Chiara Ferragni, effetto Balocco sui suoi follower: quanto ha perso su Instagram

Dopo la sanzione a seguito del provvedimento dell'Antitrust sul caso Balocco, Chiara Ferragni perde follower: i nuovi numeri

Pubblicato: 18 Dicembre 2023 12:47

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

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Chiara Ferragni perde follower su Instagram. Il caso Balocco, per il quale le sue società sono state sanzionate dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta, ha infatti provocato una caduta social – sebbene non ingente – che è conseguenza delle notizie circolate insistentemente negli ultimi giorni. Intanto, lei ha già risposto nelle sue stories di Instagram, dichiarando di essere pronta a impugnare il provvedimento.

Quanti follower ha perso Chiara Ferragni

Secondo FollowerStat, gli unfollow sono stati -4264 il 16 dicembre e -5955 il 17 dicembre. Anche i suoi marchi Chiara Ferragni Brand e TBS Crew Agency starebbero perdendo seguaci ed engagement. Nella realtà dei fatti però, alla luce dei dati, i follower persi sono una percentuale veramente insignificante rispetto alla mole di fan dell’influencer. Sembra dunque che il caso Balocco non l’abbia scalfita, almeno da questo punto di vista. Anche nel 2022 Chiara Ferragni aveva registrato un calo di seguaci a seguito della campagna di lancio del Pandoro Balocco griffato che era finito sotto la lente d’ingrandimento per pratica commerciale scorretta.

“Mi dispiace che dopo tutto l’impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefiche, ci si ostini a vedere del negativo in un’operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede – ha scritto Chiara Ferragni su Instagram – quella con Balocco è stata un’operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno. In questa particolare ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all’ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell’accordo. Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza, così come abbiamo sempre fatto perché mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita. Dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti la impugnerò nelle sedi competenti”.

La denuncia del Codacons

Dopo la sanzione comminata dall’Antitrust, dell’ammontare di circa un milione di euro, a pronunciarsi è stato anche il Codacons che ha annunciato la denuncia in 104 procure per truffa aggravata. Secondo l’associazione presieduta da Carlo Rienzi: “Vi sono espressioni dirette ad avvalorare la circostanza che la Signora Chiara Ferragni in prima persona avesse contribuito all’iniziativa benefica. I documenti istruttori, al contrario, dimostrano la circostanza, non smentita, che la donazione pubblicizzata attraverso le confezioni del Pandoro ‘griffato’ e gli altri messaggi è stata fatta dalla sola società Balocco, senza alcuna partecipazione delle società Fenice e TBS Crew, né della Signora Chiara Ferragni”.

E ancora: “Riteniamo gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private”. Codacons avrebbe inoltre richiesto alla Guardia di Finanza che i conti delle società legate a Chiara Ferragni siano sequestrati.

Nel frattempo, il caso Balocco è finito anche nelle mani della politica. A parlarne, dal palco di Atreju, è stata la Premier Giorgia Meloni che però non ha mai nominato Chiara Ferragni: “Il vero modello da seguire non sono gli influencer che fanno soldi a palate indossando degli abiti o mostrando delle borse, facendo da eco al design o addirittura promuovendo carissimi panettoni con i quali si fa credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo serve solo a pagare cachet milionari. Il vero modello da seguire è il modello di chi quella eccellenza italiana la inventa, la disegna, la produce”.

La replica di Fedez non si è fatta attendere: “Evento alquanto singolare è che pochi minuti fa sul palco della festa del suo partito il Premier Giorgia Meloni parla delle priorità del Paese. Ma non sono disoccupazione giovanile, pressione fiscale, manovra finanziaria. Ma ‘diffidare delle persone che stanno nel web’. Questa è la priorità della politica“.