Infezione dopo interventi alla cataratta, i batteri che l’hanno causata

In 10 pazienti sono stati operati a Catania con lo stesso tipo di intervento. Aperta un’inchiesta per accertare le cause delle lesioni

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Eleonora Lorusso

Giornalista, esperta di salute e benessere

Milanese di nascita, ligure di adozione, ha vissuto negli USA. Scrive di salute, benessere e scienza. Nel tempo libero ama correre, nuotare, leggere e viaggiare

Pubblicato: 23 Ottobre 2025 16:32

In 10 pazienti si erano recati presso una clinica privata a Catania, tutti per uno stesso tipo di intervento di routine: la rimozione della cataratta. Ma per tutti l’esito non è stato quello sperato, al contrario: hanno riportato lesioni ritenute gravissime in seguito a un’infezione le cui cause sono ora al centro di un’inchiesta, aperta dalla Procura della città siciliana.

Gli interventi di cataratta non riusciti

Al momento tutti coloro che hanno subito l’intervento di cataratta sono ricoverati: in quattro si trovano nel reparto di Oculistica dell’ospedale Cannizzaro di Catania, tutti in prognosi riservata. L’azienda ospedaliera ha fatto sapere che “ha attivato gli strumenti di profilassi utilizzati in casi simili come sanificazione straordinaria della sala operatoria e utilizzo di lotti diversi di materiali”. Altri sei, invece, sono stati trasferiti al Policlinico Rodolico San Marco: anche per loro la prognosi è riservata e sottoposti a terapia antibiotica, ma non in sala rianimazione). Altri pazienti, invece, sono stati dirottati in altre strutture della provincia etnea, fra le quali anche il Centro oculistico europeo di Aci Castello, oltreché a Ragusa ed Enna. Ad accomunarli è stato il fatto di essersi rivolti a una clinica privata di Catania. Ora per alcuni la diagnosi è di danni all’occhio operato, per altri si parla anche di un indebolimento del senso visivo.

L’inchiesta per accertare quanto accaduto

La Procura di Catania ha ora aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di lesioni gravissime per aver causato l’indebolimento del senso visivo. L’inchiesta è coordinata dal pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Agata Santonocito. Ma sul caso è intervenuta anche l’associazione dei consumatori Codacons, secondo cui “i pazienti coinvolti sarebbero almeno una trentina”. Per questo l’associazione ha annunciato la presentazione “di un esposto alla Procura di Catania e di una segnalazione al ministro della Salute, chiedendo di avviare verifiche immediate per accertare cause, responsabilità e possibili omissioni nei protocolli di sicurezza sanitaria”.

Che infezioni hanno riportato i pazienti

Secondo quanto ricostruito dal Codacons, “Le infezioni riscontrate avrebbero reso necessario un trattamento urgente con terapie antibiotiche mirate e, nei casi più gravi, un nuovo intervento chirurgico. Le direzioni sanitarie degli ospedali che hanno accolto i pazienti avrebbero avviato procedure straordinarie di sterilizzazione e profilassi nei locali e nelle sale operatorie, mentre in alcune strutture pubbliche gli interventi di cataratta sarebbero stati temporaneamente sospesi per consentire controlli approfonditi”. È sempre l’associazione dei consumatori a ipotizzare che tipo di infezioni abbiano reso necessario il ricovero e ora rischino di lasciare danni seri ai pazienti: “Le prime ipotesi formulate in ambito medico parlano di una possibile contaminazione ambientale o di carenze nelle pratiche di sterilizzazione del materiale chirurgico. Tuttavia, le analisi preliminari sui filtri e sui liquidi utilizzati avrebbero confermato la piena sterilità dei prodotti, lasciando aperta la pista di un’eventuale anomalia legata alla gestione o alla manutenzione delle sale operatorie del centro privato coinvolto”.

I sintomi dell’infezione

Tutti i pazienti che hanno riportato problemi, poche ore dopo l’intervento avevano lamentato sintomi come dolori e offuscamento della vista. La diagnosi per tutti è stata di infezione da Enterococcus faecalis.