Giovanni Allevi è tornato in televisione. A Verissimo ha raccontato come sta, le sue condizioni di salute e, poi, i nuovi progetti di lavoro. La sua vita è cambiata da quando ha scoperto la malattia, con la quale convive ormai da circa tre anni.
Giovanni Allevi parla della malattia a Verissimo
Prima di parlare a lungo del suo calvario, Giovanni Allevi a Verissimo ci ha tenuto a precisare che “non sono qua per raccontare della mia malattia, ma il mio attaccamento alla vita“.
Un uomo che ha sofferto tanto, che continua a soffrire tanto, ma che non ha alcuna voglia di arrendersi. E per la conduttrice Silvia Toffanin è stato difficile trattenere le lacrime durante l’intervista.
Nel 2022 la scoperta del mieloma multiplo: “Avevo la febbre da giorni e un terribile mal di schiena. Il pubblico viennese mi applaudì e io dal dolore non riuscii ad alzarmi”.
Tramite gli esami è arrivata la diagnosi di una malattia grave che era già progredita. “Avevo metastasi ossee in tutto il corpo: al femore, al bacino, al cranio. Lì mi è crollato tutto, mi è tremata la terra sotto i piedi”.
Dopo un lungo e fortissimo ciclo di chemioterapia, per sopportare il dolore per diverso tempo Giovanni Allevi ha preso oppiacei, da cui a un certo punto ha voluto liberarsi non senza fatica: “Ho fatto l’esperienza della crisi di astinenza da Fentanyl, ce l’ho fatta dopo due settimane. Ho vissuto crisi d’astinenza che sono terribili perché provavo tremori, sudori freddi, mal di pancia atroci e mi sono sentito vicino a quei ragazzi che vivono il dramma della dipendenza”.
“Ho trovato il coraggio di resistere a quella scatola di farmaci e cerotti che mi “chiamavano” e mi ripetevo “Ce la faccio, ce la faccio” e dopo due settimane sono riuscito a staccarmi dalle medicine e mi sono reso conto che non provavo più dolore come prima perché le terapie avevano fatto effetto”.
Del periodo in ospedale, Giovanni Allevi ha ricordato un altro momento particolarmente difficile: “Ho toccato il fondo dopo la chemioterapia. Una notte – ancora sotto effetto degli oppioidi – pesavo 63 chili, ero calvo, attaccato a una flebo e mi alzai per andare in bagno, vidi la mia immagine e mi sono spaventato perché ho visto uno sguardo completamente vuoto, non mi riconoscevo più. Non sapevo ancora se le terapie avrebbero fatto effetto, vivevo tra la vita e la morte”.
Come sta oggi Giovanni Allevi
Oggi Giovanni Allevi sta meglio ma la sua situazione non è di certo delle migliori. “Il mio corpo è sofferente, un intrico di rovi e di spine – se dovessi descrivere la mia situazione con una metafora – perché vivo il dolore fisico ogni giorno ma nella mia anima mi sento fortemente attaccato alla vita e con tanta voglia di vivere. Nei prossimi quattro concerti che farò, io dirigerò una composizione che si basa sull’iniziale della mia malattia, ovvero il mieloma. Salire sul palco non è semplice perché io sento dolore fisico”.
Nonostante tutto Allevi non ha alcuna voglia di fermarsi e a giugno e luglio sarà impegnato con alcuni spettacoli tra Roma, Venezia e Taormina. “Farò quattro concerti con orchestra e in questa occasione eseguirò una composizione che nasce sulla trasformazione in note delle 7 lettere della mia malattia, che si chiama proprio mieloma”, ha anticipato.