Identità di genere, transgender e sessualità: questi argomenti fanno parte della nostra quotidianità, tuttavia non è semplice o scontato parlarne perché ancora oggi molti sono i tabù legati al mondo LBTQIA+.
L’ultimo e unico dato ufficiale sulla popolazione transgender in Italia risale al 2011: prende in esame un tempo di riferimento che va dal 1992 al 2008 e la stima parlava di 424 donne transessuali e 125 uomini transessuali. Un dato più recente arriva da SPoT, acronimo per indicare la prima Stima della Popolazione Transgender adulta in Italia: “i dati della letteratura scientifica internazionale suggeriscono che la percentuale di popolazione transgender dovrebbe essere compresa tra lo 0.5 e l’1.2% del totale. Se confermata, anche nel nostro Paese, consterebbe in circa 400mila italiani”.
Abbiamo chiesto a Fabrizio Quattrini, psicologo psicoterapeuta e sessuologo di parlarci di transessualità e del motivo che porta alcuni uomini eterosessuali a essere attratti da persone transessuali.
L’attrazione da parte di uomini eterosessuali per i transgender: è un orientamento sessuale o c’è qualcosa di più?
«L’attrazione verso persone transessuali o transgender non può rientrare in un orientamento sessuale. Gli orientamenti sessuali sono un attrazione nei confronti di persone dello stesso sesso o dell’altro sesso e non per caratteristiche così specifiche (altrimenti anche un feticismo potrebbe essere indicato come orientamento sessuale, invece non è così).
Può essere una forma che può riguardare una dimensione trasgressiva, un’attrazione sessuale per queste caratteristiche. C’è chi è attratto dalla scarpa col tacco o dal latex, in questo caso si è attratti da una figura che possiamo quasi definire “mitologica” che ha delle caratteristiche diverse rispetto da quello che uno si aspetta nella dimensione biologica.
Dall’altro lato, questo tipo di attrazione può nascondere anche altri aspetti.
Parliamo, infatti di un’attrazione da parte di un uomo che si definisce eterosessuale nei confronti di una donna trans, quindi di un uomo che è diventato o vorrebbe diventare donna o ha una situazione legata al non sentirsi conforme tra l’identità fisica e l’identità psichica.
In questo caso alcuni eterosessuali potrebbero avere una serie di caratteristiche che potrebbero anche un celare internamente una certa attrazione omoerotica e quindi tendono di nasconderla al sociale tramite serie di “coperture”, come quella di essere attratto da una persona che è apparentemente donna, ma nasconde un apparato genitale maschile.
Sono tante le sfumature che potrebbero rappresentare l’attrazione per una persona transessuale», commenta il Dottor Fabrizio Quattrini.
Esiste un “identikit” per una persona attratta dalle persone trans?
«Non mi sento di dire che c’è un identikit preciso per chi è attratto prevalentemente dalle persone trans; credo siano più “falsi miti”. Quello che a volte si può nascondere, però, è un qualcosa che non è così chiaro nella persona attratta: potrebbe nascondersi una natura omoerotica, la paura di accettare questa parte di sé e l’accettazione da parte degli altri», spiega Quattrini.
Quanto è importante l’illusione, legata alla figura di una donna con l’apparato genitale maschile?
«L’illusione diventa fondamentale anche perché a volte la persona illudendosi di stare con una donna, appunto, si permette di trasgredire e vivere quello che probabilmente c’è nella sua immaginazione.
La cosa più drammatica è quella legata al giudizio degli altri e al giudizio sociale, come se si venisse a perdere il loro ruolo di “maschio”. La loro vulnerabilità diventa il sentirsi meno uomini, meno virili, nonostante la forte attrazione verso questo tipo di fantasia e di comportamento. In realtà, le attrazioni sono talmente libere, o così dovrebbero essere, in modo da garantire a ogni persona la possibilità di sperimentare».
E per le donne, si può parlare di una trasgressione simile?
«No, non c’è una trasgressione simile: la donna che può essere attratta da un uomo trans rientra in una dimensione molto più leggera. Le donne hanno un immaginario legato all’orientamento sessuale molto più “open”; molto probabilmente la donna ha meno paura di vivere un’attrazione omoerotica e quindi anche l’attrazione per un uomo trans diventa semplicemente un’attrazione per una persona, indipendentemente dal non avere un neo-fallo e avere ancora una vagina.
Direi che è qualcosa di completamente diverso: nell’uomo, la paura di perdere la virilità conferma la grande attrazione per la trasgressione nell’andare con una donna trans, nella donna, invece, la libertà di potersi vivere il relazionarsi con un individuo non le impedisce che questo individuo sia anche un uomo trans», conclude il Dottor Fabrizio Quattrini.