Non solo Covid, i vaccini consigliati per gli anziani e i malati cronici

Rinforzare le difese degli anticorpi è importante e non solo per il Covid: le vaccinazioni sono uno strumento di base per affrontare diverse patologie

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Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 15 Ottobre 2022 13:18

Per chi è indicata, non bisogna perdere tempo. La quarta dose o comunque il richiamo che ha il compito di rinforzare le difese degli anticorpi contro le varianti del virus Sars-CoV2- è di grande importanza. Ma non crediate che esista solo Covid-19. Il mondo dell’invisibile, ed in particolare dei virus e dei batteri, propone una serie di nemici che non vanno sottovalutati e per i quali la prevenzione è davvero fondamentale.

In questo senso, le vaccinazioni sono uno strumento basilare. Per questo occorre pensare al vaccini per l’influenza e a quelli pneumococco, Herpes Zoster e meningococco, fondamentali soprattutto nei soggetti fragili, quali over 65, malati cronici, immunocompromessi. A raccomandare questo approccio preventivo sono tre società scientifiche, la Società di Medicina Generale e delle Cure Primarie – SIMG, la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT, la Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica – SItI, che hanno lanciato la campagna “Non Solo Flu: porgi l’altra spalla 3.0”.

Doppia somministrazione Covid-influenza

Dopo due anni in cui l’influenza ha colpito meno, si teme un ritorno aggressivo del virus. “Come ogni anno, siamo alla vigilia della vaccinazione antinfluenzale, che partirà intorno a metà ottobre in tutte le regioni – racconta Claudio Cricelli, Presidente SIMG. Occorre mantenere alta la guardia su questa epidemia, che si sospetta possa essere rilevante, sia per i dati dell’emisfero australe sia perché per due anni per le misure restrittive ha circolato poco è c’è un’immunità di comunità molto affievolita”.

“Queste previsioni impongono la necessità di raggiungere elevati livelli di copertura. Inoltre, la vaccinazione contro l’influenza può fare da driver per altre vaccinazioni, a partire dal nuovo vaccino contro il Covid, che può essere anche somministrato nella stessa seduta senza alcun rischio per sicurezza ed efficacia. Il ruolo della Medicina Generale è come sempre di sostegno alle vaccinazioni dell’adulto a 360 gradi e questa è un’occasione di rilancio. Proprio noi medici di famiglia possiamo indirizzare i diversi pazienti sulle forme di protezione più indicate per ciascuno”.

Il proprio medico di famiglia resta dunque il principale punto di riferimento per stabilire le forme più appropriate di prevenzione. È possibile rivolgersi anche ai servizi vaccinali dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL territoriali e agli ambulatori vaccinali ospedalieri, mentre per il Covid restano in funzione alcuni hub vaccinali. Secondo il Presidente SItI Antonio Ferro, “l’iniziativa mira a ribadire l’importanza di vaccinarsi contro l’influenza, ma anche confermare quanto sia sicura la doppia somministrazione (anti-Covid-19 ed antinfluenzale), soprattutto per gli anziani”.

“È fondamentale che le persone non aspettino l’ultimo momento a vaccinarsi. Quest’anno dovremo affrontare un’influenza particolarmente ‘aggressiva’, visto che le nostre difese immunitarie, negli ultimi due anni, per via della pandemia, non sono state sollecitate. C’è preoccupazione proprio per questo motivo, ma anche per via del numero delle somministrazioni antinfluenzali in netto calo. Stiamo parlando di un ceppo ben identificato che proviene dall’Australia e i vaccini che utilizziamo sono fatti proprio su questo. Il tutto, poi, dipenderà da come evolverà la situazione in generale, se torneremo a impiegare le mascherine o no, una decisione che spetterà al Ministero”.

Gli altri vaccini da ricordare

Gli specialisti ricordano altri vaccini non meno importanti, soprattutto per la popolazione sopra i 65 anni e per i soggetti immunocompromessi. Alcune infezioni virali e batteriche che provocano anche gravi conseguenze possono infatti essere prevenute.

“Ci sono tre importanti malattie infettive da cui bisogna proteggersi: pneumococco, Herpes Zoster e meningococco – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente SIMIT. In particolare, l’Herpes Zoster (spesso noto come Fuoco di Sant’Antonio) è una malattia gravata da severe complicanze soprattutto nei soggetti sottoposti a terapie immunosoppressive e che compromette in maniera importante la qualità della vita delle persone che ne sono affette”.

“Da non sottovalutare lo pneumococco che è una la più frequente causa di polmonite, soprattutto nei soggetti anziani, in cui può avere una evoluzione sfavorevole. Oggi abbiamo la possibilità di utilizzare dei vaccini estremamente efficaci, che prevengono queste infezioni con sicurezza senza effetti collaterali. Inoltre, con una maggiore prevenzione si evitano ospedalizzazioni e uso inappropriato di antibiotici, contribuendo così alla lotta all’antibiotico-resistenza, che rappresenta uno dei più seri problemi di sanità pubblica nei prossimi decenni”.