Renato Zero e il figlio Roberto Anselmi Fiacchini: il legame speciale e la loro storia toccante

L'incontro con Renato ha cambiato per sempre la vita di Roberto Anselmi Fiacchini, che dal 2003 è diventato legalmente figlio dell'artista.

La loro storia è caratterizzata da una bella amicizia prima di diventare legalmente padre e figlio: inizia proprio così l’avventura lunga una vita tra Renato Zero e suo figlio Roberto Anselmi Fiacchini. Come nelle più belle favole dove il protagonista subisce grandi dolori per poi incontrare la fortuna e la bontà d’animo che possono cambiare la vita per sempre, e regalare finalmente il lieto fine tanto sognato.

Renato Zero si conferma essere un uomo straordinario da sempre vicino ai più deboli, prima ancora di essere l’artista che sul palcoscenico incanta, da decenni, milioni di “sorcini” con la sua musica e i suoi iconici abiti di scena, capace di ispirare tutt’oggi con il suo stile inconfondibile gli artisti più giovani.

Roberto, nato nel 1973, ha perso i genitori biologici quando era un bambino e ha conosciuto l’amarezza di un’infanzia vissuta in orfanotrofio. La vita gli ha sorriso quando in un cinema ha incontrato per caso Renato Zero che, commosso dalla sua storia, ha cominciato a interessarsi alla crescita del ragazzo, adottandolo non appena gli è stato possibile.

Negli anni ‘90 Roberto ha cominciato a lavorare come guardia del corpo accanto a Renato, l’artista nel 2003 è riuscito a finalizzare quello che fino a quel momento era rimasto solo un supporto morale e “dietro le quinte”, in una adozione formale di Roberto, allora trentenne. Il ragazzo ha così acquisito formalmente, oltre a quello del padre naturale, anche il cognome dell’artista italiano, che all’anagrafe risponde al nome di Renato Fiacchini.

Roberto così, è diventato Roberto Anselmi Fiacchini, e nel 2003 ha fatto capolino in tv partecipando all’Isola dei Famosi nella categoria “figli d’arte”, facendosi conoscere dal grande pubblico.

La famiglia di Renato Zero nel 2010 si è ulteriormente allargata grazie all’unione del figlio Roberto con Emanuela Vernaglia, che ha portato alla luce di due bambine (Virginia e Ada), le uniche al momento, ad avere il privilegio di poter chiamare Renato Zero “nonno”.

Renato quest’anno ha compiuto 70 anni e nella sua lunga carriera ha pubblicato ben 44 album: l’ultimo lavoro discografico è “Zerosettanta”, pubblicato nel corso del 2020.

La storia di Renato Zero sembra un film, di cui l’artista ne è sempre stato protagonista generoso in grado di condividerne la fortuna con gli altri, facendo arrivare il suo amore fino a quel ragazzino Roberto, che tanti anni fa, come un regalo dal destino, ha incrociato la sua strada con quella dell’artista.