Fabrizio Corona torna all’attacco contro Raoul Bova. L’ex re dei paparazzi ha infatti lanciato su Instagram l’ennesima provocazione all’attore, che proprio nei giorni scorsi, per fermare la diffusione degli audio inviati a Martina Ceretti, ha deciso di registrare il marchio con le frasi “incriminate”, che nel giro di poche ore sono diventate virali: “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”. Ma le affermazioni del fotografo potrebbero non corrispondere al vero.
Fabrizio Corona, su Instagram la provocazione a Raoul Bova
Dopo la diffusione degli audio “incriminati” in una delle ultime puntate di Falsissimo, Raoul Bova ha deciso di depositare due richieste di registrazione all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che riguardano proprio le frasi inviate a Martina Ceretti: “Buongiorno essere speciale, dal sorriso meraviglioso e dagli occhi spaccanti”.
Un modo per arginare la circolazione degli audio, divenuti in brevissimo tempo virale, base per meme (e anche per operazioni di marketing che hanno approfittato del caso), come ha spiegato la legale rappresentante che ha firmato la domanda è l’avvocata Michela Carlo, dello studio Bernardini De Pace, dell’ex suocera di Raoul Bova.
Adesso però, dopo la mossa dell’attore, è arrivata la replica di Fabrizio Corona, che su Instagram ha lanciato l‘ennesima provocazione. L’ex re dei paparazzi in una storia si è scagliato sia contro Bova che contro la sua legale Annamaria Bernardini De Pace: “Poverino lui e la suocerina, peccato che l’ho già registrato prima della puntata”. Per poi aggiungere: “Scusa Raoul, ma l’hai capito che giochiamo in un altro campionato?”.
Pare però che le sue dichiarazioni non corrispondano al vero, visto che al al momento gli unici che avrebbero fatto richiesta per depositare il marchio sono i legali di Bova. “È semplicemente un modo, come tanti, per far cessare la diffusione dei video”, aveva dichiarato l’avvocata Michela Carlo all’Adnkronos. “La nostra è una iniziativa che punta a bloccare la diffusione illecita del contenuto degli audio“, ha spiegato all’Ansa Annamaria Bernardini De Pace. “Tutto l’incartamento è ora al vaglio dell’ufficio Brevetti. Ci vorranno alcune settimane, ma se otterremo il via libera quelle frasi non potranno essere utilizzate senza il permesso di Raoul altrimenti si andrà incontro a sanzioni”.
La denuncia di Federico Monzino
Nel frattempo però la vicenda continua ad arricchirsi di particolari, perché Federico Monzino ha raccontato una nuova versione dei fatti che riguardano la diffusione degli audio di Raoul Bova. Al Corriere della Sera il rampollo meneghino ha infatti dichiarato che durante il primo incontro con Fabrizio Corona lui indossava un cappellino con una telecamera dissimulata nella visiera, sottolineando che “stava riprendendo tutto, senza una mia esplicita autorizzazione”.
Per questo l’imprenditore ha deciso di denunciare l’ex re dei paparazzi, convinto di poter dimostrare la veridicità delle sue affermazioni grazie a uno scambio di messaggio con Corona. “Le chat che ho con lui lo confermano, ma sono contenute nel telefono che ora mi è stato sequestrato. Appena lo riavrò, potrò dimostrarlo”, ha assicurato.