Ma la vagina si pulisce da sola?

Tutto quello che c’è da sapere sull’igiene della vulva e delle parti intime femminili

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Giulia Farsetti

Giornalista e Sex Editor

Giornalista e Social Media Manager, da sempre ama scrivere, creare contenuti e raccontare storie. Da anni studia e scrive di benessere e sessualità. Gestisce diversi profili social e, da brava Vergine, adora organizzare tutto alla perfezione… Con immancabili evidenziatori colorati!

Pubblicato: 27 Aprile 2024 16:00Aggiornato: 27 Aprile 2024 16:00

Sapevi che la vagina è “autopulente”? Ebbene sì, al contrario dell’apparato genitale maschile, quello femminile può vantare la particolarità di una igiene che avviene anche in “autonomia” grazie alla lubrificazione interna. Ma come funziona? Ed è sufficiente per una igiene corretta? L’abbiamo chiesto all’esperta, che ci ha spiegato in che senso le donne hanno una vagina che si pulisce da sola.

Come fa la vulva a “pulirsi da sola”?

La flora vaginale ha il compito di tenere pulita la vulva: è una muscosa protettiva, che ha il compito  proteggerla da eventuali batteri. La dottoressa Daniela Botta, Psicoterapeuta, sessuologa clinica, ECPS dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma chiarisce «La vagina naturalmente possiede un pH acido che contribuisce a mantenere un ambiente interno favorevole alla proliferazione dei batteri benefici, i quali svolgono una funzione protettiva e controllano la crescita di quelli nocivi».

Il muco e le secrezioni, solitamente trasparenti e biancastre, sono normali e utili a segnalare l’arrivo del ciclo mestruale o (se successive) possono indicare l’avvenuta ovulazione; quindi, in questi casi, non c’è da preoccuparsi. Se le perdite sono bianche, ma maleodoranti o con prurito intimo, questo può essere un campanello d’allarme per un’infezione vaginale in corso (vaginosi batterica o candida).

«È importante vigilare attentamente su tutti quegli elementi che possono alterare questo delicato equilibrio. All’interno della vagina risiede il lattobacillo di Doderlein, un batterio benefico responsabile del mantenimento delle condizioni stabili. Dopo l’ovulazione, quando il muco favorisce la risalita degli spermatozoi, il lattobacillo svolge il compito di “ripulire” l’ambiente, eliminando residui di muco, spermatozoi inattivi e batteri esterni, attraverso la produzione di perdite biancastre espulse spontaneamente. Esistono segnali che possono indicare una deviazione dalla normale fisiologia. Prurito, bruciore intimo o odori anomali possono fungere da campanelli d’allarme», conclude la dottoressa.

Quindi, le perdite durante il ciclo sono normali?

«Le secrezioni vaginali sono fisiologiche e hanno funzioni diverse», spiega la dottoressa.

Le perdite bianche dopo le mestruazioni, più trasparenti, indicano l’avvenuta ovulazione: «durante il periodo dell’ovulazione si verifica un aumento della produzione di muco vaginale, il quale assume generalmente una colorazione trasparente o biancastra. Queste secrezioni hanno lo scopo di agevolare il percorso degli spermatozoi verso la fecondazione. Successivamente all’ovulazione, si verifica una nuova modulazione degli ormoni circolanti, che influenzano l’equilibrio delicato dell’ambiente vaginale. È quindi possibile che si verifichi la produzione di perdite biancastre» prima delle mestruazioni.

Le perdite, quindi, devono essere non abbondanti, inodori e non accompagnate da prurito: in questo caso, sono normali durante i 28 giorni tra una mestruazione e l’altra (e se si assume la pillola anticoncezionale anche più frequenti).

Se non ti senti sicura delle perdite che hai o non ti convincono, rivolgiti al medico: il ginecologo saprà toglierti tutti i dubbi e valutare l’entità delle perdite vaginali.

L’importanza di una corretta igiene intima

«È consigliabile utilizzare esclusivamente detergenti appositamente formulati per la pulizia dei genitali esterni e astenersi dall’utilizzare lavande vaginali, a meno che non siano state prescritte dal medico ginecologo» consiglia la dottoressa Botta.

L’apparato sessuale femminile è costituito da una parte esterna e da una interna e non visibile. La parte lavabile è solo quella esterna, quindi i genitali esterni:

  • Il monte di Venere;
  • La parte esterna della clitoride;
  • Le piccole e le grandi labbra;
  • Il vestibolo vaginale, cioè quella zona con tra le piccole labbra e l’ingresso della vagina.

Ogni vagina ha un pH acido naturale che serve a mantenere un buono stato di salute della vagina stessa, per questo è importante prestare attenzione alla sua igiene utilizzando saponi intimi appositamente studiati, evitare profumi o detergenti non indicati all’igiene intima, lavarsi troppo frequentemente. Tutti questi aspetti possono influire sul pH vaginale e, quindi, sul benessere intimo.

Depilazione, biancheria intima e altre curiosità

Ok, quindi la vagina in parte si “autopulisce”, ma come possiamo darle una mano per una corretta igiene intima? A cosa si deve stare attente?

  • Intimo: indossare slip di cotone quanto più possibile (la lingerie sexy durante i rapporti sessuali non conta! Quella va bene perché si tiene per un tempo limitato). Ricorda anche di cambiare l’intimo ogni giorno e dopo l’attività fisica.
  • Stile di vita sano: attività fisica, alimentazione corretta e livelli bassi di stress aiutano le difese immunitarie, anche nelle nostri parti intime
  • Pulire e asciugare: presta attenzione alla corretta pulizia con detergente intimo delicato e un’attenta asciugatura (per evitare cistiti o altre infiammazioni). Inoltre, fai (e pretendi dal/dalla partner) una corretta igiene anche prima e dopo i rapporti sessuali.
  • Cose da evitare: lavande vaginali (se non prescritte dal medico), deodoranti, profumi o detergenti non indicati per l’igiene intimo.

E per quanto riguarda la depilazione intima? I peli aiutano a mantenere pulita la vulva? «La depilazione, se non vi sono controindicazioni come nel caso di specifici disturbi come la vulvodinia, rimane una scelta estetica personale» conclude la dottoressa Botta.