Che Tempo Che Fa, le pagelle del 26 gennaio: la lettera di Luciana a Melania (10), Ornella (10)

Tutte le emozioni della puntata del 26 gennaio 2025 di Che tempo che fa. Tra gli ospiti Claudio Baglioni, Ornella Vanoni, Liliana Segre ed Edith Bruck

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Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Pubblicato: 27 Gennaio 2025 06:00

Fabio Fazio ha condotto una nuova puntata di Che tempo che fa il 26 gennaio 2025, in cui ha deciso di affrontare dei temi importanti di attualità e storia. Diversi ospiti illustri del mondo della cultura e del giornalismo hanno animato lo studio sul Nove. Il punto di partenza, come sempre, è stato il mondo che ci circonda e le notizie più fresche che ci riguardano. In questo caso la puntata è partita dalle elezioni americane e in particolare dalla cerimonia di insediamento di Donald Trump, svoltasi il 20 gennaio.

Ma una lunga parte è stata giustamente dedicata al ricordo dell’olocausto, visto l’avvicinarsi della ricorrenza del Giorno della Memoria. Le testimonianze di Liliana Segre ed Edith Bruck hanno saputo toccare i cuori di tutti, ricordando le atrocità di cui è stata protagonista l’umanità. A portare poesia alla puntata, ci ha pensato Claudio Baglioni con le sue hit senza tempo. Ad animare pubblico in sala e spettatori anche un episodio di cui è si è reso involontariamente protagonista Fabio Fazio: una scivolata in mezzo allo studio che poteva finire male.

Liliana Segre ed Edith Bruck commoventi. Voto: 10

L’ampia pagina dedicata alla Memoria dell’Olocausto è stata caratterizzata dalla testimonianza di Liliana Segre ed Edith Bruck. La prima delle due ha parlato della sua visione della memoria, come qualcosa che è destinato a chi non è stato vittima di quella tragedia, per fare in modo che non accada di nuovo e non a chi, avendolo vissuto sulla propria pelle, quel momento lo ricorda molto bene. L’Onorevole ha ripercorso gli ultimi giorni prima della liberazione, quando, intorno al 20 gennaio, cominciò la Marcia della Morte a piedi da Auschwitz fino al Nord della Germania, costellata da drammi indescrivibili. La sopravvissuta ha raccontato che, all’epoca, non sapevano che la guerra stesse finendo, anche se ci speravano, visti gli aerei e gli scoppi che sentivano in lontananza.

La camminata durò fino a maggio e “chi non ce la faceva più a camminare veniva ucciso”. In quel particolare frangente, però, Liliana Segre imparò cosa vuol dire il sacrificio e il desiderio di vita: “Scelta di vita davanti alla morte, che non mi abbandona mai… Il pensiero era ‘io ce la devo fare a camminare’, non mi voltavo a guardare”. Tornando ai nostri giorni, l’Onorevole ha spiegato che vive sotto scorta da sei anni, visto che riceve minacce, ma non prova più la paura che provava da bambina, perché sente su di sé lo scudo protettivo delle persone che l’hanno amata. Secondo Liliana Segre l’antisemitismo non è mai finito, si è nascosto negli anni dopo la guerra, ma è sempre stato presente: “L’antisemitismo c’è stato sempre stato, purtroppo io da quando ero bambina l’ho dovuto incontrare… Non era manifesto come adesso ma c’è sempre stato”.

Proprio per questo la sopravvissuta all’Olocausto ha una visione sempre più pessimista sul futuro: “Il pessimismo aumenta in un tempo come quello di oggi, quando nessuno più studia storia, geografia, si toglie da quel telefonino per pensare. Senza cultura, senza morale… Non si può che essere pessimisti… Ci sarà una riga in un libro di storia e poi neanche quella”. Anche la poetessa ungherese Edith Bruck ha raccontato il terrore della Shoah e le 5 luci che si accesero per salvarla nel momento più brutto della sua vita. La scrittrice ha spiegato le motivazioni che, secondo lei, hanno portato alla tragedia: “Arrivava dall’antisemitismo eterno, millenario, abbiamo sempre sofferto. Poi è finito nella Shoah, altrimenti non poteva arrivare… Non manca neanche oggi”. Edith Bruck è convinta che se non cominciamo a educare diversamente i nostri figli, puntando sul rispetto della vita di chiunque e ovunque, la piaga dell’antisemitismo non potrà mai terminare.

Claudio Baglioni super star dal futuro incerto. Voto: 9

Claudio Baglioni ha sceso le scale dello studio di Che tempo che fa, cantando la sua Strada facendo, accompagnato solo dalla sua chitarra. Un’esibizione seguita con passione dal pubblico in studio che ha cantato con l’artista ed è stato da lui definito come un: “Pubblico impagabile”. In seguito il cantante ha raccontato come è nato il suo nuovo progetto di concerti in cui si esibisce completamente da solo: “Per disperazione, ero rimasto fermo come tanti di noi per due anni a causa del Covid”. Il cantante prima aveva cominciato con 70 concerti e in seguito ne ha aggiunti altri 86: “L’appetito vien mangiando, sarà che quando io mi ritrovo in questi teatri, mi sembra sempre… Sapete le riunioni degli alcolisti anonimi?”.

In seguito Claudio Baglioni ha parlato del suo annunciato ritiro: “Ci penso almeno da cinquant’anni di ritirarmi… Ho fatto tante prove di ritiro”, senza però confermare né smentire se questo abbandono delle scene ci sarà davvero o no. Fabio Fazio, in ogni caso ha deciso di metterlo con le spalle al muro: “Guai a te se smetti. Basta”.

Ornella Vanoni mitica. Voto: 10

Nella puntata del 26 gennaio 2025 di Che tempo che fa, Fabio Fazio non si è lasciato scappare proprio nulla: dall’attualità, alla cultura, agli ospiti illustri, fino alla sua non prevista caduta in una botola del palco. Ma i telespettatori che hanno seguito la puntata hanno potuto anche divertirsi, grazie alla presenza di Ornella Vanoni, la cui verve ironica è ormai protagonista dei social networks. Appena arrivata in studio, la mitica cantante, infatti, ne ha detta un’altra delle sue: “Finché le donne impazziranno quando gli uomini cantano, non abbiamo speranze”.

In seguito anche Fabio Fazio è stato al gioco, punzecchiandola sul Natale appena passato, ricordandole che, in diverse occasioni, aveva affermato che non sapeva se avrebbe raggiunto questa festività: “Tutto bene a Natale?”. Ornella Vanoni, però, ha risposto a tono al presentatore, raccontando le sue vacanze: “Il 24 splendidamente, il 25 una sfiga… Ho avuto tutte le malattie di cui parla Burioni”.

Luciana Littizzetto, la lettera a Melania Trump. Voto: 10

Ma se si parla di risate non si può non fare riferimento a Luciana Littizzetto che durante l’ultimo episodio dello show televisivo ha indossato lo stesso cappello che Melania Trump ha indossato in occasione dell’insediamento alla Casa Bianca di suo marito Donald Trump, definendolo: “Cappello a sombrero, cerchio di saturno”. La comica ha commentato anche il bacio tra il Presidente e la first lady, provando a replicarlo con Fabio Fazio: “Un corpo e un’anima. Che chimica… Sembra quasi che un filino lo schifi”.

La sua rilettura di quella giornata epocale è stata uno spasso e ancora di più la letterina scritta per Melania Trump: “Stangona di 55 anni… Futura Regina di Panama e Groenlandia”.