“Per Giulia non fate un minuto di silenzio, per Giulia bruciate tutto”, sono queste le parole di Elena, la sorella di Giulia Cecchettin per il cui omicidio è accusato l’ex fidanzato. Un femminicidio che ha spezzato una giovane vita e che ha portato tantissime persone a riflettere, a dire la loro, a fare sentire la propria voce perché qualcosa possa cambiare.
E tra le tante c’è anche quella di Romina Carrisi, incinta del primo figlio, che ha affidato alle storie Instagram una riflessione per tutte le donne che come lei sono in attesa o che sono già mamme. Parole importanti, che parlano sì di paura, ma anche dell’importanza di trasmettere valori ai propri figli.
Romina Carrisi incinta del primo figlio, la sua riflessione dopo la morte di Giulia Cecchettin
Da quando è stato ritrovato il corpo senza vita di Giulia Cecchettin la rabbia e il dolore per la sua morte hanno preso il sopravvento, così come le riflessioni e i pensieri per porre rimedio alla piaga dei femminicidi. A essere accusato per la morte della giovane studentessa universitaria è l’ex fidanzato Filippo Turetta: i capi di imputazione sono omicidio aggravato e sequestro di persona.
Alle tante voci, ora, si è aggiunta anche quella di Romina Carrisi, che è in attesa del suo primo figlio. Nelle storie Instagram ha scritto un lungo messaggio spiegando le sue paure, ma anche rivolgendosi a tutte le mamme.
“Prima di sapere il sesso del mio bambino, mi domandavo se sarebbe stata una femmina – si legge in una storia Instagram di Romina, sul cui sfondo si intravede il volto sorridente di Giulia Cecchettin -. Non posso negare che sono stata assalita da paure e domande immediate considerando la cultura in cui viviamo. ‘Sarà pronta a difendersi una volta adolescente?’, ‘Riuscirò a educarla in modo tale da poterle far capire quella delicata linea tra l’essere perentoria e assertiva ma non aggressiva da non far… svegliare i lupi?’”.
Domande attuali più che mai, in una società in cui essere donna significa non avere tutele e avere paura.
Poi la figlia di Al Bano e Romina Power ha proseguito: “Quando ho scoperto di aspettare un maschietto, ho visto l’opportunità nel mio piccolo di poter contribuire ad una società migliore. L’educazione si impara a casa. Punto – si legge -. A tutte le mamme in attesa o che hanno bambini, insegnate ai vostri figli maschi cos’è il rispetto verso le donne, la valenza della comunicazione verbale non violenta per districarsi da una discussione e l’abilità di allontanarsi invece di ricorrere alle mani, alla violenza e al voler prevalere. Evolviamoci per il bene dei nostri figli e delle nostre figlie”.
Parole che si inseriscono all’interno di una più ampia riflessione, che sta tenendo banco sui social, in televisione e sui giornali. E che non deve spegnersi, ma deve dare vita a una rivoluzione culturale che faccia muovere passi sostanziali e concreti per fermare la violenza sulle donne.
Romina Carrisi, la prima gravidanza
L’emozione della prima gravidanza è particolarmente speciale, perché ci sono tante piccole grandi prime volte a scandire il tempo. E, da quando Romina Carrisi ha annunciato di essere in dolce attesa, con un’intervista rilasciata a Silvia Toffanin durante una puntata di Verissimo, non ha perso l’occasione di raccontare qualcosa di questi momenti unici e irripetibili.
Il bambino, il cui papà è il regista Stefano Rastelli, nascerà a gennaio 2014 e, per adesso, non è ancora stato rivelato il nome.
Durante una puntata di La volta buona, Romina Carrisi aveva detto: “Non sono più così giovane, ho 36 anni: la scelta è stata davvero molto ponderata, per me avere un bambino è un gesto di altruismo e generosità. Sono felice di aver scelto Stefano come papà e di avere aspettato così a lungo, ho una presenza mentale diversa di quella che avevo in passato. Ho paura ma sono pronta”.