“Belve”, Carolina Crescentini e il lato oscuro del successo: la critica a “Mare Fuori”

Carolina Crescentini si è messa a nudo a "Belve", parlando del rapporto con il successo e i fan, ma anche di alcune scene poco apprezzate sul set

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista, redattore e copywriter. Ha accumulato esperienze in numerose redazioni, scoprendo la SEO senza perdere il suo tocco personale

Quello di Paola Vinci è senza dubbio uno dei ruoli più apprezzati della ricca carriera di Carolina Crescentini, considerando il grande successo ottenuto dalla serie Mare Fuori.

Consacrata a livello nazionale come vero e proprio fenomeno con la terza stagione, è al centro di numerosi trend online. Questo non fa che aumentare la curiosità dei fan, che si pongono molte domande sul dietro le scene. Ad alcune ha provato a dare risposta la stessa Carolina Crescentini, ospite di Belve, condotto da Francesca Fagnani.

Carolina Crescentini si confessa: il lato oscuro del successo

Nonostante una carriera longeva e tanti riconoscimenti, Carolina Crescentini non sente “d’avercela fatta”, preferendo restare con i piedi per terra, consapevole di quanto sia “pericoloso” il mestiere dell’attore.

Francesca Fagnani le chiede, quindi, se sia viva in lei la paura di non sentir più squillare il cellulare. Qualcosa che l’attrice ha imparato a lasciarsi alle spalle, optando per un viaggio liberatorio e rasserenante in quelle fasi di “silenzio” della carriera.

Paragonandosi a una belva, non ha potuto far altro che citare la cagna “maledetta” di Boris, che la segue ormai da anni. In passato aveva spiegato come i fan della serie le urlassero questo soprannome in strada, in riferimento alle qualità attoriali non proprio memorabili di Corinna, il personaggio che Crescentini interpretava nella serie.

Oggi ne ride e ha capito che è un segno d’affetto ed è proprio questo l’elemento che ritiene più importante del successo. Ha così raccontato un episodio, spiegando come una ragazza l’avesse riconosciuta per il suo ruolo in Mare Fuori, chiedendole un abbraccio.

Una scena di grande tenerezza, alla quale si contrappone il lato oscuro della fama. Qualcosa che si ricollega al selfie chiesto a Maria De Filippi nella camera ardente allestita per il compianto Maurizio Costanzo.

Non mi piace l’ossessione della foto. Una volta ero al telefono e piangevo, avendo ricevuto una brutta notizia, ma hanno lo stesso voluto una foto con me. Questo ti fa sentire un pupazzetto. Cosa ci fai con quella foto?”

Mare Fuori come Boris, la critica di Carolina Crescentini

Nel corso dell’intervista, Francesca Fagnani ha fatto riferimento a una curiosità sulle scene intime che si è ritrovata a girare in carriera. A Vanity Fair aveva spiegato di trasformarsi nel “soldato Crescentini”, calandosi a pieno nei panni del proprio personaggio.

La conduttrice di Belve le ha chiesto un commento e l’interprete di Paola Vinci ha sottolineato come l’atmosfera sul set sia ben diversa da quella apprezzata in televisione: “Intorno hai 70 persone, quindi di erotico c’è ben poco”.

Tutto ciò era stato splendidamente spiegato in Boris, serie che resterà uno dei punti più alti della carriera di Carolina Crescentini, pur avendole regalato un nomignolo poco affettuoso. Nei panni di Corinna era stata chiamata a un’improvvisa scena intima con Stanis, Pietro Sermonti, sotto lo sguardo attento degli addetti ai lavori. Soprattutto, come conferma l’attrice, senza la minima necessità.

La realtà dei set non è affatto differente da quella raccontata, e un po’ esagerata, da Boris. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi, ci ha pensato l’attrice a fugarli. Ha infatti risposto in maniera un po’ polemica alla domanda sull’apprezzare o meno le scene intime in film o serie tv.

Lo faccio se è necessario a livello drammaturgico, ma di solito non serve a nulla. È proprio come dicevano in Boris, quando gli sceneggiatori si chiedono cosa farci fare. Mi è capitato anche in Mare Fuori, quando io e il comandante inseguiamo due latitanti che scappano. Li abbiamo persi e così abbiamo pensato di dargli del tempo andando a fare sesso”.