti che riguardano l’attualità.

Pubblicato: 8 Aprile 2025 17:20

Nel circo distopico che chiamiamo “realtà italiana”, l’idolatria per i partecipanti dei reality show continua a prosperare. E mentre le persone faticano ad arrivare a fine mese con stipendi che restano fermi agli anni Novanta, ecco il paradosso: ci sono delle persone, dei fan, che si organizzano per donare regali di lusso a ex concorrenti del Grande Fratello, come Zeudi Di Palma, ex Miss Italia. Sì, è successo davvero.

E non solo lei. Alcuni fan hanno deciso che l’unico modo sano per gestire l’adorazione verso due individui usciti da una casa con telecamere è regalargli viaggi esotici. Shaila Gatta e Lorenzo Spolverato, ad esempio, hanno ricevuto un soggiorno da ottomila euro in Africa orientale. Perché aiutare chi ne ha bisogno, quando puoi mandare gente sconosciuta a fare un bel safari?

Un gesto senza precedenti: cinquantasei mila euro per Zeudi Di Palma

Qui il delirio raggiunge livelli quasi mitologici: cinquanta mila euro sono stati raccolti da alcuni fan sudamericani per “risarcire” Zeudi Di Palma, la quale – attenzione, tragedia greca – non ha vinto. Niente incoronazione, ma un bel montepremi in cash.

E poiché regalare montagne di soldi non era abbastanza, ora c’è una nuova missione: comprare l’attrezzatura da tatuatrice per Zeudi, un set dalla modica cifra di 1.480 euro. Ovviamente a carico dei fan, quei dolci portafogli umani.

La nuova raccolta accende il dibattito

La colletta per il kit da tatuaggi è già al 30% e qualcuno, incredibilmente sobrio per gli standard del fandom, ha osato chiedersi: “Ma non poteva comprarselo con i soldi già ricevuti?” Un pensiero rivoluzionario, sicuramente punibile con l’esilio dal gruppo Telegram delle fan zelene.

Avevano già raccolto oltre 56.000 euro quindi la macchina se la poteva comprare con quei soldi. Non c’era bisogno di aprire una nuova raccolta”, si legge. In tutto questo, domande importanti iniziano a emergere: quando una raccolta fondi smette di essere un gesto affettuoso e diventa una brutta parodia della beneficenza?

Fanpage riporta che secondo una sua fan di nome Marisa Barillà, l’idea nasce da “fonti dirette”. Per la cronaca, stiamo parlando sempre di una raccolta online, con cifre che vanno dai dieci ai seicento euro. Il tutto condito dalla solita retorica sul “sogno da realizzare” e “Con questa raccolta potremo avverare un sogno di Zeudi”.

Questa volta il limite è il cielo. Letteralmente: non è stato fissato nessun tetto massimo. La campagna gira su una piattaforma spagnola, con contributi anche da America Latina e Spagna.

Il commento di Alfonso Signorini sulla prima colletta

Dopo la puntata finale del 31 marzo, in molte hanno espresso delusione per il risultato ottenuto da Zeudi, ritenendola la vera vincitrice morale del programma. Questo sentimento ha spinto le sue ammiratrici a raccogliere una somma equivalente a quella del premio finale.

Anche se il montepremi ufficiale era di 100mila euro, è prassi che la metà venga devoluta in beneficenza. Venuto a conoscenza dell’iniziativa, Alfonso Signorini ha commentato durante la trasmissione Boom: “Ma stiamo scherzando? Ma è vera sta roba? Ha già vinto il suo piccolo bottino come concorrente perché viene pagata”. C’è poco da aggiungere.

Le reazioni di Zeudi e il punto legale della vicenda

Quando interpellata dal giornalista Parpiglia durante la sua trasmissione, Zeudi si è trincerata dietro un “chiama la mia manager, io non ne so nulla”. Quest’ultima, a sua volta, ha chiarito che nessuno ha visto un centesimo. Insomma, soldi fantasma. Probabilmente, anche se questi soldi li avessero visti, nessuno potrebbe tecnicamente impedirglielo.

Il Codacons, richiamato in trasmissione per dare un senso a tutta questa vicenda, ha comunque ricordato che forse, magari, le raccolte fondi dovrebbero servire per altro. Tipo, ad esempio, sostenere cure mediche o finanziare progetti culturali. Ma chi siamo noi per giudicare, no?