Georgette Polizzi mamma, il lungo sfogo su Instagram: “Colpa della stanchezza”

La stilista e influencer si è lasciata andare a un lungo sfogo su Instagram per cercare solidarietà tra mamme

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Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Pubblicato: 8 Settembre 2022 11:15

La vita di una neo mamma non è facile: cambiano i ritmi, gli impegni, le giornate. E fare i conti con queste modifiche non è mai semplice. Lo racconta anche Georgette Polizzi che  – su Instagram –  si è lasciata andare a un lungo sfogo sulle difficoltà che sta vivendo nelle ultime settimane. “Colpa della stanchezza”: parole che sono state comprese dai suoi tanti follower e appoggiate anche da alcune sue colleghe vip che l’hanno anche voluta rassicurare del fatto che non è sola.

Georgette Polizzi, lo sfogo da mamma su Instagram

Diventare mamma significa vedere la propria vita cambiare e non si è mai del tutto pronte alle difficoltà che possono insorgere. Georgette Polizzi ha messo nero su bianco, in un lungo sfogo su Instagram, ciò che ha vissuto nelle ultime settimane raccontando quello che i social non mostrano, andando dietro le immagini patinate e raccontando anche delle difficoltà.

Sono una mamma e oggi voglio raccontarvi gran parte di quello che nei social non si vede – ha scritto a corredo di un suo scatto -. In queste due settimane, in cui mi sono trovata da sola, senza aiuti a seguire lavoro, casa, famiglia e piccole Sole ho vissuto quello che molte mamme vivono tutti i giorni: arrivi a casa sfinita la sera, tuo marito ti cerca perché ha voglia di intimità, ma l’unica cosa che riesci a fare é crollare sul divano dalla stanchezza”.

Il testo prosegue con un racconto delle sue giornate, scandite da una routine diversa rispetto al passato fatta adesso di pranzi veloci e nottate passate in stanze diverse con il marito Davide Tresse: “Dormire in due stanze diverse diventa una routine, soprattutto se lui russa e tu hai bisogno di dormire e riposarti”, ha affermato, per poi aggiungere: “Avendola 24h su 24 a volte capita che ti distrai un secondo e lei cade e batte la testa e ti senti una cattiva madre per il resto della giornata. Ti rendi conto che fai la spesa e dondoli anche il carrello come se fosse un passeggino. Sembra che Sole abbia un sensore, appena la addormento e inizio a dipingere lei puntualmente si sveglia”.

Aspetti della vita da mamma, quelli che evidenzia Georgette Polizzi, che sono condivisi anche dalle sue follower. La stilista, inflencer ed ex volto di Temptation Island ha poi aggiunto: “Finisco di lavorare la sera e mi ritrovo a fare le passeggiate con Sole che il cammino di Santiago mi fa un baffo. Mi sono trovata a cambiare pannolini nei posti più improponibili: bagagliaio dell’auto, scrivanie, pavimenti e chi più ne ha più ne metta. Ormai il dolore alla schiena é diventato il mio migliore amico, e se penso ad una notte focosa con il Momo me vien el sgranfo (dialetto veneto). Le discussioni con il Momo sono all’ordine del giorno e la colpa é sempre solo una: la stanchezza. Puntualmente con la faccia da pazza gli dico: “Guarda che io sono esaurita, non ce la faccio più. O ti dai una mossa o me ne vado con Sole!” Quante mi capiscono? Non fatemi sentire sola”.

E la solidarietà sotto al post è stata tanta, proprio per farle capire che quello che ha raccontato è condiviso da molte.

Georgette Polizzi, la sua battaglia contro la malattia

Nel 2018 Georgette Polizzi ha dovuto fare i conti con una diagnosi difficile e spaventosa: quella della sclerosi multipla. Da allora non ha mai smesso di lottare con coraggio, condividendo attraverso i social i suoi pensieri. Proprio di recente è tornata a parlarne spiegando le sue emozioni nel varcare la “porta azzurra” all’interno dell’’Ospedale San Bortolo di Vicenza, che adesso ha attraversato “pensando alla mia bimba e al fatto che vincerò come sempre ma non per me, questa volta vincerò per lei“.

E Georgette Polizzi, attraverso il suo profilo Instagram, mostra come i social possano essere uno spazio di dialogo, in cui raccontare la propria vita senza timore di giudizio e senza filtri. Lo fa con la malattia, lo fa spiegando le difficoltà dell’essere genitori. Che non levano felicità al crescere una vita, ma che sono dettate da una, comprensibile, stanchezza.

Un racconto verità in cui anche le altre persone possono specchiarsi e riconoscersi.