Arrivare presto, quando si parla di tumore, è un fattore chiave per ottenere i risultati migliori dalle cure. Purtroppo, quando si parla di tumore del capo e del collo, non sempre si raggiunge questo obiettivo. Così può accadere che i trattamenti possano andare ad influire sulla capacità di emettere la propria voce.
Grazie all’innovazione tecnologica, con ll’App “La Mia Voce”, si può avere sullo smartphone uno strumento di comunicazione assistita, studiato per chi, affetto da un tumore della testa e del collo, si trova senza voce o con difficoltà a parlare. Ma ciò che conta è muoversi per tempo. Ed allora capire i segnali d’allarme è importante, per parlarne con il medico.
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Alterazione della voce: quando mettersi in guardia
Gola che brucia. Mal di gola. Bisogna di schiarirsi. Magari una tosse secca e fastidiosa. Non pensiamo solo a Covid-19. Sono tante le potenziali cause di una situazione che, soprattutto in questa stagione e vista la circolazione dei virus respiratori, può portare a modificazioni della voce. Sia chiaro: la laringite acuta rappresenta la causa principale di questa condizione.
Si tratta di una infiammazione della laringe: per affrontare il fastidio può essere d’aiuto l’impiego di sedativi della tosse, steroide per via inalatoria o sistemica, inalazioni caldo-umide con soluzioni di camomilla e bicarbonato. Ma se la situazione non migliora, ricordate di parlarne con il medico e se necessario sottoponetevi a visita specialistica.
Ogni alterazione della voce che dura da più di tre settimane senza miglioramenti sostanziali dopo terapia sintomatica, necessita di approfondimento diagnostico con visita specialistica. I rischi maggiori che si possono celare dietro questo sintomo comune e che si legano inizialmente solo all’alterazione della voce possono essere il tumore della laringe e le paralisi ricorrenziali.
Tumori della testa e del collo
Nel 95% dei casi il tumore della laringe origina dalla mucosa di rivestimento delle alte vie aeree. Più in generale parliamo comunque di faringe, laringe e cavo orale. Questi sono gli organi che in qualche modo entrano in gioco nella fonazione e che per questo possono venire alterati nella loro anatomia e nella loro funzione in caso di tumori. In termini generali in Italia i tumori maligni del distretto testa-collo rappresentano circa il 3% di tutti i tumori maligni.
Ogni anno si diagnosticano circa 13.000 nuovi casi e la maggior parte di essi si osserva nella popolazione maschile (7.300 casi). La diagnosi precoce costituisce uno strumento fondamentale per i tumori della testa e del collo. Se identificate agli stadi iniziali e in assenza di interessamento linfonodale, queste neoplasie hanno tassi di guarigione che vanno dall’80 al 90%. Da non dimenticare anche l’importanza del corretto stile di vita se si pensa che ben il 75% dei tumori di testa e collo possono essere causati da fumo e alcol “.
“Purtroppo, nella maggior parte dei pazienti la malattia viene scoperta tardi, a uno stadio avanzato – ricorda Lisa Licitra – Direttrice SC Oncologia Medica 3 – “Tumori Testa – Collo”, Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano & Professoressa Associata di Oncologia Medica, Università di Milano – quando le terapie devono essere più invasive e le probabilità di guarire sono minori. Ciò è dovuto principalmente alla scarsa conoscenza di questi tipi di cancro, ed alla conseguente sottovalutazione dei sintomi.
Quando, anche a causa della ritardata diagnosi, l’estensione del tumore non permette approcci terapeutici conservativi si può andare incontro alla compromissione della capacità di comunicare in modo comprensibile. Non poter parlare provoca frustrazione e senso di isolamento, con gravi conseguenze a livello psicologico e relazionale. Risulta quindi fondamentale un sussidio come questa app per consentire a queste persone di superare, almeno parzialmente, le difficoltà legate a questa importante limitazione”.
Come aiuta la App “La mia Voce”
La app ”La Mia Voce” è stata pensata per aiutare i pazienti a superare questa barriera apparentemente insormontabile e ad uscire dal senso di emarginazione.
“Questa app – fa sapere Paolo Pisani – Presidente AILAR (Associazione Italiana Laringectomizzati) e Direttore della S.O.C. di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-facciale dell’Ospedale Civile di Asti – è uno strumento fondamentale per consentire ai pazienti affetti da un tumore della testa o del collo di poter interagire in ogni situazione della loro vita: in un momento difficile, in una scelta delicata, quando è forte il bisogno di essere ascoltati o semplicemente per relazionarsi con i propri cari”. L’app è infatti utile sia alle persone che hanno perso la voce sia a chi se ne prende cura, assumendo grande importanza per lo svolgimento delle normali attività della vita quotidiana, specialmente nella fase post-operatoria.
La semplicità d’utilizzo e la struttura intuitiva de “La Mia Voce” permettono ai pazienti che si trovano impossibilitati a parlare di esprimere ciò che vogliono, dalla richiesta di aiuto, ai bisogni, alle sensazioni ed emozioni, tramite più di 130 icone, ciascuna associata a un nome e ad una frase preregistrata. È inoltre possibile personalizzare l’app in base alle diverse esigenze personali nella vita di tutti i giorni.
La nuova versione de “La Mia Voce” prevede l’integrazione di uno strumento di traduzione che sarà in grado di riprodurre messaggi audio in diverse lingue, la possibilità di inserire un’immagine nelle frasi personalizzate scritte dall’utente e la possibilità di mantenere un tono di voce corretto se nel messaggio è presente un punto interrogativo o esclamativo. Il funzionamento è molto semplice: toccando una delle 130 icone, l’app permetterà di riprodurre la relativa frase preregistrata, pronunciata da una voce maschile o da una femminile, a discrezione dell’utente.