Bianca Balti e la chemioterapia: “La prossima sarà l’ultima”. Come sta

La top model continua la sua personale battaglia contro il cancro alle ovaie senza mai perdere la speranza né il sorriso. Come sta Bianca Balti

Foto di Claudia Giordano

Claudia Giordano

Content editor Lifestyle e digital strategist

Appassionata di marketing e comunicazione, li ha trasformati in lavoro e si divide tra la professione di social media strategist, scrittrice e content editor.

Pubblicato: 7 Gennaio 2025 11:38

Bianca Balti continua il racconto della malattia su Instagram con una nuova storia in cui mostra il suo bellissimo volto e i segni della terapia. Questa volta con uno sguardo un po’ triste rispetto ai consueti sorrisi che regala ai numerosi followers, aggiungendo: “Per la serie si stava meglio quando si stava in vacanza… La prossima chemio sarà l’ultima”, con una emoji delle dita intrecciate come simbolo di speranza.

Bianca Balti e la chemioterapia: come sta

Se c’è una certezza in tutta questa vicenda è che Bianca Balti non ha mai perso il sorriso in tutti i mesi in cui ha lottato contro quel macigno che l’ha colpita e che ha annunciato lo scorso autunno, gettando tutti nello sconforto. Proprio a settembre era stata operata d’urgenza per un tumore alle ovaie al terzo stadio, comunicando con coraggio a tutti coloro che la seguono e la amano di avere tutte le intenzioni di lottare strenuamente contro la malattia che l’ha colpita. Non solo per se stessa e per le sue figlie, ma anche per chi ogni giorno porta avanti la stessa battaglia, portando così una luce e un messaggio di speranza collettivo.

I mesi che erano seguiti erano stati scanditi dalle sedute di chemioterapia che la modella ha diligentemente seguito, senza mai perdere quell’energia che sprigiona da tutti i pori e mostrandosi senza filtri sui social mentre perdeva i capelli, provava nuove parrucche e giocava con quella che ormai è la sua nuova immagine, diventando così un simbolo di resilienza e coraggio. Lo stesso coraggio con cui, nel corso dei mesi ha raccontato, tappa dopo tappa, il suo lungo cammino di guarigione e con cui, aiutata da Matilde, la figlia avuta dal primo marito, il fotografo Christian Lucidi, aveva testimoniato sui social il primo taglio di capelli al quale ne sarebbero seguiti molti altri, fino alla rasatura totale.

Nonostante la malattia, Bianca Balti non hai mai perso la sua consueta verve e non ha abbandonato i suoi impegni lavorativi, nei limiti del possibile, continuando anche il suo format Youtube #ALettoConBianca, in cui ospita di volta in volta personaggi famosi per intervistarli sul celebre lettone, facendo loro domande dirette e schiette, com’è nel suo stile. Inoltre, lo scorso dicembre, la modella è stata protagonista di uno speciale delle Iene in cui Nicolò De Devitiis ha raccontato le 48 ore trascorse insieme alla top model a Los Angeles, tra lavoro, famiglia e sedute di chemio, definendo Bianca una vera guerriera.

L’annuncio del cancro e la sensibilizzazione alla chirurgia preventiva

L’annuncio del cancro alle ovaie, ma soprattutto la semplicità con cui Bianca aveva rivelato di essere già ad uno stadio avanzato e che il cancro aveva già invaso altri organi, avevano lasciato tutti spiazzati, soprattutto perché, come la stessa modella aveva raccontato, anni prima si era già sottoposta ad un intervento di mastectomia preventiva perché aveva scoperto di essere portatrice di una mutazione genetica, la BRCA1, che la predisponeva a questo tipo di problemi. Bianca aveva così seguito l’esempio di Angelina Jolie, anche lei portatrice della stessa mutazione e anche lei sottopostasi al medesimo intervento preventivo.

Qualche anno fa, dopo aver scoperto di essere portatrice di questa mutazione genetica, Bianca avrebbe voluto anche sottoporsi all’isterectomia preventiva, ovvero la rimozione dell’utero, ma aveva rimandato perché desiderava un altro figlio oltre a Matilde e a Mia, nata dalle seconde nozze con Matthew McRae.

Nonostante la consapevolezza della difficile battaglia che l’aspettava, Bianca ha colto l’occasione per sensibilizzare tutte le donne non solo a sottoporsi ad esami di routine, ma anche a non escludere proprio la chirurgia profilattica laddove esistesse la concreta possibilità di ammalarsi come successo a lei perché presente un alto rischio genetico.