Certe serate hanno la grazia e la potenza di una passerella emotiva. Il MOCA Gala 2025, ospitato al Geffen Contemporary di Los Angeles, è stata una di quelle occasioni in cui la moda, la cultura e l’impegno si sono dati appuntamento nello stesso luogo, sulla stessa scena. A brillare tra gli ospiti della serata sono state tre donne simbolo, diversissime ma unite da una stessa energia trasformativa: Sarah Paulson, Jane Fonda e Wendy Schmidt. Ognuna, a modo suo, ha incarnato l’anima dell’evento: l’arte come atto politico, la bellezza come linguaggio della visione, la moda come dichiarazione.
Jane Fonda, in viola regale con sandali d’argento
A catalizzare gli sguardi, come sempre, è stata Jane Fonda, che ha indossato un tailleur viola monocromatico dalla precisione sartoriale ipnotica. Il blazer monopetto, con spalle strutturate, revers a lancia e punto vita appena segnato, è stato indossato sopra una camicia ton sur ton, abbottonata fino al collo per creare un effetto uniforme e autorevole. I pantaloni a gamba dritta, con piega centrale perfetta, sfioravano appena la punta dei sandali silver con cinturino a gabbia, vero dettaglio ricorrente nel guardaroba recente dell’attrice.
Il modello, con tacco largo e finitura a specchio, riprende lo stile indossato da Fonda anche sul red carpet di Cannes pochi giorni prima: una scelta consapevole, quasi dichiarativa, che unisce comfort, continuità e carattere. Ai piedi, la stessa forza con cui Fonda continua a camminare per i diritti civili.

Completano il look la sua iconica chioma argento in onde morbide, un anello scultura dorato, una cuff bracelet e piccoli orecchini a cerchio. Il trucco? Neutro, sofisticato, con un tocco di mauve sulle labbra che richiamava il sottotono freddo del completo.
Del resto, Jane Fonda non è mai solo un’ospite: è un’istituzione. Durante la serata, ha reso omaggio con un discorso potente a Wendy Schmidt, una delle grandi onorate della serata insieme a Frank Gehry e Theaster Gates. Le sue parole hanno ribadito l’urgenza della giustizia ambientale, del racconto femminile e dell’empatia come forza trasformativa. “When you bring women in, then suddenly there’s the full picture”, aveva dichiarato a Cannes. E lo ribadisce, anche senza parlare, ogni volta che entra in una stanza.

Sarah Paulson, eterea e strutturata in rosa cipria
Sarah Paulson ha portato al MOCA Gala un’allure diversa, più rarefatta ma non meno potente. Il suo abito rosa cipria con maniche a kimono oversize, cintura annodata in vita e profonda scollatura a V sulla schiena, sembrava uscito da un quadro impressionista con accenti scultorei. La stoffa, luminosa e croccante, aveva pieghe strategiche che donavano movimento e teatralità a ogni passo.
L’attrice ha scelto di mantenere il focus sull’abito, raccogliendo i capelli in un bob laccato e preciso, con la riga laterale netta. Il collier a catena dorata chunky e gli orecchini minimal sottolineavano la bellezza austera e insieme sontuosa del look. In mano, una clutch nera rigorosa, a contrasto cromatico netto, perfetta per interrompere il tono pastello. Il make-up, fresco e definito, con un tocco di rossetto lampone, ha reso il look di Sarah Paulson uno dei più fotografati della serata.
Attrice amata e pluripremiata, Paulson è sempre più anche un simbolo di libertà espressiva e presenza femminile nel mondo dell’arte e dello spettacolo. La sua partecipazione all’evento ha contribuito a sottolineare quella tensione continua tra bellezza e messaggio, che è il cuore pulsante del MOCA Gala.

Wendy Schmidt, in giallo sorbetto e perle oversize
La protagonista più attesa della serata era proprio lei, Wendy Schmidt, celebrata per il suo straordinario impegno filantropico a sostegno dell’ambiente, dell’arte e della tecnologia. E anche il suo look parlava con la voce calma di chi sa lasciare il segno. Il suo abito giallo pallido, minimal e lineare nella parte superiore, si apriva inaspettatamente su una gonna in pizzo bianco semitrasparente, creando un equilibrio tra rigore e romanticismo.
L’elemento centrale dell’outfit è stato senza dubbio il collier di perle oversize, abbinato a orecchini in pendant e a un bracciale dorato che brillava sotto la luce della sera californiana. I capelli biondi raccolti con morbidezza e le décolleté color avorio hanno completato un look dal fascino sussurrato, ma elegantissimo. Wendy non è un personaggio da copertina, ma la sua presenza sul red carpet accanto a due icone dello spettacolo come Fonda e Paulson ha dimostrato che l’eleganza non è sempre una questione di abiti: è anche una questione di scelte.