Domenica In, Cristiana Ciacci e il commovente ricordo di papà Little Tony

Cristiana Ciacci, ospite a "Domenica In", ha voluto dedicare un toccante omaggio a suo padre Little Tony

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Redazione

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Si rinnova l’appuntamento con Domenica In, che ancora una volta ha visto protagonisti in studio tantissimi ospiti eccezionali. Mara Venier ha voluto omaggiare il suo caro amico Little Tony, in occasione della ricorrenza della sua scomparsa, accogliendo la figlia Cristiana Ciacci per ricordare con lei il grande artista italiano.

La lunga intervista che la Venier ha condotto in compagnia di Cristiana si è ben presto trasformata in una toccante chiacchierata che ha portato a galla tanti lati inediti di Little Tony, in un turbinio di grandi emozioni. “Con lui avevo un rapporto di grande, vera amicizia” – ha voluto ricordare la conduttrice, con gli occhi lucidi per la commozione. Poi, con la sua ospite, ha fatto un vero e proprio tuffo nel passato, ripercorrendo la difficile infanzia di Cristiana Ciacci.

“Figlia unica, mamma lontana perché hostess, papà lontano… Ho sofferto tanto per la solitudine, ho avuto carenze affettive” – ha ammesso – “Tornavano a casa con tanti regali, ma io volevo soltanto loro, e loro non c’erano. Questo ha fatto crescere una bambina e un’adolescente arrabbiata, ha gettato le basi per una vita complicata”. Poi, il dramma più grande: sua mamma Giuliana è scomparsa a causa di un tumore alle ossa, quando Cristiana era ancora giovanissima, senza che lei riuscisse a rinsaldare il legame di cui tanto aveva sentito la mancanza nell’infanzia.

“Con papà ho avuto un po’ più di tempo per recuperare il rapporto. Ci abbiamo lavorato sopra, abbiamo dovuto mettere un punto a tutte le nostre divergenze” – ha ricordato la Ciacci. Tuttavia, quella ferita che si era aperta in tenera età ha lasciato una dolorosa cicatrice, tanto che Cristiana ha a lungo combattuto contro l’anoressia. “Papà era distratto e molto preso dalla sua carriera, però rifiutava mentalmente qualsiasi problema psicologico. L’anoressia è una malattia dell’anima e lui mi diceva: ‘Ma sei tu che vuoi stare male’. Purtroppo non ha mai voluto capire realmente”.

Un’altra pesante assenza, questa volta spirituale, ha segnato duramente Cristiana: “Mi avrebbe voluta più simile a lui, una ragazza più leggera, più mondana, che sapesse godersi la vita di più. Questo lato di me lo rifiutava, forse per troppo amore, perché non riusciva a vedermi soffrire e non poteva aiutarmi. Non ho mai potuto aprirmi e confrontarmi sulla mia malattia“. Tuttavia, insieme sono riusciti pian piano a ricostruire un rapporto bellissimo, che li ha legati sino al tragico giorno in cui Little Tony si è spento, cedendo infine al tumore che lo aveva colpito.

È stato ammalato per 7 anni, ma non l’ha voluto dire al tempo e non l’ha voluto dire quanto la situazione era precipitata” – ha ricordato sua figlia – “Voleva sempre apparire al meglio per il suo pubblico. Secondo me, lui non ci credeva fino in fondo che questa malattia avrebbe potuto ucciderlo. Pensava di poterle tenere testa“. Poco prima che se ne andasse, Cristiana è riuscita a stringergli la mano e lasciarsi finalmente andare: “Non gli ho detto tutto, l’ho fatto solo un minuto dopo la sua morte. Ma la cosa più importante gliel’ho detta: che gli volevo un bene folle“.