Si chiama Sveva Cardinale la santona che è stata arrestata con l’accusa di aver truffato moltissime persone, fra cui Mietta. Paola Catanzaro – questo il suo vero nome – è finita in manette lo scorso 30 gennaio insieme al marito Francesco. Secondo gli inquirenti avrebbe sottratto ingenti somme di denaro si suoi fedeli, affermando di avere delle visioni e di poter parlare con la Madonna.
Classe 1975, Sveva Cardinale è nata uomo e a 17 anni, quando si chiamava ancora Paolo Catanzaro, è diventata particolarmente famosa a Uggio, paesino vicino Brindisi, dove affermava di avere delle apparizioni mariane ogni 24 del mese. La sua fama negli anni è cresciuta sempre di più e nel 2014, forse anche grazie ai soldi ottenuti dai fedeli, Catanzaro ha cambiato sesso, diventando Paola.
Da quel momento ha iniziato a farsi chiamare Sveva Cardinale e a vivere nel lusso, fra cene costose, viaggi in mete esotiche e ville da sogno. Un atteggiamento che ha insospettito molti fedeli, che hanno deciso di rivolgersi a “Le Iene”. Da tempo Veronica Ruggieri, inviata del programma, era sulle tracce di Sveva Cardinale e aveva raccolto moltissime testimonianze che dimostravano il comportamento dannoso della finta mistica. Non solo: grazie ai soldi ricevuti con l’inganno la santona sarebbe riuscita anche a realizzare due film, in uno dei quali figurava nel cast Mietta.
Proprio la cantante ha confessato di essere stata vittima di Sveva Cardinale. In particolare la donna avrebbe sfruttato la sua amicizia con Mietta per farsi consegnare del denaro da un imprenditore, convinto che avrebbe incontrato l’artista e che i due si sarebbero sposati.
“Incontro tante persone, alcune non sono perbene, forse voleva manipolarmi – ha spiegato Mietta intervenendo a “Le Iene” per commentare quanto accaduto -. Mi aveva raccontato che aveva avuto un tumore al cervello. Mi diceva sempre di pregare. Avevo notato che voleva fare tante foto. Questo è molto grave, questa cosa mi fa molto male – ha detto parlando della truffa all’imprenditore -. Non ne sapevo nulla. Allora dico che si merita il carcere”.
“Una semplice conoscenza di una persona che a me non sembrava quello che pare essere adesso… diceva che aveva avuto un tumore al cervello, sembrava per bene aiutava tutti! – ha scritto poco dopo Mietta sui social -. Ha raggirato pure me così come molte famiglie – continua – anche se a me non ha chiesto nulla! Ma voleva usare il mio nome”.