“Grande Fratello”, l’amore immaginario di Paolo e Giselda: Cesara Buonamici lo stronca

Paolo prova a proteggere Giselda da un sentimento che non è mai nato: il commento di Cesara Buonamici "distrugge" il giovane macellaio

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Indubbiamente uno dei protagonisti del Grande Fratello 2023 è il giovane Paolo Masella. Il reality di Mediaset è iniziato da pochi giorni, eppure il macellaio romano con la passione dei viaggi ha già trovato il modo di far parlare tantissimo di sé. Le sue parole su Napoli si sono trasformate in un caso, con tanto di interventi da parte di personalità come Maurizio De Giovanni. Il fatto che il capoluogo campano non abbia storia culturale, però, è già acqua passata. Il nuovo caso riguarda Giselda e quella nomination fatta per “salvarla” dal suo fascino.

Paolo e Giselda: amore mai nato

Alfonso Signorini ha mostrato nuovamente le immagini del momento della nomination di Paolo Masella della scorsa puntata. Il ragazzo aveva deciso di fare il nome di Giselda, sottolineando però come non ci fosse nulla di personale, ovvero nessuna antipatia nei suoi confronti. L’obiettivo era quello di salvarla da una situazione che avrebbe potuto farle del male.

La situazione in questione è lo stesso macellaio, che riteneva d’essere stato in grado di far invaghire terribilmente la coinquilina. Ai suoi occhi si stava generando un sentimento tale da richiedere il suo rapido e definitivo intervento, per evitare fraintendimenti e ferimenti. Un film intrigante, svoltosi interamente nella mente del ragazzo.

Signorini gli ha consigliato di parlarle, senza essere brusco. Alla fine, però, un confronto onesto è avvenuto in trasmissione. Sono state mostrate altre immagini ai due riuniti in confessionale. Si vede Paolo parlare con altri concorrenti, spiegando di sentire il suo sguardo addosso. Anche a loro spiega di voler intervenire per evitare il peggio, certo del fatto che lei stesse iniziando a provare qualcosa. Il suo timore era che Giselda potesse fraintendere alcuni suoi atteggiamenti. Tutto ciò ha portato al faccia a faccia in cucina.

Il confronto

Un momento davvero imbarazzante, con Masella che le ha spiegato di volerle bene e di apprezzarla molto. Le ha fatto numerosi complimenti per il viso, il sorriso, il fisico e il carattere, spiegandole come debba essere la prima a credere in se stessa. Lezioni di vita che Giselda ha preso non proprio di buon grado.

Imbarazzata, sembrava non voler altro che quel momento di terapia non richiesta terminasse. Quando si è poi confrontata con un’altra coinquilina, ha riso di gusto di questa situazione. Lo considera un bambino e il fatto che abbia fatto un apprezzamento o due sul suo fisico, mentre si allenava a petto nudo, non vuol dire essersi invaghita. A completare il quadro, ha chiaramente detto come non ci penserebbe affatto a portare a casa un tipo del genere.

Il giudizio di Cesara Buonamici

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque. Alla fine, però, chi risulta un po’ ferito è proprio Paolo. Gli è stato detto che è un ragazzino, considerando la differenza d’età con Giselda. Soprattutto gli è stato fatto capire come fare i complimenti a una persona o trovarla attraente non vuol dire provare dei sentimenti o desiderare ardentemente di stare con lui/lei.

Una lezione di vita da portarsi a casa. Una chance per maturare, considerando anche la sua reazione al fatto d’essere considerato troppo piccolo per lei. Conscio di colpo del fatto di non essere il tipo di Giselda, risponde: “Forse perché non ho la barba”. Sembra trovare difficile credere a una versione differente da quella che gli era balenata in testa, il che spinge Cesara Buonamici a un commento molto apprezzato sui social.

A collegamento chiuso, dice la sua ad Alfonso Signorini: “Paolo mi sembra un po’ preso da se stesso. Ha tanta considerazione di sé e ciò lo porta a dare giudizi un po’ affrettati. Ha preso un bel colpo in viso. C’è un po’ troppa vanità”.