Dimenticate gli abiti in animalier, i look audaci e le zeppe vertiginose: per il giorno del suo terzo matrimonio, Mel B ha lasciato nel cassetto la “Scary Spice” che ha fatto la storia del pop e ha abbracciato un’eleganza regale e sorprendentemente sobria. A 50 anni, la cantante ha sposato il compagno Rory McPhee nella monumentale cornice della St. Paul’s Cathedral di Londra, la stessa che nel 1981 ha ospitato le nozze iconiche di Lady Diana e Carlo. E proprio da quell’atmosfera da royal wedding Mel B sembra aver tratto ispirazione, optando per due abiti da sogno e una cerimonia da favola.
Il primo abito: Mel B regina d’Inghilterra (e di stile)
Per pronunciare il fatidico sì, Mel B ha scelto un vestito personalizzato della stilista britannica Josephine Scott, creato in collaborazione con Evelie Bridal London, vera e propria istituzione londinese in fatto di bridal couture.
Il modello è un capolavoro sartoriale: un abito in georgette crêpe bianco con bustino scolpito, drappeggi strategici che valorizzano la silhouette e un lungo strascico che ha accarezzato il marmo della navata centrale con la stessa solennità di una corona.
A rendere il tutto ancora più etereo, un bolero in tulle effetto illusion, staccabile, ricamato a mano con costellazioni di perle. Il colletto alto, le maniche lunghe e trasparenti, le cuciture sartoriali sulla spalla: ogni dettaglio era pensato per rispettare l’etichetta della St. Paul’s, senza rinunciare alla sensualità raffinata che ha sempre accompagnato Mel B.

Il velo era lungo cattedrale, anch’esso punteggiato da perle, in perfetto pendant con gli orecchini a goccia. È il tipo di velo che, per intenderci, portava Lady Diana al suo matrimonio (anche se il suo era ancora più lungo: oltre 7 metri).
Ai piedi, un paio di décolleté bianche a punta affilata con tacco stiletto da circa 10 centimetri, silhouette classica amatissima da Mel B che però, stavolta, ha puntato tutto sull’eleganza.
Cambio d’abito con vista sullo skyline
Dopo la cerimonia, gli ospiti – tra cui l’immancabile Emma Bunton, Baby Spice, accompagnata da Jade Jones e dal figlio Beau – si sono spostati al The Shard, il grattacielo più iconico di Londra, per un ricevimento da 28mila sterline. Lì, Mel B ha stupito ancora, indossando il suo secondo abito nuziale: una creazione firmata Justin Alexander, stilista americano noto per le sue linee raffinate e romantiche.
Il vestito era un modello mermaid, con bustier strutturato, spalle scoperte e ricami in perle e cristalli su una base di tulle trasparente che lasciava intravedere le braccia e il décolleté. Un gioco di vedo-non-vedo orchestrato con classe, pensato per celebrare, nelle parole dello stilista, “la forza iconica e la dolcezza di Mel, il suo potere e la sua luce”.

Anche in questo caso, l’accessorio chiave era il velo, lunghissimo e impalpabile, mentre le scarpe – le stesse della cerimonia – confermavano una coerenza stilistica impeccabile. Il beauty look era luminoso e naturale, con onde morbide nei capelli e un trucco giocato sui toni nude. Un’armonia perfetta tra rigore e femminilità.
Un’eco regale tra i banchi della St. Paul’s
Non è da tutti potersi sposare nella cattedrale più famosa del Regno Unito, ma Mel B – che ha ricevuto un MBE nel 2022 per il suo impegno contro la violenza domestica – ne aveva pieno diritto. Una celebrazione che è andata oltre il glamour per assumere anche un valore simbolico profondo: quella ragazza cresciuta a Leeds che ha portato la “Girl Power” in tutto il mondo è oggi una donna impegnata, madre di tre figlie, attivista e testimone di rinascita.

Del resto, le sue prime due nozze non avevano nulla di tradizionale. Nel 1998, a Las Vegas, sposò Jimmy Gulzar con un copricapo piumato e un abito oro e bianco, mentre nel 2007 convolò a nozze con Stephen Belafonte, sempre a Las Vegas, senza nemmeno un vero vestito da sposa. Oggi, invece, ha scelto un matrimonio “da favola”, con il suo Rory – hair stylist e amico di infanzia – che nel 2022 le ha fatto la proposta con un diamante da 100.000 sterline.
Il contesto ha reso tutto ancora più speciale: St. Paul’s Cathedral, dove Lady Diana fece il suo ingresso da principessa promessa, ha risuonato di una nuova storia d’amore, meno da tabloid e più da lieto fine privato. “Aiutare una vera Spice Girl a scegliere il suo abito da sposa è un onore – ha detto Josephine Scott – ma conoscere Mel come donna, prima che come icona, è stato il vero regalo”.