Sanremo cambia format, l’ipotesi è sempre più reale: cosa sta succedendo

Sanremo potrebbe cambiare ben presto il suo format? L'ipotesi non è così lontana dalla realtà, anzi: le parole di Gianmarco Mazzi

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Serena De Filippi

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Il Festival di Sanremo è il punto di riferimento televisivo per tutti gli italiani: una kermesse, un evento, il palco più importante, la settimana che ferma l’Italia intera. Ma nell’ultimo anno ci sono stati diversi tumulti, dopo che l’affidamento alla Rai è stato giudicato illegittimo. C’è stato un bando, la Rai ha presentato la propria offerta (è stata anche l’unica offerta, nessuna Rete ha presentato un’altra proposta), e ora il cambio format potrebbe essere più vicino che mai. Cosa sta succedendo?

Il Festival di Sanremo potrebbe cambiare format

Mancano ancora parecchi mesi al Festival di Sanremo: Carlo Conti sta già lavorando alla kermesse, e si mormora che questa sia l’estate senza tormentoni proprio perché molti artisti stanno conservando la loro canzone “top” per sottoporla al conduttore. Intanto, qualcosa si muove, e non è così lontana l’idea di rivoluzionare il format stesso del Festival, che un giorno potrebbe persino non chiamarsi più Sanremo (la Rai sta preparando un piano per organizzare il Festival della Canzone Italiana anche altrove).

All’Adnkronos, Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura, ha parlato del Festival e della volontà degli artisti di puntare a un evento ancora più spettacolare e dal respiro internazionale. “Credo che per la prima volta si stia veramente pensando a un altro format. Penso che gli eventi abbiano un loro corso storico, anche se le origini non si possono mai dimenticare. Però ci sono tanti modi di festeggiare un’origine, pur dando un’evoluzione ad un evento”.

Da tempo, in effetti, è la comunità musicale stessa a chiedere un cambiamento: “Tra l’altro, non rivelo un segreto se dico che la comunità della musica e degli artisti spinge per questo, spinge per arrivare a un evento molto più partecipato, più internazionale, che abbia un’estetica molto più grande e contemporanea. Chiaro che Sanremo nell’immaginario resterà sempre Sanremo ma non è detto che non si possa evolvere”.

Le prime anticipazioni su Sanremo 2026

Come dicevamo, mancano parecchi mesi a febbraio, ma già a maggio stavano iniziando ad arrivare le prime proposte a Carlo Conti, come confermato da lui stesso durante il Festival della Tv di Dogliani. “Alla fine saranno 500 brani e i Big li scelgo solo io: è giusto così, la responsabilità è mia”. Conduttore e direttore artistico del Festival, Conti torna alla conduzione dopo il successo di share ottenuto nel 2025. Ma siamo ancora ben lontani dalla scelta del cast (che è “difficilissimo): i Big vengono infatti annunciati come da tradizione a dicembre. E novembre è il mese in cui il sonno di Conti si fa più agitato.

Tra le ipotesi che circolano nelle ultime settimane c’è anche la possibilità di vedere un bel trio sul palco, ovvero Carlo Conti con gli amici di sempre, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni. A parlare della possibilità è stato lo stesso Panariello in un’intervista al Messaggero: “Probabilmente sì. Deve venirci in mente una bella cosa, divertente. L’idea è quella di andare là, e di far ridere molto, anzi moltissimo. Ma se dobbiamo andare a Sanremo solo per fare gli amichetti di Carlo, no. Quel palco è una brutta bestia”.