Addio a Sinead O’Connor, la tormentata leggenda dalla voce indimenticabile

La cantante irlandese è morta a 56 anni. Soffriva da tempo di alcuni gravi problemi mentali

Foto di Giorgia Prina

Giorgia Prina

Lifestyle Specialist

Web Content Creator e Internet addicted che ama la complessità del reale. La passione più grande? Sciogliere matasse con occhio critico e ironia.

Pubblicato: 26 Luglio 2023 20:02

“Nothing Compares 2 U”, sulle inconfondibili note di una canzone sofferta e profonda la ricorderemo per sempre. È morta Sinead O’Connor. La cantante irlandese ci lascia a soli 56 anni. Nata a Dublino, ha pubblicato 10 album in studio, e il suo singolo indimenticabile, vera e propria hit evergreen scritto per lei da Prince, è stato numero uno al mondo nel 1990 dai Billboard Music Awards. Aveva ricevuto il premio inaugurale per Classic Irish Album agli RTÉ Choice Music Awards all’inizio del 2023. Una vita fatta di successi, di palchi incredibili, ma anche di dolori e difficoltà. Sinead O’Connor esordì come cantante nel 1987 con il disco The lion and the cobra.

Sinead O’Connor è morta: la vita senza pace della cantante

Una vita difficile, sofferta, colpita da lutti impossibili da digerire, come quello nel figlio, mancato ad appena 17 anni. Gli ultimi anni, dopo aver appeso al chiodo i panni di icona della musica a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, avevano messo a dura prova la cantante, al centro di dure polemiche per via delle prese di posizione contro la Chiesa cattolica e per la sua decisione, nel 2018, di convertirsi all’Islam, adottando il nome di Shuhada’ Davitt.

Ma non solo. La depressione, l’abuso di sostanze stupefacenti e i tentativi di suicidio. L’annuncio dell”overdose, il 25 novembre 2015 sulla sua pagina Facebook: “Le ultime due notti mi hanno distrutto. Non c’è altro modo per ottenere rispetto. Non sono a casa, sono in un hotel da qualche parte in Irlanda”. L’aggiunta, subito dopo: “Finalmente vi siete sbarazzati di me”. Parole che allertarono fan e autorità. Nel 2017, intervistata dal Dr. Phil, la cantante irlandese confessò di aver tentato per ben otto volte il suicidio e di essere stata torturata dalla madre. Episodi che hanno segnato la vita e la salute mentale di una delle voci più belle della musica mondiale che nel corso degli anni si sono fatti sempre più insuperabili portandola a soffrire di agorafobia, ossia la paura di uscire in spazi aperti e non familiari.

Nello stesso anno pubblicò un video 2017 in cui annunciò anche di soffrire di gravi problemi mentali: “Sono da sola, tutti mi trattano male e sono malata. Le malattie mentali sono come le droghe. Vivo in un motel Travelodge in New Jersey e sono da sola. E non c’è niente nella mia vita eccetto il mio psichiatra, la persona più dolce al mondo, che mi tiene in vita. Voglio che tutti sappiano cosa significa, e perché faccio questo video. Le malattie mentali sono come le droghe, sono uno stigma. All’improvviso, tutte le persone che dovrebbero amarti e prendersi cura di te ti trattano male”.

Gli amori, i figli e la malattia

Sinead O’Connor lascia tre figli. Ricordiamo con dolore il quarto, Shane, morto nel 2022 ad appena 17 anni dopo la scomparsa, durata due giorni. Il ragazzo era scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide. La cantante era diventata mamma per la prima volta nel 1987 con la nascita di Jake Reynolds, oggi musicista 34enne. Nel 1995 venne al mondo invece Rosin, nata dall’amore della cantante con John Waters. Il più giovane tra i fratelli O’Connor è Yeshua Bonadio, classe 2006.

Sinead O’Connor è stata sposata tre volte. La prima con John Reynolds e il loro matrimonio durò dal 1987 al 1991. Successivamente, l’artista sposò Nicholas Sommerlad, unione che finì nel giro di pochi anni (2001-2004). Nel 2010, sposò invece Steve Cooney, da cui divorziò dopo appena un anno.