Katy Perry costretta a pagare una multa salata: “Ha filmato dove non poteva”

Katy Perry riceve 6.000 euro di multa per il video “Lifetimes” girato senza permessi alle Baleari, un caso che alimenta il dibattito sulla sua immagine

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Francesca Secci

Giornalista, esperta di lifestyle

Sarda, ma anche molto umbra. Giornalista pubblicista, sogno di una vita, scrive soprattutto di argomenti di attualità, lifestyle e cura della casa.

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Un altro guaio per Katy Perry. La popstar è stata multata di 6.000 euro dal governo delle Isole Baleari per aver girato, nell’estate 2024, un videoclip in un’area naturale protetta senza le dovute autorizzazioni. La notizia si aggiunge ai numerosi problemi che hanno recentemente offuscato la popolarità della cantante.

Katy Perry multata: 6.000 euro per il video girato alle Baleari

La decisione ufficiale delle autorità spagnole è arrivata a un anno di distanza dai fatti, a conclusione dell’indagine avviata nell’estate 2024. La casa di produzione di Katy Perry dovrà pagare 6.000 euro di sanzione per aver realizzato il video del singolo “Lifetimes” senza permesso all’interno del Parco Naturale di Ses Salines, tra Ibiza e Formentera.

Quest’area protetta, famosa per le spiagge incontaminate, le saline, le paludi e la ricca biodiversità, è interdetta alle attività non autorizzate proprio per salvaguardarne l’ecosistema fragile.

Le autorità locali hanno classificato l’infrazione come reato grave, ma non hanno imposto ulteriori provvedimenti poiché non sono emerse prove di danni ambientali permanenti.

Le scene di “Lifetimes” che hanno acceso le polemiche ambientali

La clip incriminata, pubblicata nel 2024, mostra la cantante mentre si gode le bellezze delle Baleari: la si vede tuffarsi da scogliere, ballare in bikini sulla spiaggia e fare festa nei locali notturni di Ibiza e Formentera. A

Alcune scene sono state girate sulle delicate dune dell’isolotto di S’Espalmador, all’interno della riserva naturale di Ses Salines (protetta dal 1980). L’intento era ricreare un’atmosfera sognante in armonia col mood del brano, ma la scelta della location si è rivelata un boomerang mediatico.

Molti fan attenti all’ecologia hanno accusato Katy Perry di scarso rispetto per l’ambiente, criticandola duramente sui social per aver infranto le regole in nome di un videoclip.

Di fronte alle polemiche, un portavoce di Capitol Records (l’etichetta della popstar) ha assicurato che la produzione credeva di avere tutti i permessi necessari e persino un via libera verbale dalle autorità locali. Ciò nonostante, il governo delle Baleari ha confermato che nessuna autorizzazione formale era stata richiesta né concessa per le riprese, confermando che non fosse vero.

Il flop di “143” e le accuse che hanno travolto Katy Perry

Parallelamente, la carriera di Katy Perry ha subìto una battuta d’arresto. Dopo anni sulla cresta dell’onda, il suo ultimo album “143” si è rivelato un flop clamoroso.

Si tratta del disco dal peggior debutto in classifica della sua carriera e i critici lo hanno stroncato, definendolo addirittura un punto più basso per la popstar in termini di produzione e songwriting.

L’aver collaborato nuovamente con il produttore Dr. Luke (figura controversa accusata di violenza sessuale dalla cantante Kesha) ha attirato ulteriori polemiche negative attorno al progetto.

Katy, abituata in passato a sfornare hit da primo posto, stavolta ha visto i suoi nuovi singoli faticare persino a entrare nella Top 50 dei principali chart. Anche il tour mondiale partito nell’aprile 2025 non ha invertito la tendenza: lo show è stato accolto in modo tiepido e ha ricevuto recensioni critiche.