Sanremo, la stylist Susanna Ausoni: “Eccessiva commercializzazione limite alla creatività”

Susanna Ausoni, una delle stylist più influenti e ricercate del panorama italiano, si erge come difensore dell'essenza artistica a Sanremo

Foto di Ilaria di Pasqua

Ilaria di Pasqua

Lifestyle Editor

Nata a Carpi, si laurea in Fashion Culture and Management. La sua avventura nella moda comincia come Producer, ma nel 2020, con coraggio, diventa Web Editor, fonde stile e scrittura con amore.

Nel mondo scintillante di paillettes e note musicali che è Sanremo, esiste una figura che, nell’ombra, tessitrice di abiti e personalità, crea magia. Parliamo di Susanna Ausoni, l’iconica stylist della musica italiana. Nel cuore della sua filosofia vi è una critica pungente alla tendenza di rendere lo styling a Sanremo e nel mondo dello spettacolo una mera vetrina di tendenze effimere, spesso a discapito dell’essenza artistica.

Chi è Susanna: le origini della stylist nel negozio Fiorucci

Nella nostra chiacchierata Susanna ci racconta che, in un vivace angolo di Milano, all’interno del fervente microcosmo del negozio, iniziava a disegnarsi il suo destino. Era un giorno qualunque, tra le file di scarpe e gli scaffali di abiti, quando il suo peculiare senso dello stile catturò l’attenzione di Paola Maugeri, figura emblematica della televisione italiana dell’epoca, nota per il suo acume e per la ricerca di nuove tendenze. Susanna, allora giovane e intraprendente, non immaginava che il suo modo di abbinare calzini colorati ad abiti di ispirazione orientale avrebbe aperto le porte a un’avventura professionale senza precedenti. La Maugeri, colpita da quel look così audace e distintivo, vide in Susanna non solo una musa, ma una potenziale collaboratrice capace di portare una ventata di freschezza nel mondo dell’immagine televisiva.

Quel primo incontro fu l’inizio di un viaggio che avrebbe portato Susanna a diventare una delle stylist più influenti e ricercate del panorama italiano. La proposta di seguire Paola in un nuovo programma su Italia 1 rappresentò per Susanna un bivio cruciale: accettare significava lasciarsi alle spalle la sicurezza di una zona di comfort per avventurarsi in un mondo nuovo, ricco di sfide ma anche di inesplorate opportunità creative.

Con una miscela di coraggio e una spiccata propensione per le decisioni audaci, Susanna accettò l’offerta, intraprendendo così la strada che l’avrebbe condotta a definire l’immagine di alcuni tra i più noti artisti della scena musicale e televisiva italiana. Senza mai svolgere il ruolo di assistente, ma imparando “sul campo”, Susanna ha forgiato il suo percorso professionale, guidata da una passione incrollabile per la moda e dalla convinzione che l’unicità di ogni persona debba essere sempre al centro del suo lavoro.

Susanna Ausoni
Fonte: IPA
Susanna Ausoni

Sanremo, Susanna Ausoni su moda e spettacolo

Come vedi il ruolo dello styling nel potenziare l’espressione personale e l’identità di un individuo?

“Io credo che comunque un bravo stylist deve essere in ascolto e ti dico questa cosa che assolutamente controcorrente rispetto a quello che la tendenza oggigiorno. Deve essere l‘estensione delle espressioni del carattere di chi ha di fronte, deve saper consigliare e non essere un fanatico, non deve essere uno che è vittima della moda. Io mi sono allontanata da alcuni progetti con artisti che seguivo perché li sentivo troppo vittime della moda. La moda è una cosa potentissima, la devi saper equilibrare bene quando lavori nella musica. Perché è totalizzante, quindi tu rischi di essere a servizio della moda e invece la moda deve accompagnarti”.

Effettivamente, il processo di evoluzione di un artista non riguarda solo la musica, ma anche l’immagine che desidera proiettare verso il pubblico. Questo cambiamento può manifestarsi attraverso un nuovo album o singolo, riflettendo un desiderio di trasformare la percezione che le persone hanno di lui o lei. Prendiamo, ad esempio, Annalisa: un tempo conosciuta come la dolce Nali di Amici, ora si è affermata come una star di calibro nazionale e internazionale. La sua trasformazione non si limita alla musica, ma si estende ai suoi look audaci, segnando una netta evoluzione del suo stile e della sua identità artistica.

Susanna Ausoni a questo proposito mi racconta infatti: “Questa è una crescita che Annalisa ha avuto. Ogni artista si evolve ed è camaleontico e a seconda dei progetti anche discografici che propone sul mercato. Poi dipende dalla personalità di alcuni artisti. Perché alcuni di questi non hanno la necessità e l’esigenza di accompagnare una trasformazione di immagine”. 

Parliamo ora di progetti futuri. Ci vuoi raccontare qualcosa? 

“Io ora sto preparando Sanremo con Annalisa. Ho anche preparato il tour europeo e quello americano di Laura Pausini”. Facendole i complimenti per lo styling fatto su Laura, Susanna si sbottona e spende parole di ammirazione per la cantante. Infatti afferma: “La Pausini è la numero uno. È un’artista internazionale, è un grandissimo piacere lavorare con lei”. 

Nella nostra esclusiva conversazione, Susanna Ausoni, si apre riguardo la sua visione unica sullo styling nel contesto del Festival di Sanremo. Confessa candidamente di aver cambiato approccio rispetto al passato, distanziandosi dalla crescente tendenza di curare l’immagine di un numero elevato di artisti per il solo scopo di guadagnare popolarità.  “Io non ho la mania di fare a Sanremo 550 artisti, come ho fatto in passato perché purtroppo devo dirti che è una tendenza che sta diventando sempre più forte. Io non voglio usare la popolarità dei cantanti che mi chiamano, non l’ho mai fatto. Mi piace più approfondire”. 

Nel contesto di Sanremo, dove ogni dettaglio conta, quanto pensi che l’abito indossato da un artista possa effettivamente “fare il monaco”?

Ci sono opinioni contrastanti su come la moda stia influenzando il panorama di Sanremo quest’anno, con alcune voci che sottolineano una crescente pressione commerciale sugli artisti. Mentre la moda cerca di sfruttare la visibilità degli artisti per promuovere i propri brand, emerge una preoccupazione riguardo a un’eccessiva commercializzazione che potrebbe limitare la creatività. Nonostante ciò, si riconosce che alcuni rimangano fedeli alla loro visione artistica senza cedere a compromessi commerciali, presentandosi con proposte autentiche che riflettono la loro identità musicale e stilistica. La situazione attuale suggerisce un dibattito sul bilanciamento tra espressione artistica e influenze commerciali, con alcuni che percepiscono quest’ultime come invasive, potenzialmente oscurando l’unicità e la personalità degli artisti coinvolti.

In passato, l’aspetto visivo poteva servire a intensificare il messaggio di una canzone, rendendolo più accessibile e diretto al pubblico. Oggi, tuttavia, sembra che vi sia una tendenza a valorizzare maggiormente l’immagine per sé stessa, piuttosto che come mezzo per arricchire o amplificare il contenuto musicale. “Io faccio la stylist e lavoro nella musica da sempre, ma ho sempre tenuto ben presente l’equilibrio che ci doveva essere tra il contenuto moda e la personalità di chi andavo a vestire. Devi fare attenzione perché stai mettendo contenuto che probabilmente distoglierà dalla tua musica. È un festival musicale, bisogna fare attenzione”. 

In una tua intervista sentivo che parlavi di “estensione visiva di un contenuto sonoro”. È quindi questa la tua idea giusta? 

“Sì esatto. Allora se vuoi fare la fashionista o la vittima della moda è un conto, ma io sono più in ascolto rispetto al progetto. Non voglio creare dei cantanti influencer. Io ho arretrato il mio percorso con artisti perché vedevo che erano troppo influencer e facevano delle scelte che non avevano coerenza rispetto alla propria personalità, ma avevano una coerenza rispetto a un mercato che non è il loro. La musica e l’arte sono un’altra cosa rispetto alla moda. Ed è difficile tenere questa coerenza quando passi da 10.000 realtà stilistiche diverse perché ogni brand ha una sua identità”. 

Il valore autentico della moda: la visione di Susanna Ausoni

In un mondo saturato di immagini e di tendenze che scorrono veloci, il ruolo dell’autenticità diventa sempre più centrale, specialmente nel settore della moda e dello spettacolo. Susanna Ausoni, con la sua pluriennale esperienza come stylist, si pone come custode di questa autenticità, navigando con destrezza tra le acque tumultuose dell’industria. La tendenza degli influencer ha trasformato il modo in cui percepiamo la moda, spesso mettendo in ombra la sostanza con la superficie. Susanna, con la sua profonda conoscenza del settore, osserva questo fenomeno con occhio critico, sottolineando l’importanza di mantenere un nucleo di credibilità e affidabilità nel proprio lavoro.

Il lavoro di Susanna con gli artisti sottolinea la sua capacità di interpretare l’evoluzione personale attraverso la moda, senza mai perdere di vista l’autenticità dell’individuo. “Non mi interessa essere famosa, né voglio che il mio lavoro sia un mero esercizio di stile influenzato da tendenze passeggere. Ciò che conta è la coerenza e l’integrità del messaggio che vogliamo trasmettere”, afferma Susanna. La sua visione va oltre la superficialità dell’immagine, cercando di radicare ogni scelta stilistica in una narrazione profonda e significativa.

Susanna si distingue per la sua dedizione a un approccio puro allo styling, dove ogni decisione è dettata non da ciò che è “di moda” in un dato momento, ma da ciò che è giusto per il progetto e per l’artista. Questo approccio le permette di creare look che non solo rispettano, ma esaltano l’individualità di chi li indossa. “La moda dovrebbe accompagnare i miei progetti, non dominarli. Ho sempre lavorato dietro le quinte, perché è lì che si trova la vera essenza del mio lavoro: non nell’apparire, ma nel creare”, sottolinea.

“Io sono una ciliegina sulla torta. Se la torta è ottima io sono la decorazione perfetta ma, se la torta non è buona, è un attimo che hai sviluppato il piacere di ingoiarla”.