Screening del tumore del colon-retto, come si fa, per chi è indicato e perché può salvare la vita

Tumore del colon-retto, ne abbiamo parlato con Paola Cassoni, Docente di Anatomia Patologica e Direttore della scuola di Medicina dell’Università di Torino.

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

La ricerca del sangue occulto nelle feci è semplice, non fa male e, per chi è indicata, può indicare la necessità di procedere con ulteriori accertamenti se il test è positivo. In questo senso, la colonscopia diventa un passaggio chiave per gli approfondimenti da fare caso per caso, visto che consente di visualizzare direttamente l’interno del viscere ed eventualmente praticare biopsie, quindi piccoli prelievi di tessuto, in presenza di eventuali lesioni.

Per tutti questi motivi il test per il sangue occulto nelle feci può rappresentare un passaggio basilare per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, ovviamente nelle persone sane e che non hanno disturbi, come è logico appunto in caso di screening. Consultatevi con il vostro medico e, in caso di chiamata, rispondete positivamente.

Ne abbiamo parlato con Paola Cassoni, Docente di Anatomia Patologica e Direttore della scuola di Medicina dell’Università di Torino.

Le indicazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a scopo informativo e divulgativo e non intendono in alcun modo sostituire la consulenza medica con figure professionali specializzate. Si raccomanda quindi di rivolgersi al proprio medico curante prima di mettere in pratica qualsiasi indicazione riportata e/o per la prescrizione di terapie personalizzate.