Inside Out 2, da Deva Cassel a Pilar Fogliati, le voci delle emozioni

"Inside Out 2" arriva nelle sale italiane con nuove, complicate emozioni: ecco chi sono i doppiatori

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Paola Landriani

Lifestyle Editor

Content e lifestyle editor, copywriter e traduttrice, innamorata delle storie: le legge, le scrive, le cerca. Parla di diversità, inclusione e di ciò che amano le nuove generazioni.

A 9 anni dall’uscita di Inside Out, capolavoro Disney e Pixar che racconta come funzionano le emozioni all’interno del cervello di una bambina e che ha ottenuto un premio Oscar, arriva nelle sale italiane il secondo capitolo della storia. Inside Out 2, che ha già ottenuto un enorme successo oltreoceano, ci riporta nel vortice di emozioni di Riley con nuovi personaggi e doppiatori d’eccezione.

“Inside Out 2”, nuove emozioni

Nel 2015 abbiamo visto per la prima volta Riley, una bambina che dopo essersi trasferita a San Francisco insieme alla sua famiglia, ha imparato a conoscersi e a dominare i suoi impulsi grazie a Gioia, Disgusto, Paura, Rabbia e Tristezza, le emozioni che abitano la sua testa e amministrano il suo quartier generale mentale. Una storia toccante, capace di suscitare commozioni e risate proprio per il modo con cui si avvicina a ogni spettatore, che inevitabilmente si immedesima in quella ragazzina presa dalle emozioni.

Ora, Disney e Pixar fanno un passo in più. Il 19 giugno, nove anni dopo l’uscita del primo capitolo, arriva nelle sale italiane Inside Out 2, il nuovo film in cui ritroveremo una Riley ormai adolescente che, oltre a convivere con le emozioni che già ben conosciamo, deve fare i conti con altre nuove e controverse figure.

Un obiettivo non facile, nemmeno per Gioia e il resto dell’entourage. Le vecchie emozioni, infatti, dopo aver congeniato un piano formidabile per far stare bene la ragazza, devono imparare a collaborare con nuovi colleghi come Invidia, Ansia, Imbarazzo e Ennui (Noia).

“Inside Out 2”, chi sono i doppiatori italiani

Dopo il trionfo ottenuto nelle sale americane, in Italia c’è moltissima aspettativa per l’uscita di Inside Out 2, anche per via del cast che ha lavorato alle voci dei protagonisti.

Curato da Massimiliano Manfredi, il doppiaggio italiano riconferma Stella Musy, Daniele Giuliani, Melina Martello, Paolo Marchese e Veronica Puccio nei ruoli di Gioia, Paura, Tristezza, Rabbia e Disgusto. Piccolo cambiamento, invece per la voce di Riley, che passa da Vittoria Bartolomei a Sara Ciocca.

Si uniscono al cast per dare voce alle nuove emozioni Francesco Cesari nel ruolo di Imbarazzo, Marta Filippi come Invidia e Stash, cantante dei The Kolors, per il personaggio di Lance Slashblade.

Insieme a loro un’incredibile Pilar Fogliati presterà  la voce ad Ansia e che, a Skytg24, ha raccontato: “Credo che il bello del film sia il fatto che mostra l’ansia comunque in maniera positiva, perché l’ansia a cui do la voce in realtà ama troppo Riley e la ama talmente da tanto da preoccuparsi per cose che non sono nemmeno ancora accadute. Insomma, l’ansia è molto proiettata sul futuro… è un’eccessiva preoccupazione che però parte sempre dall’amor proprio e dalla cura per se stessi.”

La voce di Ennui, ovvero Noia, è stata invece affidata  alla modella Deva Cassel: “Annoiarsi è importante, bisogna capire che è positivo. Da giovane non capivo quanto invece sia fondamentale fermarsi e pulire le idee.” Ha raccontato Deva a La Repubblica.

“Inside Out 2”, le emozioni dell’adolescenza

Un film, Inside Out 2, che si propone l’obiettivo di raccontare emozioni universali e difficili da contenere, soprattutto in un periodo delicato come quello dell’adolescenza. Un lavoro molto impegnativo, che ha messo sul campo moltissimi professionisti in un progetto che ha visto la luce dopo anni di lavoro, supportato dall’aiuto di alcuni psicologi. Una consulenza importante che ha permesso di restringere il campo di emozioni da nove alle 4 che vedremo nel film.

“Sarebbe stato troppo complicato per un cartone da 90 minuti così abbiamo tenuto quelli che si manifestano con più forza nella pubertà: Imbarazzo, Invidia, Ennui – la più cool, indifferente a tutto, che si crogiola sul divano e sfoggia un accento francese – e Ansia, sovraeccitata e iperattiva. Mi era chiaro fin dall’inizio che dovesse essere lei a guidare la rivolta che prende il controllo di Riley”. Ha spiegato il regista Kelsey Mann ad Ansa.

Un’emozione che, in effetti, è sempre più presente all’interno di ognuno di noi, nonostante l’avanzare dell’età. Implacabile e repentina, l’ansia risuona in ognuno di noi quando meno ce lo aspettiamo e imparare a controllarla non è sempre semplice. È anche grazie a temi come questi che Inside Out 2, proprio come il primo capitolo della storia, ha tutta l’aria di essere una pellicola dal gusto universale pronta a farci ragionare su noi stessi, magari con qualche lacrimuccia.