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A cosa serve
L’aerosol si effettua con un piccolo macchinario, un nebulizzatore. L’aerosol serve a somministrare farmaci per inalazione ed è uno dei principali rimedi consigliati in caso di raffreddore, mal di gola e affezioni a bronchi e polmoni come asma e condizioni più gravi. In caso di affezioni alle vie respiratorie ma si può essere ricorrere all’aerosol sia per gli adulti sia per i bambini e perfino animali domestici.
La macchina per aerosol è costituita da un compressore di dimensioni ridotte cui si collega un tubicino di plastica. All’estremità del tubo si aggancia un recipiente in cui viene versato il liquido da nebulizzare e, infine, si collega una maschera oppure un boccaglio o una forcella per le narici. In genere tutti i pezzi dell’aerosol sono in plastica.
Esistono diversi tipi di macchine per l’aerosol a uso domestico che differiscono sostanzialmente per ingombro, rumorosità e velocità di nebulizzazione. I più comuni funzionano grazie ad aria compressa che consente di nebulizzare il liquido nel recipiente. Meno comuni sono invece i nebulizzatori a ultrasuoni, che funzionano grazie a vibrazioni ad alta frequenza; rispetto ai nebulizzatori tradizionali sono molto più silenziosi e questo li rende particolarmente adatti ad eseguire l’aerosol su persone che tendono ad agitarsi molto (ad esempio in caso di disturbi del comportamento), bambini ed animali domestici come cani e gatti. Poiché i nebulizzatori a ultrasuoni tendono a riscaldare il liquido, non sono adatti per tutte le terapie; il foglietto illustrativo del farmaco usato riporta se la formulazione può essere riscaldata o meno.
Un altro tipo di aerosol silenzioso e compatto è chiamato “nebulizzatore mesh” o a membrana oscillante: sono piccoli e portatili, adatti anche in viaggio e consentono di effettuare l’aerosol in tempi brevi senza riscaldare il liquido. Proprio grazie alla rapidità ed efficienza, sono particolarmente indicati per i bambini, che difficilmente hanno voglia di sottoporsi a lunghe sedute di aerosol I nebulizzatori mesh, funzionano a pile o batterie, mentre gli altri modelli si collegano alla rete elettrica.
Come farlo
Fare l’aerosol è davvero molto semplice. La prima cosa da fare è controllare che tutte le parti del nebulizzatore siano pulite. Dopodiché si versa all’interno dell’apposito recipiente il liquido: nel caso dell’aerosol mesh, l’aerosol è pronto e sarà sufficiente poggiare la mascherina viso o utilizzare il boccaglio o la forcella per il naso, accenderlo e respirare fino a che il liquido non sarà esaurito. Se invece si dispone di un aerosol ad aria compressa o a ultrasuoni, bisognerà prima collegare il tubicino in plastica al recipiente contenente il farmaco e agganciare poi il contenitore con il farmaco e poi la mascherina, il boccaglio o la forcella all’estremità opposta. Infine, si collega la presa, si accende l’aerosol e si inala il farmaco.
Generalmente il farmaco si esaurisce in dieci o quindici minuti, che si riducono nel caso del nebulizzatore a membrana vibrante. Durante il trattamento con l’aerosol non è necessario fare niente di particolare: è sufficiente respirare in modo normale. Per quanto la frequenza giornaliera e la durata nel tempo del trattamento, questi aspetti variano in base al tipo di terapia, al disturbo da trattare e all’età dunque bisogna fare riferimento alle istruzioni fornite dal medico o dal farmacista e leggere il foglietto illustrativo del farmaco.
Come anticipato, l’aerosol può essere fatto anche agli animali domestici, ma come si fa in questo caso? La terapia viene ovviamente prescritta dal veterinario quando l’animale presenta problemi respiratori. Per fare l’aerosol al cane o al gatto è decisamente meglio scegliere nebulizzatori poco rumorosi, per evitare che l’animale si agiti. Per riuscire a somministrare l’aerosol, l’animale va sistemato in un trasportino avvolto in una borsa o telo di plastica, di modo che il vapore resti all’interno e non fuoriesca dalle aperture. La preparazione dell’aerosol è uguale a quella già vista, ma ovviamente non è possibile applicare la mascherina, il boccaglio o la forcella per le narici a un cane o a un gatto: si usa dunque il boccaglio e si aggancia il recipiente allo sportello del trasportino, eventualmente bloccandolo con del nastro adesivo.
Dopo l’uso, ovviamente l’aerosol deve essere pulito con cura per evitare la proliferazione di batteri o muffe. Poiché le parti che compongono il nebulizzatore sono generalmente in plastica, la pulizia non è particolarmente difficile. Dopo ogni utilizzo sarebbe dunque opportuno lavare con acqua e detersivo tutte le parti dell’aerosol, quindi la maschera (oppure il boccaglio o la forcella), il recipiente per il farmaco e il tubicino. Quest’ultimo non si potrà pulire con cura all’interno, ma lo si può lasciare a bagno per dieci-quindici minuti, ricordandosi di sostituirlo periodicamente, soprattutto se l’aerosol viene usato con una certa frequenza. Una volta lavati, i pezzi dell’aerosol possono essere lasciati asciugare all’aria o asciugati con un telo in cotone pulito. Quando si termina la terapia ed è il momento di riporre l’aerosol, sarebbe meglio una detersione più accurata di tutte le parti utilizzate, lasciandole a bagno per un’ora in una soluzione di acqua e bicarbonato, acqua e aceto o in soluzioni disinfettanti. Dopodiché si procede asciugando i vari pezzi (o lasciandoli asciugare all’aria) e si ripone il tutto in sacchetti ermetici da riporre nella scatola, così da proteggere l’aerosol dalla polvere.
Cosa usare
Generalmente l’aerosol è una terapia utilizzata per somministrare farmaci per inalazione, così che raggiungano le vie respiratorie in modo efficace. Esempi di farmaci usati per l’aerosol sono i broncodilatatori, i mucolitici, gli antinfiammatori e gli antibiotici. Generalmente alla dose del farmaco si aggiunge una parte di soluzione fisiologica per consentire una più efficace nebulizzazione del prodotto. Non è consigliabile inserire nell’aerosol prodotti diversi come oli essenziali, idrolati e infusi di erbe balsamiche. Per trattare con rimedi naturali il raffreddore, mal di gola, tosse, bronchite e altre affezioni che colpiscono le vie aeree è possibile utilizzare gli oli essenziali in diffusione ambientale o per suffumigi o fumenti. All’acqua usata per i fumenti si possono aggiungere anche idrolati o erbe balsamiche come eucalipto, timo, origano e menta.
Cosa è meglio usare tra boccaglio, mascherina e forcella? Gli accessori dell’aerosol vanno scelti in base al tipo di disturbo che si vuole trattare e all’età del paziente che effettuerà la terapia. Il boccaglio è sicuramente l’accessorio più efficace per trattare le vie respiratorie basse, ma può essere utilizzato solo da adulti perché richiede una loro collaborazione per reggerlo. Con i bambini è meglio utilizzare la mascherina, che va appoggiata sul naso e sulla bocca, facendola aderire bene al viso. Per i bambini molto piccoli, tuttavia, è ancora meglio scegliere dei modelli che offrono delle mascherine di forme e materiali ideati appositamente per i neonati. Nel caso della mascherina, il metodo più efficace di utilizzarla è quello di respirare lentamente e con la bocca semichiusa. Alcuni aerosol dispongono anche di una forcella, un accessorio che va posizionato nelle narici e va quindi ad agire nella parte superiore dell’apparato respiratorio, andando ad alleviare disturbi come sinusiti e raffreddori.