“Fedez diffamato dal Codacons”: la decisione della procura di Milano

Il Codacons avrebbe veramente diffamato Fedez secondo la Procura di Milano, la reazione dell'associazione a tutela dei consumatori

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Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Tra Fedez e il Codacons non è mai corso buon sangue. L’associazione a difesa dei consumatori e il cantante, infatti, sono stati protagonisti di diversi scontri che dai social e dalle pagine dei giornali, sono arrivate fino alle aule di Tribunale. L’ultima battaglia aperta tra i due contendenti si è sviluppata dalla decisione del Codacons di presentare un esposto alla Guardia di Finanza per chiedere di indagare sulle società del rapper. Fedez, dal canto suo, aveva reagito alla mossa dell’associazione a tutela dei consumatori con una querela per diffamazione aggravata, presentata alla Procura di Milano.

Una vicenda che andava avanti già da qualche mese ma che, adesso, è arrivata a una svolta. La Procura di Milano, infatti, avrebbe deciso di chiudere le indagini contro il Codacons, che erano scaturite dalla denuncia del rapper. Si attende, quindi, il rinvio a giudizio se le parti non dovessero trovare un accordo tra di loro.

Fedez, la presunta diffamazione del Codacons

Negli ultimi mesi, Fedez è stato protagonista delle pagine dei giornali per diverse motivazioni. Prima tra tutti la separazione da Chiara Ferragni e i seguenti avvistamenti con diverse ragazze. Ultima tra tutte Garance Authié, presente con lui a Monaco durante il Gran Premio di Formula Uno del 2024. Ma anche la faccenda del pestaggio ai danni di Cristiano Iovino, che l’ha visto coinvolto, con l’accusa di esserne stato il mandante, ha tenuto banco per diverse settimane.

Fedez, negli ultimi mesi, ha fatto parlare di sé anche per la continua battaglia a distanza con il Codacons che, secondo i suoi legali, Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci: “Ha consapevolmente accusato, seppure in modo implicito e allusivo, Federico Lucia di essere incline a commettere reati”. Un’ipotesi che troverebbe, adesso, conferma nella decisione della Procura di Milano che ha chiuso le indagini contro l’associazione a tutela dei consumatori, come riportato da Il Corriere della Sera. Di recente, invece, Fedez era stato prosciolto dalle accuse di calunnia ai danni del Codacons.

Codacons, la reazione alla decisione della Procura di Milano

La Procura di Milano ha deciso di chiudere le indagini contro il Codacons, dando, quindi, ragione al rapper, che sarebbe stato diffamato dall’associazione di consumatori. L’ente che tutela gli acquirenti, però, non ha deciso di seppellire l’ascia di guerra e ha diramato una nota a riguardo in cui commenta la scelta dell’ufficio pubblico: “Siamo felici che stavolta l’operato del rapper rientri nella piena legalità e constatiamo come la Procura di Milano condivida la possibilità di un cittadino di definirsi nullatenente pur generando flussi milionari di denaro con le proprie attività”.

Secondo il Codacons la partita ancora non è chiusa perché tocca ancora al giudice dire la sua a riguardo e valutare il loro esposto: “Dopo la chiusura delle indagini, sarà il giudice a dover valutare la legittimità dei nostri dubbi, e valutare se una semplice ma dovuta richiesta di chiarimenti sulle società facenti capo al rapper avanzata alla Guardia di Finanza possa rappresentare una forma di diffamazione, anche in considerazione del fatto che analoghi esposti a Fiamme Gialle e Agenzia delle Entrate sono stati inoltrati dal Codacons nei confronti di altri influencer operanti in Italia”.