Roberto Saviano, “Insider” cancellato dalla Rai: ora svela il motivo

L'amarezza di Roberto Saviano nel raccontare le puntate girate di "Insider", programma cancellato dai palinsesti Rai: ecco il motivo

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Si è parlato a lungo del programma di Roberto Saviano cancellato dalla Rai, di colpo, senza una reale spiegazione. Il celebre autore ha parlato a Fanpage di ciò che il pubblico avrebbe potuto vedere e di come le cose siano realmente andate. Ha inoltre un chiaro sospetto sulle problematiche sorte all’interno degli uffici Rai.

Saviano racconta Insider

Sembra tutto pronto per l’ufficialità di Insider all’interno del nuovo palinsesto Rai, dal momento che la seconda stagione del programma di Roberto Saviano era già stata registrata, ma così non è stato.

Strade diverse, di punto in bianco, con l’autore che, amaramente, ha raccontato ciò che aveva preparato. Spazio a trobeemi molto rilevanti, dalla storia di don Peppe Diana, cruciale in vita e in morte. Un racconto che unisce la necessità di combattere all’urgenza di denunciare per poter cambiare davvero le cose.

La seconda stagione avrebbe inoltre offerto uno sguardo sulla testimonianza del pentito Antonino Patti e i racconti di Rosaria Capacchione, tra le altre cose: “La seconda stagione non la vedrete mai. La Rai l’ha tolta dai palinsesti senza alcun motivo”.

Cosa avremmo visto

Come detto, la nuova stagione di Insider di Roberto Saviano era già stata registrata. Sappiamo quindi di cosa avrebbe parlato. È stato lui ad affrontare il tema nel dettaglio, spiegando come il suo viaggio nel mondo delle mafie avrebbe avuto inizio con don Peppe Diana. Ha intervistato sua sorella Marisa Diana, così come il sindaco di Casal di Principe, amico del coraggioso prete, Renato Natale. Confronto, poi, anche con il testimone del brutale omicidio, il fotografo Augusto Di Meo. Quest’ultimo ha giocato un ruolo cruciale in questa vicenda storica: “Andando a denunciare, trasforma per sempre il volto di quel territorio”.

Nella seconda puntata si affrontava la storia del collaboratore di giustizia Antonino Patti. La sua rilevanza è data dal fatto d’essere l’unico pentito di un certo peso in una particolare zona della Sicilia. Un’intervista incredibile, la definisce Saviano, che non vedrà mai la luce, a un killer di Cosa Nostra che ha raccontato la sua vita spesa al servizio dell’organizzazione.

Nella terza puntata i protagonisti sono Rosaria Capacchione ed Enzo Palmesano. Lei giornalista de Il Mattino impegnata a trattare di camorra nella provincia di Caserta. Lui un giornalista licenziato per volere di un boss, Vincenzo Lubrano. L’ultima puntata ha invece come protagonista la collaboratrice di giustizia Rosa Di Fiore: “Racconta la quarta mafia, quella garganica. Un’organizzazione spietata e complessa, di cui si parla molto poco”.

Perché ‘Insider’ è stata cancellata

La seconda stagione di Insider è pronta a essere mandata in onda. Il tutto era stato realizzato ovviamente in pieno accordo con la Rai, e allora perché mai il progetto è stato cancellato di colpo? Una scelta che sembra avere dell’incredibile, considerando come il lavoro sia stato commissionato, svolto e, presumibilmente, pagato.

Per Saviano ragione non c’è, in termini di concreta motivazione da apporre. Ciò che sottolinea, però, è che l’unica spiegazione possibile, al netto del fatto che nessuno pare avergli chiarito la dinamica degli eventi, sia che l’arbitro della nuova amministrazione abbia fatto saltare il tutto.

Tra registrazione e annuncio nei palinsesti, infatti, c’è stato un passaggio di consegne ovviamente rilevante, il che ha portato a una rivisitazione dei progetti: “Queste sono storie in cui parlo di mafie. Storie che vengono ascoltate e che ingaggiano. Chi mi ascolta parlare di mafia, mi considera autorevole. Poi però che succede? Che quelle persone continuano a credermi, anche quando parlo di immigrazione, smentendo ciò che racconta il governo”.