Roma ha celebrato un anniversario che appartiene alla storia del cinema mondiale e al cuore della città stessa. Al Teatro Quirino Vittorio Gassman è andata in scena la serata Tornerà la primavera, un omaggio agli ottant’anni dall’uscita di Roma città aperta, capolavoro di Roberto Rossellini e manifesto del neorealismo.
Un evento che non è stato soltanto commemorazione cinematografica, ma anche un incontro tra generazioni, stili e personalità: tra gli ospiti, infatti, due presenze hanno rubato la scena con la loro eleganza così diversa eppure complementare, Benedetta Porcaroli e Isabella Rossellini. La prima ha incantato con un look nero minimal chic, la seconda ha abbracciato la potenza dei fiori con un completo dal fascino teatrale.
Benedetta Porcaroli, il fascino del nero essenziale
Benedetta Porcaroli, giovane attrice tra le più amate del panorama italiano, ha dimostrato ancora una volta di saper indossare la moda con naturalezza. Per la serata romana ha scelto un look all black capace di unire sobrietà e magnetismo. Il top bustier in maglia nera, senza spalline, lasciava le spalle nude e incorniciava il décolleté con un dettaglio brillante: un maxi bottone gioiello dorato, posto al centro, che diventava il punto luce dell’intero outfit.
La scelta della gonna midi, con tasche laterali e bottoni tono su tono, ha contribuito a creare un equilibrio perfetto tra formalità e modernità. Un capo strutturato, ma reso dinamico dalla linea morbida e dalla lunghezza al polpaccio. Ai piedi, slingback con tacco sottile e punta affusolata, che allungavano la silhouette senza togliere sobrietà.

Il beauty look ha completato l’insieme con naturalezza: capelli lasciati sciolti in onde morbide, make-up essenziale, un filo di eyeliner per sottolineare lo sguardo e labbra nude. Nessuna ostentazione, ma la capacità di comunicare eleganza attraverso la semplicità. Benedetta sembra incarnare una nuova femminilità: minimal, giovane, sofisticata e senza bisogno di eccessi.

Isabella Rossellini, un’icona senza tempo tra fiori e colore
Accanto a lei, Isabella Rossellini ha illuminato la scena con una scelta estetica opposta eppure complementare. L’attrice ha indossato un completo in seta dalla stampa floreale maxi, che mescolava tonalità intense di rosso, viola, verde e bianco. Una palette vivace che trasformava il suo look in un inno alla femminilità, alla vita e alla natura.

Il taglio ampio e fluido del completo, composto da camicia e pantaloni palazzo, le conferiva una regalità rilassata, quasi da diva che sa portare con disinvoltura ogni colore. A rendere l’ensemble ancora più incisivo, la scelta di una stola arancio acceso, drappeggiata sulla spalla come fosse un segno di potere. Un tocco forte, deciso, che sottolineava il suo carisma naturale.
Make-up e capelli hanno completato il quadro: rossetto rosso ciliegia, incarnato luminoso e capelli corti pettinati con semplicità, quasi a sottolineare che non ha bisogno di artifici per lasciare il segno. Isabella Rossellini continua a incarnare una bellezza non convenzionale, elegante e autentica, che sa dialogare con la moda senza piegarsi alle tendenze.

Il contesto: un anniversario che segna la storia
La serata Tornerà la primavera si inserisce in un progetto più ampio ideato da Onni srl in collaborazione con la famiglia Rossellini. Al centro, il restauro e la proiezione di Roma città aperta, film che ottant’anni fa cambiò la storia del cinema mondiale. Girato tra le macerie di una Roma appena liberata, con Anna Magnani indimenticabile nel ruolo di Pina e Aldo Fabrizi come don Pietro, il film vinse la Palma d’Oro a Cannes e influenzò generazioni di cineasti, da Martin Scorsese a tanti altri.
Non stupisce che a ricordarlo ci fossero proprio Isabella e Alessandro Rossellini, eredi di quella memoria e protagonisti di un dialogo con il critico Steve Della Casa. La serata ha visto anche la partecipazione di Lidia Vitale, che ha reso omaggio ad Anna Magnani con un monologo, e di Stefano Fresi, che accompagnato dal maestro Alessandro Greggia ha intonato la canzone Lulù in ricordo di Aldo Fabrizi, a centoventi anni dalla sua nascita.