Così i giusti esercizi aiutano a curare il tumore

Attività fisica regolare e un programma di esercizi personalizzati aiutano nella cura del tumore. I nuovo progetto dedicato ai pazienti oncologici

Foto di Federico Mereta

Federico Mereta

Giornalista Scientifico

Laureato in medicina e Chirurgia ha da subito abbracciato la sfida della divulgazione scientifica: raccontare la scienza e la salute è la sua passione. Ha collaborato e ancora scrive per diverse testate, on e offline.

Pubblicato: 2 Maggio 2022 15:00

Curare il corpo e la mente. Oltre farmaci, bisturi e radioterapia. Per sentirsi bene, sempre sotto il controllo dello specialista. È questo uno degli obiettivi dei trattamenti non convenzionali del cancro. In questo senso, l’attività fisica viene oggi considerata alla stregua di un trattamento non farmacologico complementare che aiuta i pazienti oncologici ad affrontare nelle migliori condizioni il percorso di cura. Ma le loro particolari esigenze richiedono di andare oltre le attività necessarie a mantenere il fisico nelle migliori condizioni e di considerare il loro benessere globale, che comprende anche gli aspetti legati alla sfera psicologica, all’umore e all’immagine di sé.

Cosa fare però? E come comportarsi, per non eccedere o al contrario cadere nella sedentarietà che fa male? È fondamentale offrire ai pazienti un punto di riferimento informativo sui benefici di un’attività fisica regolare e avviarli a programmi di esercizi personalizzati da eseguire dietro indicazione e sotto la supervisione del proprio medico curante.

Questo è uno degli obiettivi di Oncowellness, progetto dedicato al benessere psico-fisico delle persone con storia di tumore: una piattaforma digitale, trainer certificati, schede di allenamento e videotutorial aiuteranno i pazienti nel loro percorso di cura, con un focus specifico su quattro tipologie di tumori: tumore della mammella, tumore del polmone, tumori genitourinari, tumori del sangue.

I vantaggi del movimento “su misura”

Le ricerche dicono che l’attività fisica regolare può aiutare a ridurre gli effetti collaterali legati ai trattamenti e addirittura influire positivamente sul rischio di ricomparsa della patologia. Inoltre può migliorare lo stato funzionale dell’organismo, con un forte impatto sulla qualità di vita. Gli esempi si sprecano.

Attività aerobica per gestire la stanchezza, esercizi per migliorare l’elasticità muscolare, tecniche per rendere flessibili e armonici i movimenti, esercizi per la postura e l’equilibrio, stretching in piedi e a terra, esercizi di respirazione per tenere sotto controllo lo stress e l’ansia, sono solo alcuni dei principali gruppi di esercizi proposti attraverso la piattaforma messi a punto dai tre “Oncotrainer” del progetto, professionisti espressamente formati nel supporto psico-fisico dei pazienti oncologici e certificati dal CETI – The Cancer Exercise Training Institute, istituzione di riferimento negli USA.

Gli esercizi sono di carattere generale, indicati per tutti i pazienti, e specifici per i quattro tipi di tumore approfonditi nel progetto. Tutti i contenuti della piattaforma sono messi a punto e validati in collaborazione con il gruppo di esperti che riunisce le competenze di specialisti dell’Oncologia, dell’Oncoematologia, della Psiconcologia, della Riabilitazione Oncologica e dell’Educazione motoria.

L’importante è che il programma non sia un “fai da te”, ma venga gestito ed organizzato assieme all’oncologo e al team che affianca il paziente nella cura. Lo spiega bene Claudia Cerulli, Dottore di Ricerca in Attività Fisica e Salute presso l’Università degli Studi di Roma Foro Italico, “Per poter programmare in modo efficace e sicuro un percorso di attività fisica in un paziente oncologico è necessario “adattarlo” allo specifico paziente.

Si parte da un’anamnesi accurata che inquadri la patologia, eventuali problematiche e comorbidità, farmaci assunti. Per attività leggere come camminare o esercizi di mobilità articolare non è necessario altro. In caso di attività più intensa sarebbe opportuna una visita da uno specialista in medicina dello sport. In seguito, è necessario “strutturare” un allenamento che adatti il carico di lavoro in termini di intensità, frequenza e durata dell’esercizio. Le componenti da allenare sono la resistenza, la forza e la flessibilità. Il programma va poi costantemente adattato nel tempo secondo i bisogni, le limitazioni e le esigenze del paziente”.

Perché fa bene l’attività fisica regolare

“Le terapie integrate, ad esempio l’attività fisica che promuove il progetto Oncowellness, rappresentano un approccio molto importante per la paziente con tumore al seno – fa sapere Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia. Purtroppo però lo scenario italiano è molto frammentato, per così dire “a due velocità”: vi sono strutture d’eccellenza nelle quali per donne operate di tumore mammario si programmano le terapie integrate, in particolare l’esercizio fisico e la riabilitazione con personale altamente specializzato; altre strutture invece non hanno la possibilità di erogare tali terapie per motivi legati alla carenza di personale, strutturale e organizzativo”.

Certo è che strumenti di questo tipo sono davvero importanti. “muoversi con saggezza” e regolarità può fare la differenza per chi affronta un tumore. “L’impatto benefico dell’attività fisica per i pazienti oncologici avviene a vari livelli: primo, la consapevolezza riguardo al fatto che il tumore non ferma la vita; secondo, l’attività fisica regolare e continuativa aiuta ad alleviare lo stress, a contenere l’ansia, la depressione e a migliorare il sonno – precisa Gabriella De Benedetta, Dirigente Psicologo UOSC di Ematologia, Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, Vice Presidente SIPO – Società Italiana di Psico-Oncologia.

La ragione di questi benefici sta nel fatto che l’attività fisica regolare comporta cambiamenti a livello cerebrale inducendo calma e rilassamento. Le endorfine che vengono rilasciate durante l’esercizio fisico hanno funzione analgesica ed euforizzante e migliorano lo stato dell’umore. L’attività fisica aumenta l’energia corporea e quella mentale e tutto questo accresce la capacità della persona di far fronte agli eventi. L’attività fisica aumenta la fiducia in sé stessi e l’autostima grazie ai piccoli obiettivi e traguardi che la persona raggiunge giorno dopo giorno. Migliorano anche le funzioni esecutive, la memoria e alla fine migliora la percezione di sé”.