C’è una forza speciale nel raccontare la vulnerabilità. Bianca Balti lo sa bene e, con la lucidità dolce di chi ha attraversato il dolore senza mai perdere la bellezza dell’autenticità, ha scelto ancora una volta di esporsi. In una lunga intervista, la modella affronta con grazia e determinazione il tema della prevenzione oncologica, rispondendo alle critiche ricevute.
Bianca Balti: “Non voglio sentirmi in colpa”
Bianca Balti ha parole precise per raccontare la propria verità, senza infingimenti. “Non voglio sentirmi in colpa per non aver tolto subito le ovaie” ha dichiarato, spiegando quanto la sua decisione sia stata meditata, complessa e tutt’altro che superficiale. La scelta di non operarsi subito le è costata critiche, anche da parte di medici e professionisti, ma oggi è pronta a difendere il suo percorso con fermezza e delicatezza.
“Anni fa ho tolto il seno, un’operazione che dura sette ore. Non sai che impatto avrà sul tuo aspetto fisico e io lavoro col mio corpo. Non è una passeggiata” racconta. E lo fa con quella trasparenza che è ormai la sua firma: la vita reale non si misura in linee guida, e ogni corpo ha tempi e paure che non possono essere ignorate. La sua, è stata una scelta coraggiosa. E la vuole rivendicare.
Nel suo racconto, la parola “colpa” si sgretola per lasciare spazio a una nuova consapevolezza. “Mettersi in sicurezza e prevenire è un tema di cui voglio essere portavoce. Ma non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure. E giudicarla come se fosse facile. Fa paura. Ti cambia il corpo. Ti fa andare in menopausa precoce”. Una dichiarazione che rompe un tabù ancora troppo silenzioso: quello delle pressioni invisibili che tante donne sentono addosso quando si parla di prevenzione oncologica, ovaie e mutazioni genetiche.
Tra cambiamenti, figlie e quella lezione di diversità imparata ogni giorno
Il percorso con il tumore è solo uno dei cambiamenti che hanno segnato l’ultimo anno di Bianca Balti. Oggi vive a Los Angeles, in un quartiere “umano, a portata di mano”, dove cresce le sue due figlie in un contesto libero da giudizi. Ed è proprio da loro che ha ricevuto una delle lezioni più grandi: quella sulla diversità.
“Mia figlia più piccola mi ha insegnato che i figli non devono essere aderenti alle tue aspettative” ha raccontato con affetto. “Ogni giorno mi insegna rispetto, apertura, dubbio, accettazione”. Una madre che osserva e ascolta, e che ha deciso di crescere in un ambiente dove la diversità non solo non spaventa, ma viene incoraggiata.
Questa sensibilità si riflette anche nel modo in cui Bianca vive il suo presente, tra una chiamata con il fidanzato (che vive ancora in Italia) e un red carpet a Hollywood. Il suo amore è più maturo, più fiducioso. E il suo approccio alla vita è cambiato: “Non conta più se riesco o meno in una cosa. Se non mi riesce, amen, devi imparare a lasciarla andare. L’importante è continuare ad andare“.
Il futuro di Bianca? Parlare alle donne, senza filtri
Oggi Bianca Balti sogna di fare public speaking. Di raccontare alle altre donne la sua esperienza, la sua rinascita, senza retorica. “Cambio idea ogni due minuti, ma mi piacerebbe educare, ispirare, portare la mia voce dove può servire”. E anche qui, la parola d’ordine è autenticità. Niente prestazioni, niente paragoni, nessun senso di colpa per non essere “abbastanza”.
Il messaggio che lancia è chiaro: non c’è un unico modo giusto di affrontare la malattia. Non c’è un protocollo emotivo da seguire. Ci sono solo le donne, con le loro storie uniche, le loro paure legittime, i loro corpi da rispettare. E Bianca Balti, con tutta la sua voce gentile e determinata, vuole essere lì. A fianco di ognuna.