Francesca Fialdini dice “no” a Domenica In e parla del futuro della trasmissione in vista dell’addio di Mara Venier. La conduttrice ha già annunciato che non ci sarà nella prossima edizione dello show una scelta che ha già scatenato il toto-nomi. Fra i possibili presentatori sono già stati indicati Carlo Conti, amico di Mara e volto molto amato dal pubblico, e la Fialdini, forte del successo di Da Noi a Ruota Libera.
Intervistata da FanPage, Francesca è stata molto chiara sulla questione. “Siamo a ottobre, la stagione è appena iniziata, mi rifiuto di fare un’ipotesi così! – ha detto – Scherzi a parte mi lusinghi e in ogni caso spero che Mara faccia le scelte che ritiene opportune a prescindere, anzi mi auguro che resti e porti nella domenica degli italiani ciò che ha portato in questi ultimi anni. Lo dico anche nel mio interesse, perché gli ascolti di Mara fanno bene alla rete e anche al mio programma”.
La Fialdini ha poi affermato che Domenica In oggi è uno show che è stato costruito intorno a Mara Venier, per questo oggi non riesce a vedere nessuno al suo posto. “Io penso che Domenica In sia Mara Venier, si è creata una fortissima identità, una simbiosi tra lei e il titolo – ha svelato -. Io amavo la Domenica In di Corrado, di Baudo, ma ci portano indietro nel tempo, mentre lei ha creato una formula fortemente identitaria che è quella vincente. In definitiva, nessun altro potrebbe condurre Domenica In al posto suo e, secondo me, chiunque si troverà ad occupare quello spazio dovrà portare un altro progetto”.
“Molto spesso, in televisione, si dà per scontato che se una persona fa questo mestiere debba per forza aspirare ad avere i titoli più altisonanti – ha spiegato, parlando del suo futuro in tv -. Fai Da noi… a ruota libera e in automatico dovresti aspirare a fare Domenica In. Ma non è così, semplicemente perché io mi sto ancora cercando. Quando facevo informazione non ci pensavo nemmeno lontanamente all’ipotesi di fare una Tv generalista. Mi ci sono buttata e ora sto scoprendo che forse ho due anime. Non posso escludere che ne scoprirò una terza, ma nemmeno darlo per scontato”.