Pretty Woman, 5 curiosità sul romantico film con Julia Roberts e Richard Gere

Romanticismo e spensieratezza hanno reso "Pretty Woman" un film senza tempo: ecco 5 curiosità che forse non conoscevate

Foto di Paola Landriani

Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

Una delle cose più belle del mondo del cinema è la sua capacità di regalarci storie senza tempo, in grado di entrarci nel cuore grazie a film che esprimono emozioni che non passano mai di moda. È quello che accade con i grandi cult come Pretty Woman, film del 1990 che racconta la storia d’amore tra Edward Lewis e Vivian Ward: una storia non convenzionale, tra due personalità molto diverse che finiscono per regalarci momenti di grande romanticismo. Ecco 5 curiosità che forse non conoscevate sul film.

“Pretty Woman”, 5 curiosità sul film

Il cambio di titolo

Nonostante possa sembrare impossibile, inizialmente la pellicola di Garry Marshall non doveva intitolarsi Pretty Woman. Originariamente l’idea era di chiamarlo $3000, un riferimento alla somma di denaro che Edward, interpretato da Richard Gere, offre a Vivian per passare insieme un’intera settimana come accompagnatrice. Dopo alcuni ragionamenti, però, i produttori hanno deciso di chiamarlo Pretty Woman.

La scelta dei protagonisti

Edward e Vivian non sono sempre stati impersonati da Richard Gere e Julia Roberts o, almeno, non nella testa dei produttori. Prima che venisse scelta Julia Roberts, infatti, la parte della giovane prostituta sarebbe potuta andare a Sandra Bullock, Meg Ryan, Madonna, Kristin Davis, Drew Barrymore Sarah Jessica Parker, tutte attrici considerate idonee. Per ciò che riguarda Edward, invece, la produzione era propensa a scegliere tra Al Pacino Sylvester Stallone: entrambi, però, decisero di rifiutare.

Julia Roberts in "Pretty Woman"
Fonte: IPA
Julia Roberts in “Pretty Woman”

Lo stesso Gere non era così propenso ad accettare la parte. Si racconta che fu proprio Julia Roberts a indurlo a fare il contrario: durante una telefonata in cui l’attore era pronto a declinare l’offerta, Julia lo convinse mostrandogli un post-it con scritto: “Ti prego, dì di sì”. Un gesto semplicissimo, grazie a cui Pretty Woman è entrato ufficialmente nella storia della cinematografia regalandoci una favola indimenticabile.

La locandina modificata

L’iconico poster ufficiale che tutti abbiamo ben impresso nella mente, quello in cui Julia e Richard sono schiena contro schiena mentre lei lo tira per la cravatta, non è una foto originale.

Il corpo di Julia Roberts è in realtà quello di Shelley Michelle, una sua controfigura. La produzione ha poi modificato la foto per la locandina sovrapponendo il volto della Roberts.

La scena della collana di diamanti

Una delle scene più amate del film è sicuramente quella in cui Edward mostra a Vivian una collana di diamanti per andare a teatro prima di chiudere il cofanetto per gioco, rischiando di chiuderle le dita dentro. Nonostante sia una delle scene più amate e ben riuscite, pare sia stata completamente improvvisata.

Richard Gere e Julia Roberts nella scena della collana di diamanti
Fonte: IPA
Richard Gere e Julia Roberts nella scena della collana di diamanti

Richard Gere ha scelto di muoversi fuori copione, ma la bellissima risata di Julia Roberts è apparsa così spontanea da far scegliere ai produttori di mantenere la scena.

Solo di domenica

Tutte le scene girate a Rodeo Drive, la strada dello shopping di Los Angeles, sono state girate solo di domenica. Il motivo? Una regola della città che vieta espressamente la produzione cinematografica nei giorni in cui i negozi sono aperti, così da evitare di disturbare la normale attività dei commercianti e degli acquirenti.